28 Marzo 2013, 10.00
Valtenesi
Beni culturali

Fai, gioielli e altro ancora

di Marisa Viviani

Si č svolta domenica 23 marzo nell'ambito della XXI Giornata del Fai di primavera la visita al Palazzo Cominelli e al Borgo della splendida frazione di Cisano, nel comune di San Felice del Benaco

 
Le GIORNATE DEL FAI ormai note al grande pubblico richiamano in tutta Italia migliaia di visitatori (sei milioni a tutt'oggi) attratti dallo straordinario patrimonio artistico, storico e naturalistico presente in questo nostro Paese, così ricco di beni d'ogni sorta e così spesso danneggiati, trascurati, o addirittura dispersi. Attività meritoria e importantissima quella del FONDO AMBIENTE ITALIANO quindi, che svolge sul territorio nazionale un lavoro di individuazione dei beni a rischio di degrado, interventi per il restauro e il recupero di opere e luoghi, sensibilizzazione della collettività verso il nostro grande patrimonio, che è nostro dovere difendere e trasmettre alle generazioni future. Le GIORNATE DEL FAI consentono così di conoscere e visitare luoghi spesso sconosciuti o chiusi al pubblico, aprendo eccezionalmente siti di grande bellezza e valore artistico o naturalistico tramite il lavoro gratuito di migliaia di volontari impegnati nell'organizzazione e nella guida ai visitatori. Per il compito di guida e di illustrazione dei luoghi e dei beni sono coinvolti moltissimi giovani, spesso studenti degli istituti superiori, che è un modo validissimo per dare significato e senso allo studio e alla formazione scolastica; così è stato anche per la visita a Cisano, che ha visto impegnati vari giovani del Gruppo Scout e studenti degli Istituti Superiori di Salò.

La
GIORNATA DEL FAI a Cisano prevedeva la visita al PALAZZO COMINELLI, una deliziosa costruzione edificata nel Seicento da Bernardino Cominelli e molto bene integrata nell'assetto urbanistico del Borgo; il palazzo è circondato da un alto muro che include i cortili, i locali di servizio, l'edificio dotato di una elegante loggetta con veduta panoramica sul golfo di Salò, il giardino con il belvedere da cui si gode la gradevolissima vista degli uliveti, del lago e delle montagne circostanti. Si tratta di un sobrio ed elegante edificio, originariamente adibito al soggiorno in campagna, in seguito divenuto abitazione dei vari eredi, tra i quali Leonardo Cominelli (1642-1703), pittore e cultore di arti scientifico-letterarie, i cui dipinti sono oggi esposti in queste sale insieme agli scritti autografi dell'ultimo erede, Raffaele Cominelli (1893- 1981), teologo e poeta, benefattore della comunità di Cisano, che destinò i suoi beni alla FONDAZIONE COMINELLI (1) che ha sede oggi nello stesso palazzo, divenuto spazio espositivo, centro di studi e convegni.
Un'attenzione particolare va riservata ad una recente iniziativa della Fondazione Cominelli con l'
ASSOCIAZIONE ITALIANA DEL GIOIELLO CONTEMPORANEO (AGC) (2), che propone Palazzo Cominelli come sede espositiva di opere contemporanee e laboratorio di ricerca, studio e realizzazione di arte applicata in questo settore. Attualmente la mostra espone 50 opere di artisti selezionati che hanno donato un loro gioiello, provenienti da tutto il mondo: Italia, Svezia, Germania, Austria, Israele, Australia, Bulgaria, Inghilterra, Svizzera, Argentina, Corea, Giappone, Polonia, Russia, Finlandia, Vietnam, Olanda, Cipro, Scozia, Francia. Si tratta di gioielli realizzati con materiali inusuali, come le resine, la carta, il vetro, il legno, metalli vari, il pane; pochi o nulli i materiali preziosi per motivi di sicurezza, salvo dell'argento trattato con effetti particolari, come crea ad esempio l'uso del niello secondo una tecnica antichissima (3).

La curatrice della collezione, l'arch. Rosanna Padrini Dolcini, si propone di fare di questa iniziativa, unica nel suo genere, un riferimento nazionale per l'arte del gioiello contemporaneo, ed un elemento di promozione per la Fondazione Cominelli e per la comunitĂ  di Cisano. Il
31 agosto 2013 infatti sarĂ  aperta la mostra che vedrĂ  esposti i gioielli dei 40 artisti selezionati tra i 170 iscritti, che invieranno due loro opere, mentre altre saranno personalmente indossate dagli stessi autori presenti per la circostanza; si tratterĂ  dunque di un importante evento per Cisano, per il comune di San Felice e per tutto il comparto del Garda coinvolto nella significativa manifestazione.

