23 Gennaio 2013, 07.06
Punti di Vista

Maggioranze ostaggio di minoranze

di Aldo Vaglia

Rumorose minoranze, che si spacciano per alfieri della democrazia diretta, tengono in ostaggio maggioranze, con la coda di paglia, senza coraggio e credibilità...

 
Tutto quanto avviene in una continua ed altalenante disputa localistica dove il buon senso e la ragione non trovano spazio.

Un ambientalismo anarcoide senza rappresentanza parlamentare, distribuito nei vari partiti, dove non conta nulla in termini di egemonia culturale, fa da alibi ai movimenti, più o meno violenti, che organizzano una completa ostruzione ad ogni decisione politica che vada a toccare interessi di qualsiasi gruppo di cittadini.
Opposizione alle strade, alle discariche, agli inceneritori, ai compostaggi, ai gasificatori, all’idroelettrico, alle biomasse, al solare, all’eolico, al treno, alle gallerie, alla TAV…

L’esempio della TAV è paradigmatico per capire la dinamica dei movimenti.
In genere più che il merito è l’attacco personale che scatena le tifoserie, legittimate ad insultare ed aggredire.
Il nemico, siano istituzioni o singoli cittadini che non condividono le posizioni, riscalda gli animi e convince i manifestanti della giustezza delle proprie posizioni.
Non è però  lo stabilire se hanno ragione o torto quelli che sostengono i benefici di un nuova linea  ferroviaria  che rafforzi i collegamenti con l’Europa, o chi evidenzia gli eccessivi costi e i pericoli per l’ambiente e la salute dei cittadini.

Quello che viene messo in discussione è: come sia possibile contestare la legittimità delle scelte compiute da organi dello stato, eletti democraticamente, e non permettere che essi possano perseguire le proprie strategie politiche.
La giustificazione più accreditata è che il sistema politico sia solo fittiziamente democratico perché dominato da una casta corrotta.
Ammesso che vi siano delle ragioni in quanto si afferma, si pone ugualmente questa domanda: se le maggioranze vengono elette con deficit di democraticità, può una minoranza sostituirle?
Se uno soppesa  il bene superiore rispetto a qualsiasi questione estemporanea si rende conto che il costo  di una opposizione che destabilizzi l’ordine costituito è inaccettabile.

I cittadini e gli intellettuali hanno il pieno diritto di esprimere il proprio dissenso su questioni che ritengono di primaria importanza, non quello di ostacolare le decisioni legittimamente espresse dal sistema democratico.
Le criticità e le limitatezze di ogni sistema politico non sono cause sufficienti per sovvertire il principio del governo delle maggioranze.
Se hanno poco “buon senso†le maggioranze non è detto che ne abbiano di più le minoranze.
La democrazia non è un sistema naturale, il difenderla implica partecipazione e conoscenza, il principio di maggioranza nel rispetto delle minoranze potrà essere discutibile, ma è quanto di meno peggio la storia ci ha lasciato.
La democrazia si basa sul consenso e non sulla forza gli altri sistemi o portano all’anarchia o alla dittatura delle minoranze.
 


Commenti:
ID27119 - 23/01/2013 09:59:37 - (Dru) - La terra frantumata

Il pensiero determina ogni tipo di azione, se il pensiero è deciso e fermo l'azione sarà decisa e ferma, se il pensiero è indeciso e infermo allora l'azione sarà indecisa e inferma, più il pensiero è indeciso e meno sarà efficace e produrrà azioni non utili. Il pensiero nello stato sono le istituzioni e gli organi convenienti il funzionamento delle istituzioni. Ma ci dobbiamo domandare anche , il pensiero , ammesso che sia fermo e deciso, in che cosa è fermo e deciso e per chi ? Perché vedi Aldo, è vero quello che dici e cioè che le maggioranze in democrazia non dovrebbero sentirsi ricattate ad ogni piè sospinto da minoranze deluse ma sarà proprio così ? sarà poi così vero che il pensiero pensa per lo stato ? o più probabilmente il pensiero si è piegato su se stesso e, autoreferenziale , non ha alcuna intenzione di essere "utile insieme agli altri" (=

ID27123 - 23/01/2013 10:15:38 - (Dru) -

Stato) e invece si divide apparentemente per poi implicitamente essere un fortino che difende serratamente i propri privilegi acquisiti da attacchi che lo vogliono sovvertire ? e mi accingo ad un esempio concreto sì da non apparire sempre astratto e concettuale, anche se è appunto dall'astratto e concettuale che tutto si origina... Ieri sera a Ballarò invitato era Monti che prima del suo intervento ha seguito un filmato sulle varie posizioni dei leader dei diversi schieramenti sul suo mandato governativo e così ha commentato: " di questi leader invidio le loro capacità che io non ho, quella di Berlusconi di artefare la realtà, quella di Bersani di essere corporativo con le realtà più disparate e quella di Beppe Grillo il suo istrionismo" in realtà qui Monti esalta i difetti e divide esplicitamente, si tiene a distanza perché conviene in fase elettorale cercare il momento astratto (=separarsi) per distinguersi e in

