Utili al palo per l'acqua minerale bresciana

La produzione aumenta, il fatturato anche. Ma gli utili restano al palo. I bilanci delle cinque società che imbottigliano acqua minerale nel Bresciano presentano conti in rosso (Fonti Vallio spa, Fonte Sole srl e Ferrarelle spa) o in pareggio (Dosso Alto spa), mentre solo la Tavina spa, nel 2006, chiude l’esercizio con un utile significativo, vicino al milione di euro.

Eppure, le aziende bresciane del settore, nel 2006, hanno imbottigliato 576 milioni di litri d’acqua e i consumi a livello nazionale sono in costante crescita. Ma vediamo nel dettaglio i singoli bilanci.

TAVINA SPA - Armando Fontana, presidente del Consiglio d’amministrazione dell’azienda di Salò, può sorridere. Nel corso dell’esercizio 2006, i volumi di vendita della Tavina spa (gruppo Sangemini) sono cresciuti del 3%, grazie a un’esportazione che ha superato il 30% della produzione complessiva. Il numero di bottiglie di vetro vendute è diminuito, ma i ricavi del Pet sono aumentati del 10% (in particolare, i volumi delle bottiglie da mezzo litro hanno segnato un incremento record del 30%). I principali dati economici, tuttavia, hanno registrato una lieve flessione rispetto al 2005: i ricavi sono stati pari a 19,9 milioni di euro contro i 20,2 milioni dell’anno precedente. Il Mol (o Ebitda, l’utile prima di interessi, tasse e ammortamenti) è stato di 2,1 milioni (2,25 milioni nel 2005). Positivo per 1,1 milioni il risultato prima delle imposte, mentre l’utile netto è stato di 944mila euro. Nel 2005, l’esercizio della Tavina si era chiuso con una perdita superiore ai 2 milioni, esclusivamente dovuta a svalutazioni di partecipazioni finanziarie.

FONTE SOLE SRL - L’amministratore unico Giuseppe Bodei ha firmato un bilancio 2006 che evidenzia ricavi dalle vendite per 1,9 milioni di euro (2,15 milioni il valore del 2005). In calo i costi di produzione, che passano da 2,2 a 2 milioni di euro. Negativo il risultato prima delle imposte e la perdita dell’esercizio è pari a 121mila euro (20mila euro nel 2005). Il calo del fatturato è legato alla diminuzione delle vendite manifestatasi sul mercato statunitense a causa del cambio sfavorevole euro-dollaro. Nel corso del 2006 è stato ideato e realizzato un nuovo modello di bottiglia destinata alla fascia medio-alta del mercato, con investimenti proseguiti anche nell’anno in corso. Proprio il 2007 dovrebbe segnare, per l’azienda di Nuvolento, una svolta a livello di bilancio, grazie all’attuazione di politiche di riduzione dei costi.

FONTI DI VALLIO SPA - L’azienda di Vallio Terme ha imbottigliato 6,6 milioni di litri d’acqua nel 2006. I conti, tuttavia, non sono positivi e l’amministratore Sergio Berardi firma un bilancio in perdita per 140mila euro (il rosso era di 144mila euro nel 2005). In crescita il valore del fatturato (da 1,07 a 1,13 milioni di euro), mentre i costi della produzione si sono mantenuti stabili.

DOSSO ALTO SPA - L’azienda Dosso Alto spa di Bagolino (acque Maniva, Verna, Balda e Vaia) ha chiuso il 2006 con un sostanziale pareggio di bilancio. I ricavi netti sono aumentati rispetto al 2005, passando da 11,1 a 12,6 milioni di euro. Positivo il risultato prima delle imposte (era negativo nel 2005) per 324mila euro e l’azienda ha chiuso l’esercizio con un utile netto pari a 12mila euro. Dosso Alto è attualmente impegnata nell’acquisizione di nuove quote di mercato, cercando di superare una concorrenza sempre più agguerrita. In effetti, in Italia sono presenti 700 sorgenti, 150 aziende, 161 stabilimenti e 252 marchi in commercio. Nel corso del 2006, Dosso Alto ha completato il restyling della gamma Maniva, attraverso il lancio di una nuova immagine sulle etichette. Continua, inoltre, la sponsorizzazione della squadra calcistica Ac Milan (di cui Maniva è fornitrice ufficiale). I successi internazionali dei rossoneri hanno certamente giovato anche alle aziende sponsor. Infine, ha avuto particolare successo la commercializzazione di bibite analcoliche gassate con marchio Aquidea.

FERRARELLE SPA - L’azienda con sede a Roma controlla il marchio Boario (per una produzione di 290 litri all’anno). Nel corso dell’esercizio 2006, i ricavi delle vendite della Ferrarelle spa hanno fatto registrare un incremento rispetto al 2005 pari a 3,4 milioni di euro, raggiungendo i 163,2 milioni. La crescita dei ricavi, secondo quanto riportato dalla Relazione sulla gestione allegata al bilancio, è riconducibile al forte intervento pubblicitario e promozionale. In particolare, l’acqua Boario ha beneficiato dei nuovi formati in vetro ed è riuscita nel corso dell’anno a recuperare nel canale della ristorazione, mentre il canale retail ha subito un calo dovuto alla forte concorrenza delle marche a basso prezzo e di quelle supportate da elevati investimenti pubblicitari. Il risultato operativo, che resta pur sempre negativo (per 4,4 milioni di euro), è migliorato sensibilmente rispetto al 2005 (quando Ferrarelle ha perso 11,1 milioni di euro). Un contributo significativo è stato dato dalla riduzione del costo del lavoro, grazie al processo di ristrutturazione che è stato attuato e portato a compimento nel corso del 2005. Nel corso del 2006, l’organico è ulteriormente calato, passando da 444 a 430 unità. Le previsioni per il 2007 sono positive e le stime aziendali prevedono un incremento dei volumi di vendita del 3%. Gli amministratori di Ferrarelle ritengono possibile chiudere in pareggio il bilancio 2007. Un obiettivo e una speranza.

Guido Lombardi
Da Giornale di Brescia

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