“Il Gioiello Contemporaneo rappresenta oggi un settore di ricerca avanzata, di sperimentazione di nuovi linguaggi espressivi e di valorizzazione del concetto di ornamento personale.” Così è enunciato nella scheda informativa distribuita nel corso della visita, e così, certi della validità di questo progetto, cogliamo l'invito della Fondazione a partecipare numerosi il 31 agosto e lo rilanciamo ai lettori di Vallesabbianews.

La GIORNATA DEL FAI prevedeva inoltre la visita al Borgo di Cisano, uno dei più belli del Garda, di origini antichissime, citato già in documenti dell'anno 958, ma i cui insediamenti certi risalgono al 1396 con la presenza di una Cappella dedicata a San Giovanni Decollato. Oltre al Palazzo Cominelli, sulla bella piazza si affaccia il Palazzo Brunati e vi è collocata una grande e rustica fontana; poco distante sorge la Chiesa di San Giovanni Decollato, una piccola costruzione sacra ricchissima di storia, come siamo abituati a trovare nei mille luoghi di quest'Italia delle meraviglie, e di preziosi elementi architettonici, come in questo caso sono la loggetta quattrocentesca e il graziosissimo campanile con tettuccio in ferro battuto.

Nell'ambito della stessa
GIORNATA DEL FAI era possibile visitare anche il Lazzaretto di San Rocco a Salò, raggiungibile in auto, o a piedi attraverso il Vallone della Selva, percorrendo un sentiero chiuso al pubblico e aperto soltanto per questa circostanza; una piacevole passeggiata di mezz'ora guidati dagli Scout fino a quest'altro storico edificio anch'esso aperto al pubblico soltanto per l'occasione: da non perdere dunque, nonostante la pioggia insistente e il freddo che ha caratterizzato il clima della giornata.
Il Lazzaretto di San Rocco risale al 1484 e venne costruito per motivi di sanità pubblica per dare ricovero, cura e sepoltura alla popolazione colpita dalla peste; il complesso è costituito da un porticato che si affaccia su un cortile in cui venivano depositate e disinfettate le merci e scavate anche le fosse per i cadaveri; da locali di servizio al piano terra e da camere per i malati al piano superiore; da una Cappella dedicata a San Rocco sul lato sinistro del cortile. Nel corso del sec. XIX il Lazzaretto venne destinato ad altri usi; oggi sotto il porticato si possono vedere le lapidi funerarie che rivestono tutta la parete della struttura, mentre in un locale sono state applicate sui muri le fotografie tolte dai cippi di vecchie tombe del vicino cimitero, collegate da linee di identico colore per i componenti della stessa famiglia, realizzazione di sicuro impatto emotivo; nel cortile infine è visibile la statua dedicata a San Rocco protettore degli appestati, collocata al centro di una vasca alimentata da una sorgente; tutte opere più recenti che danno però ancor più il senso drammatico della sofferenza in tempi in cui moltissime malattie erano senza speranza di guarigione.
Questa struttura è una testimonianza storica importantissima, ma tuttora versa in uno stato di precarietà ed è chiusa al pubblico; meriterebbe una diversa attenzione da parte dell'ente proprietario e ci si augura che dopo la grande partecipazione di pubblico alla visita e il dispiego di tante energie da parte dei volontari, tra cui gli studenti che hanno fatto da guida ai visitatori, si muova un interesse specifico per il restauro.

Per concludere va segnalato un altro significativo momento che ha caratterizzato la giornata; nel cortile del Palazzo Cominelli è stato allestito un punto di ristoro, l'Alter Bar, gestito da ragazzi con disabilità, secondo un progetto sociale che offre loro opportunità di lavoro flessibile e creativo svolgendo un ruolo significativo per sé e per la comunità. Superfluo specificare quanto i ragazzi si applichino seriamente e svolgano con piacere questa attività, interpretando perfettamente il motto che connota questo progetto sociale: “Soli siamo parole, insieme siamo poesia”.
Alter Bar, che è regolarmente dotato di partita Iva, è stato straordinariamente aperto per la GIORNATA DEL FAI, ed è in funzione nel periodo estivo presso il Palazzo Cominelli, con decorrenza dal 30 giugno, nelle giornate di sabato e domenica (4).

 

(1) Fondazione Cominelli – Tutte le visite e le mostre sono a ingresso libero - www.fondazionecominelli.it

(2) Associazione Italiana del Gioiello Contemporaneo – www.agc-it.com

(3) Niello, lega metallica di color nero, usata nelle incisioni su metallo per evidenziare disegni e decorazioni.

(4) Alter Bar - orari apertura: sabato ore 18/21 - domenica ore 10/12 – 18/21



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