Ieri a Desenzano l'annuale assemblea delle Penne nere della "Monte Suello". Un anno non privo di difficolt il 2012 anche per gli alpini Valsabbini e Gardesani, ma ripagato dalla soddisfazione di essere ancora una presenza capillare e apprezzata nelle proprie comunit
«L’anno appena conclusosi verrà sicuramente ricordato per l’acuirsi della crisi che attanaglia il nostro Paese e che si evidenzia in un malessere sociale ed economico che investe tutti i settori della nostra società. Le conseguenze maggiori le pagano le fasce più deboli della popolazione che, tra immobilismo, esasperata litigiosità, populismo e false promesse, vedono aumentare le proprie difficoltà, lo smarrimento e il pessimismo. Un malessere che coinvolge non solo la cosiddetta “casta”, ma anche tanti addetti sia la gestione pubblica che alla “elite” rappresentativa del nostro Paese. È questa la realtà difficile in cui abbiamo operato durante 2012 ed anche la nostra sezione ed i suoi scritti non ne sono rimasti immuni. Comunque, nonostante tutto, il 2012 chiude con un bilancio più che positivo. Il ruolo della nostra associazione si è rivelato ancora una volta importante perché siamo rimasti un riferimento di solidarietà, di impegno di collaborazione e di rispetto dei nostri valori e dei nostri doveri».
È con questa analisi della situazione attuale dell’Italia che Romano Micoli, presidente della sezione degli alpini “Monte Suello” di Salò, ha aperto la relazione morale all’annuale assemblea dei soci, svoltasi ieri mattina presso il teatro dell’oratorio Giovanni XXIII di Desenzano del Garda. La mattinata era iniziata con la messa celebrata dal cappellano alpino don Diego Gabusi, a cui è seguito l’alzabandiera e la deposizione di un serto di fiori presso il monumento all’Alpino, sulle note della fanfara “Valchiese” di Gavardo e alla presenza del sindaco Rosa Leso.
Soci in calo
Davanti ai 175 delegati, in rappresentanza dei 58 gruppi alpini della Valle Sabbia e del Garda Bresciano, Micoli ha snocciolato i numeri di una realtà importante come quella delle Penne nere: una presenza ancora capillare sul territorio nonostante il numero degli alpini sia in costante diminuzione a causa della mancanza di giovani rincalzi. A fine 2012 i soci alpini erano 4.516, con una diminuzione di 96 unità rispetto all’anno precedente, pari al 2,13%. Gli amici degli alpini sono 1.177, suddivisi fra 414 aiutanti e 763 aggregati, con una lieve flessione, ma con un notevole ricambio.
Gruppi presenza attiva
L’inizio del 2012 è stato segnato dal rinnovo dei consigli dei gruppi e del consiglio direttivo sezionale, con la riconferma di Micoli alla guida della “Monte Suello” per il suo secondo mandato triennale.
Nella relazione il presidente ha elencato le diverse iniziative portate avanti dal consiglio sezionale, evidenziando un maggior coinvolgimento dei gruppi nella gestione di alcune importanti attività, quali il funzionamento del rifugio di Campei de Sima, intitolato nell’agosto scorso al compianto presidente Giuseppe Granata, e all’attività didattico-escursionistica con le scuole. Nonostante l’aumento delle incombenze burocratiche, è proseguita anche l’attività della Protezione civile e dell’antincendio boschivo, con i volontari impegnati nell’emergenza sisma in Emilia e in diverse attività di pulizia di torrenti e alvei di fiumi.
Solidarietà alpina
Sul fronte della solidarietà, anche nel 2012 gli alpini della “Monte Suello” si sono dimostrati generosi. Ammontano infatti a più di 210 mila euro le somme erogate e a oltre 60 mila le ore dedicate alle diverse attività di volontariato. In particolare, gli alpini hanno raccolto e donato 38.500 euro per l’iniziativa dell’Ana nazionale a favore dei terremotati dell’Emilia, che vedrà la realizzazione di una scuola materna a Cusumaro, frazione di Cento (Ferrara). Ad altri 30 mila euro assommano le donazioni a favore della scuola Nikolajewka, a missioni, adozioni a distanza e ad altre organizzazioni benefiche. Parrocchie, scuole, case di riposo e altri enti assistenziali, sportive e culturali hanno beneficiato di un aiuto di oltre 50 mila euro e di 27 mila ore di lavoro, mentre gli enti pubblici locali si sono potuti avvalere di un contributo di 92 mila euro e 23 mila ore di lavoro, dove si evidenziano in particolare i lavori per il raddoppio del rifugio “Paradiso” degli alpini di Casto (40 mila euro) e il rifacimento del tetto della Baita Segala di quelli di Limone sul Garda (16 mila euro).
Importanti manifestazioni
Non poteva mancare una panoramica sulla partecipazione alla numerose manifestazioni alpine a cui gli alpini della “Monte Suello” hanno preso parto o hanno organizzato nel corso del 2012: dal buon esito dell’adunata nazione a Bolzano a maggio a quella di raggruppamento a Sondrio a ottobre.
Un plauso al gruppo di Moniga per aver organizzato l’adunata sezionale a settembre, con una serie di eventi durati un’intera settimana. Molto ben riuscita e partecipata anche l’intitolazione del rifugio di Campei de Sima alla memoria di Giuseppe Granata il 5 agosto scorso, l’ex presidente venuto a mancare all’inizio di gennaio dello scorso anno e che tanto si era speso per realizzare e gestire il rifugio alpino sull’Alto Garda. Poco partecipato, invece, è risultato il pellegrinaggio sezionale al rifugio Nasego, nonostante l’ottima organizzazione del gruppo di Casto.
Al termine del suo intervento Micoli ha ringraziato gli alpini per il lavoro svolto anche durante lo scorso anno e li ha esortati a proseguire sulla stessa strada con lo stesso impegno e la stessa determinazione.
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