29 Novembre 2012, 07.38
Politica

Destra e Sinistra

di Dru

Qualche giorno fa sul Corriere, Ernesto Galli Della Loggia ha scritto un articolo che mi dà spunto per proseguire sulle considerazioni che ci accompagnano qui ormamai da mesi quando a scrivere sono io...

 
L'opinionista titola così -Il complesso della destra- e io cercherò di scrivere il mio in questo modo -il complesso della destra è il divenire-
Dice il Galli che mentre la Sinistra gode di un forte e stabile insediamento socio-culturale, che però riesce molto difficilmente ad allargare per vincere, la Destra (e lui considera Destra tutto ciò che non è Sinistra, quindi anche i moderati), invece, può contare fisiologicamente su una maggioranza di voti, che però non riesce a trasformare in un autentico insediamento nel tessuto socio-culturale del paese.
 
Ecco, partiamo da quella parentesi che Ernesto si sente di dover sottolineare come frontiera o limite tra una parte che lui chiama Sinistra e il resto per definire meglio il complesso della Destra, complesso che la farà ancora vincere nel futuro, magari con una interruzione elettorale.
Tutto ciò che non è sinistra, dico al Galli, non è che non "riesce" a trasformare in un autentico insediamento il suo verbo, semplicemente e modernamente non "vuole".
 
Sembrerà contraddittorio quello che dico al primo sentire poichè chi non cercherebbe il consenso "definitivo" e un insediamento nel tessuto sociale? ma vedremo oltre che non lo è, ma anzi contraddittorio è cercare l'assedio nel tessuto.
Ebbene, chi vuole vincere deve incessantemente "divenire" per dominare, così in politica, come in economia (continui nuovi modelli) e qualsiasi valore o qualsiasi forma socioculturale che ha una parvenza di struttura stabile è per il vincente da evitare se vuole vincere, per questo dico al Galli che quello che per lui non "riesce" la Destra in verità la Destra non "vuole" e in questo non è conservatrice e in questo è conservatrice proprio la Sinistra, poiché conserva un modo di fare politica che è della tradizione, la politica che non bada a volontà ma si è fermata alla tradizione di verità (Episteme), naturalmente con tutti i distinguo e le ovvie sue contraddizioni interne.

In questo, se la sinistra non cercherà di affrancarsi da certi valori e certe morali stantie, non potrà che tramontare, infatti già una parte di quella sinistra è tramonta, vedi l'uscita dal parlamento di alcune sue forme più radicali nelle elezioni del 2008, in quanto quelle forme di Sinistra raccontavano di conflitti fra le classi che si addicevano più ad un discorso politico dell'800 e quello che rimane della sinistra di allora si definisce oggi come il PD- L e la sua eco interna (badate bene non più la base sociale) riecheggia con la frase "ma dica qualche cosa di sinistra".

Dire qualche cosa di sinistra è contraddittorio in seno a volontà dominante perchè quel dire è un già detto e per questo da non dire più e per questo senza più contenuto oggettivo.
 
Poi il Galli procede così ... L'Italia, insomma, è un Paese che per sua natura è intimamente conservatore e vota per lo più a destra e qui se mi avete ascoltato esce tutta la contraddizione.
Il Galli confonde la modernità, questo assoluto svincolarsi della moderna politica dal contesto sociale per essere libera nell'azione, perché non la conosce, non avendone analizzato i fondamentali, fondamentali che sono dichiarati dalla sua filosofia, filosofia che è ancora dai più non udita, ma che si svela proprio perché vincente.

Chiedetevi altrimenti come può essere che appunto una Destra così alle urne poi vince?
Perché è libera dai vincoli sociali e culturali e in questo molto moderna e l'Italia, oltre dall'essere un popolo conservatore, vota a destra perché in questo discorso vede la verità del nostro tempo, come la Russia del primo novecento vedeva la verità di quel tempo le leggi scritte da Marx sul comunismo.

In conclusione dico al Galli che lui è contraddittorio in tutto il suo testo che non trova quindi via d'uscita come un cane che si morde la coda, ma esiste, ciò che non esiste è il contenuto di questa contraddizione dichiarata nel suo articolo: la Destra vince ma è conservatrice la Sinistra perde ma è radicalmente compenetrata nel tessuto sociale; ecco, questa contraddizione, dal contenuto inesistente, deve essere trasformata in questa: la Destra vince perché  è moderna la Sinistra perde perché non lo è ma può sempre decidere di diventarlo e il tessuto sociale in questo la seguirà.

Poiché le persone tutte, caro Galli, sono mosse da ciò che considerano per come stanno le cose e non per come stavano.

Oggi la novità politica è il movimento5stelle e per questo motivo, se riuscirà a rimaner ferma come novità, vincerà.

Dru
 


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«Ve l'avevo detto» Ernesto Galli della Loggia scrive sul Corriere un articolo illuminante riguardo lo stato di fatto della nostra politica, dietro le sue parole ci sta la struttura di quanto vado dicendo da anni e che mi porta a scrivere questo articolo, sostenuto qui anche dalle sue parole

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