ID27126 - 23/01/2013 10:42:20 - (Dru) -

seguito il trovare il momento concreto (= dialettico) per governare, ma poi ha aggiunto cose che danno il tratto essenziale di quanto sostengo, " Di Beppe Grillo posso condividere quello che ha detto sul fatto che siamo in guerra e che dobbiamo combatterla come se avessimo gli elmetti in testa, delle altre due forze politiche, per ciò che concerne la destracondivido il discorso di uno stato meno pesante e vessatorio nei confronti dei contribuenti e della sinistra una gestione più seria e efficace nel colpire l'evasione aggravando anche quelle sanzioni che ora sono state depotenziate in materia di falso in bilancio" e ha concluso ricamando sulle parole che aveva anticipato, " non è camuffando la realtà che le cose si aggiustano anche se quelle sono le cose giuste da perseguire" riferendosi alla destra, e "non capisco come Bersani faccia a convivere con Vendola e la Camusso,

ID27129 - 23/01/2013 10:57:52 - (Dru) -

loro credono non di essere su una penisola ma bensì su un'isola e non è così" marcando le posizioni lunari in cui la sinistra italiana ancora navighi. Il tratto essenziale è che questo uomo promette che farà una cosa per lo "stato"(=utile insieme agli altri), ricordate ? e cioè che proporrà al primo consiglio dei ministri lo sfoltimento dello stato appunto (per abbattere il debito pubblico) e la riforma della legge elettorale (per riformare le istituzioni) ma siamo appunto in campagna elettorale e ciò che non è stato fatto con l'80% del consenso parlamentare in via eccezionale, perché dovrebbe essere fatto con un risicato 49% in via normale ? la realtà è che Monti è cogente alle istituzioni, quegli apparati che lui dice essere la resistenza alle riforme, come il resto dei partiti e degli organi convenienti il funzionamento delle istituzioni e l'unica possibilità che noi abbiamo di

ID27130 - 23/01/2013 10:59:55 - (Dru) -

e degli organi convenienti il funzionamento delle istituzioni e l'unica possibilità che noi abbiamo di cambiare il pensiero dello stato è di non votarlo o di votare il movimento5stelle che di questo stato di cose non ne è succube.

ID27131 - 23/01/2013 11:04:59 - (Dru) - Certo che quello che ho scritto...

...non ha pretesa di essere verità e di solito io non scendo dalla verità alla certezza, ma in politica, come per la scienza d'altronde, non scendere non è possibile...

ID27132 - 23/01/2013 11:24:29 - (Dru) - anche in questo

Berlusconi aveva ragione.

ID27134 - 23/01/2013 11:55:11 - (Dru) - Scusate volevo dire...

... anche in questo Aristotele aveva ragione. :-)

ID27158 - 23/01/2013 17:08:44 - (ROBIN) - ....daccordo con DRU

sostituirei il titolo maggioranze....con la parola coalizioni/partiti tarocchi/specchi x le allodole...!!!....-->".La giustificazione più accreditata è che il sistema politico sia solo fittiziamente democratico perché dominato da una casta corrotta":hai detto bene aldo!!!ps: quancluno sa se possono votare gli studenti erasmus in questo bel paese democratico...???

ID27161 - 23/01/2013 17:43:34 - (Dolcestilnovo) -

Tanto per parlare di TAV, la ultima in ordine cronologico delle cattedrali nel deserto che le nostre maggioranze hanno fatto e/o si accingono a fare: mi spiega perche' signor Vaglia, chiunque vada al governo, tra le prime cose che dice vi e' che che la TAV si ha da fare? Non ci sono altre cose piu' urgenti per il popolo italiano di una inutilmente dispendiosa opera faraonica - e a quanto si dice anche ambientalmente aberrante?

ID27181 - 23/01/2013 20:00:55 - (Aldo Vaglia) - Per Dolcestilnovo

Lei e' troppo sottile, e il Nickname che ha scelto lo conferma, per non capire che e' alla legalita' che mi riferivo e che sovvertire il principio democratico del governo delle maggioranze puo' portare a qualche risultato immediato, ma alla lunga e' deleterio per tutti. In ogni caso se voleva il mio parere sulla TAV non mi sottraggo. I contorni specifici non li conosco ognuno se la canta e se la suona come crede e bisognerebbe viverci per capirci qualche cosa di piu'. In linea di principio sono per il treno e per le gallerie dei treni. Sono contrario a quelle per le macchine se non indispensabili. Le gallerie non impattano ed abbreviano i tragitti, il treno non inquina e porta benefici sia dal punto di vista energetico che ecologico.

