09 Gennaio 2013, 07.45
Vobarno Bagolino Barghe Val del Chiese
Condino

L'addio a Simona

di a.p.

«Non hai mai fatto pesare la situazione, non ti sei mai lamentata pur combattendo una lotta impossibile».


Così ha esordito don Francesco Scarin nell'omelia di lunedì scorso dentro una chiesa stracolma di gente (almeno mille persone) giunta a dare l’ultimo saluto a Simona Beschi in Fontana.
Aveva 43 anni, era originaria della Valle Sabbia, ma da una vita lavorava a Condino dove il padre dal 1976 gestiva un'azienda di carpenteria meccanica ed è residente a Ponte Caffaro.
 
Un male che non perdona l'ha strappata al marito Giampaolo e ai tre figli Davide, Michela e Stefano, rispettivamente di 13, 10 e 5 anni.
La cattedrale di Santa Maria di Condino era piena all'inverosimile, come lo è stata poi la processione che ha accompagnato la bara al vicino cimitero.
Sul presbiterio, accanto al celebrante, anche un frate cappuccino e altri sei prevosti valsabbini.
 
Poi la banda sociale “Giuseppe Verdi" di Condino, della quale da alcuni mesi fa parte anche il piccolo Davide, che ha strappato lacrime di emozione suonando la marcia funebre e quel toccante brano di Bepi De Marzi che è "Il signore delle Cime".
 
Don Francesco, che ben conosceva la giovane mamma, ha poi aggiunto: “Grazie Simona, perchè ci hai insegnato che l'amore è attenzione del prossimo, è solidarietà anche nelle difficoltà, è tenerezza nel condividere il peso e la sofferenza della propria croceâ€.
Il reverendo arciprete ha così concluso: “Ti vogliamo bene! Ci mancherai! Riposa nell'abbraccio del padre e dal cielo continua a sostenere e accompagnare con quel tuo solito sorriso la vita della tua famiglia e di noi tutti. Simona, ciao e arrivederci in cieloâ€.
 


Commenti:
ID26588 - 09/01/2013 13:20:46 - (poppea) - ......

non ci sono parole ......

ID26589 - 09/01/2013 14:17:33 - (Leretico) - Il mio addio

Scelgo queste pagine, Simona, per dirti addio, perché non ho potuto farlo prima e perché non ho saputo trovare le parole per Giampaolo nel momento del massimo dolore. Ti dico addio portando nel mio cuore i momenti più belli della scuola che abbiamo vissuto insieme, con te e Giampaolo, momenti intensi di adolescenti pieni di gioia e di difficoltà. So che non è stato vano vivere quei momenti, quelli che ti hanno fatto crescere, trovare l'amore e credere nel futuro che adesso non hai più. Guardando le mie figlie penso al tuo dolore di dover lasciare soli i tuoi bimbi, loro non meritano l'affronto insensato che stanno subendo. Loro sanno cosa vuol dire l'amore perduto di una mamma che deve lasciarli senza volerlo. Loro, oggi, sono te nel mondo. Ti porteranno sempre nel cuore e sapranno dare ciò che in questi anni hai saputo donargli. Il tuo progetto di vita continuerà, camminerà con le loro gambe e nelle loro anime.

ID26590 - 09/01/2013 14:18:39 - (Leretico) - ...

Anch'io ti porterò nel mio cuore e con me tutti quelli che ti hanno conosciuto e saputo apprezzare. Addio.

ID26631 - 10/01/2013 09:26:00 - (lettore) - Arrivederci Simona

E sempre difficile separarsi da chi si ama, ma lo è ancor più quando si tratta di una giovane mamma che tanto poteva e doveva ancora offrire ai suoi bambini. Pur angosciata da un dolore ineffabile e con un vuoto dentro che pare uno squarcio, ringrazio Dio per averci donato la dolcissima Simona. Ha condiviso con me e con gli altri cugini gli anni più belli della nostra esistenza, quelli spensierati dell'infanzia e delladolescenza. La sua casa, dove viveva con la cara nonna e i genitori, ci ha sempre accolto per feste, giochi, risate e rester indelebile il ricordo delle chiacchiere sussurrate nel lettone fino a tarda notte a fantasticare sul nostro futuro. In questi ultimi tre anni è stata per noi tutti un esempio e un modello di autentica fede cristiana, di coraggio e dignità per il modo con cui ha saputo affrontare la terribile malattia. Cara Simona, da lassù veglia su tutti i tuoi cari, con tutte le nostre forze vogliamo credere che davvero un giorno ci abbracceremo ancora! M.

ID26772 - 15/01/2013 22:50:53 - (Gusti) - Ti sento vicina vicina eppure mi manchi.

Questi marcatori, a volte benedetti ora forse un filino maledetti; da allora sono passati tanti mesi quasi un altro anno e tu guardi sempre avanti, la zavorra che hai legato dietro la schiena è molto pesante e a volte non riesci a proseguire.Questo ti costringe a fermarti; riposa e poi prosegui non ti voltare, il passato è passato e tienilo alle spalle.Tu devi rimanere ottimista, a volte è difficile e frustrante ma il tuo bicchiere deve essere sempre pieno.Il passato può a volte attingere dal tuo bicchiere e farlo diventare leggermente scarso, il futuro lo riempirà di nuovo e non sarà mai mezzo vuoto.Ho voglia di venire a trovarti e rimanere a lungo abbracciati in silenzio; quello che ci dovevamo dire ormai lo sappiamo già, il resto può benissimo aspettare.Guarda sempre avanti e in alto, qualcuno di sicuro ti porgerà la mano e ti aiuterà a proseguire.Ciao dal tuo ziotto.

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