ID27204 - 24/01/2013 02:30:39 - (Dolcestilnovo) -

Da fiero sostenitore e utilizzatore del mezzo pubblico sono d'accordo con lei sul treno e sulle gallerie. La TAV non mi convince perch nessuno ha ancora spiegato bene a cosa serva, salvo dire ridicolaggini tipo l'Europa ce lo chiede o apriamo il corridoio da Kiev a Lisbona. Mi risulta quantmeno sospetto che chiunque si segga sullo scranno di premier, si affretta a dire che bisogna fare la TAV. Nessuno che vada a parlare con i sindaci della zona. Personalmente preferirei che quei soldi venissero investiti a rifare un po' di scuole, ospedali, o carceri: mi sembrano necessit pi urgenti e meno pericolose ambientalmente.Sulle maggioranze ostaggio delle minoranze, anche qui non posso che convenire: e' il bello/brutto della democrazia, non crede?

ID27205 - 24/01/2013 06:50:35 - (Dru) - Vede dolcestilnovo

È proprio da questo che l'articolo ben redatto da Aldo ci mette in guardia, dai personalismi, che sono l'esasperata minoranza ridotta al minimo comun denominatore. Quello che lei personalmente desidera non conviene per forza a quello che vuole democrazia, lo accetta il verdetto democratico? O desidera sovvertire anche quello. Ecco, tutte le volte che pensiamo o desideriamo qualche cosa ardentemente se abbiamo spirito democratico è con questo spirito che dibbiamo fare i conti

ID27216 - 24/01/2013 08:57:11 - (Leretico) - Costruire il consenso

L'elemento chiave della democrazia è il riuscire a costruire un consenso intorno ad una posizione, in modo tale che sia in grado di trasformare una minoranza in una maggioranza. Troppo spesso, non avendo argomenti e capacità di persuasione, le minoranze cercano la via dello scontro pur di elevare l'attenzione e surrogare con la violenza ciò che non riescono ad ottenere con l'argomentazione e con il buon senso. Ad un certo punto negano persino la regola democratica, pur di non arrendersi all'evidenza della palese insostenibilità delle proprie posizioni. Detto questo però bisogna distinguere alcune situazioni: spesso la complessità delle problematiche non viene colta nelle semplificazioni politiche. In quei casi può accadere che la mancanza di popolarità delle cose complesse rispetto a quelle semplificate possa per lungo tempo giocare un ruolo determinante per il peggio. Affidarsi alla scienza sarebbe un buon metodo. Troppe volte

ID27217 - 24/01/2013 08:57:36 - (Leretico) - continua

rimane un sogno.

ID27235 - 24/01/2013 12:52:43 - (Dolcestilnovo) - vede Dru

Io accetto il verdetto democratico ci mancherebbe altro. Ma lei crede che la democrazia in Italia sia vera democrazia e non oligarchia mascherata? Se non fosse oligarchia non vedremmo le stesse facce da 20, 30 e anche 50 anni (Napolitano). E comunque sulla TAV esprimevo il mio parere personale, forse andando fuori tema, lo ammetto. Purtroppo le grandi opere pubbliche in Italia sono da molti anni territorio di caccia delle varie mafie e camorre (vedi discorso su oligarchia). Ecco perch preferisco le piccole opere pubbliche come scuole e ospedali.

ID27240 - 24/01/2013 13:41:24 - (Dru) - ecco perchè Aldo

ha scritto un'articolo così bello, lo ha fatto per ridare vigore (=potenza) ai caratteri salienti di una democrazia o quantomeno alla speranza di democrazia, ma questo non può prescindere da una presa di coscienza di cosa sia la democrazia e dei ruoli,all'interno, di ogni suo attore.

ID27254 - 24/01/2013 14:53:57 - (Dolcestilnovo) - Caro Dru

Da questa prospettiva, che sia ancora attuale il detto di Cavour "l'Italia fatta adesso bisogna fare gli Italiani"?

ID27489 - 27/01/2013 23:27:25 - (ric) - Democrazia

L'unica cosa che resta della democrazia in Italia e' il sistema di voto....per il resto mi sembra ci sia poco di xemocratico.Giustizia uhuale per tutti?! Tasse pagate solo da una patte della popolazione.regioni a statuto speciale e regioni specialmente tassate.banche che tibano miliardi di soldi dello stato da anni enon pagano mai e cittadini comuni che per 2000 euro si vedono pignorare la casa. Se questa e' democrazia.......

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