Il sindaco di Anfo Giampietro Mabellini scrive a Formigoni, proponendosi nel ruolo di assessore regionale al Territorio: «Siamo esperti di laghi e di laghi in Lombardia c'č pieno, abbiamo i titoli per occuparcene».
penso che la lombardia non abbia estremo bisogno di formigoni e i suoi lad..ni!!!!!
bravo Aldo, finalmente qualcuno che dice una cosa sensata! a cosa servono le regioni se non a creare un stato nello stato; nel caso della Lombardia, addirittura un piccolo impero. dopotutto chi non è più giovane ricorda i commenti fatti quando dal nulla vennero istituite: bisognava creare posti per i trombati alle elezioni. aboliamo regioni e comunità montane e teniamo solo comuni, province e stato. vedrete quanto si risparmia.complimenti a Mabellini per la provocazione
Non so se ridere o se piangere...
Le qualità indicate dal sindaco di Anfo sono auspicabili ma non credo volesse intendere che tali qualità siano presenti solo nella sua persona o in quella del suo assessore. Visto che anche altri ne possiedono di uguali e forse superiori, speriamo che i governatori lombardi abbiano anche altre scelte a disposizione. Si sa che non si è mai apprezzati abbastanza per le qualità che si dimostrano, soprattutto per quelle nascoste. Qualcuno direbbe anche che le qualità di certe amministrazioni sono proprio nascoste.
complimenti signor Vaglia in meno di tre righe ha espresso tre concetti per i quali solitamente ci vogliono decine di post. Abolire gli sprechi, i movimenti del NO a prescindere e le istituzioni che appoggiano quest'ultimi.
Ma prima aboliamo le regioni a statuto speciale vero cancro dello stato...
Sono le occasioni che fanno gli uomini ladri? Togliamogli le occasioni. Gli eletti dei comuni si conoscono e s'incontrano tutti i giorni. Se fanno male, prima di non votarli, si possono mettere in condizione di vergognarsi. Cio' non avviene con la miriade di enti e partecipate, spreconi e dannosi, che agiscono senza controllo come doppioni di comuni, combinando genaralmente imbrogli anche quando credono di fare del bene. Con comuni di almeno 15000 abitanti non servono altri enti intermedi oltre lo stato. L'Italia dei comuni non dovrebbe essere l'Italia delle Signorie, quest'Italia e' l'Italia dei servi e dei padroni. Oggi comanda una nomenclatura che non ha nemmeno la nobilta' delle origini. Il passaggio da servo a proletario non e' durato molto, forse e' il desiderio di farsi comandare a creare le gerarchie.
le regioni, ricordo che mio padre non era d'accordo, temeva che potessero diventare dei cavalli di Troia del partito comunista alla conquista dello stato. Lui da sincero democristiano della prima ora temeva come la peggiore delle sventure l'avvento del comunismo. Magari aveva anche ragione. Ma le regioni come sono diventate poi a causa della casta che le ha occupate sono diventate comunque causa di sventura per il paese. Se restano le province non c'è alcuna necessità di mantenere in vita le regioni. Concordo ancora con Vaglia.
stavolta non sono proprio daccordo con voi, abolire le regioni no......PIUTTOSTO ABOLIAMO QUESTO STATO DI m...a!!!! La mossa degli apparatidi giustizia e di ROMA ladrona quella di delegittimare le regioni dimostrando che o si ruba, o si immischiati con la mafia o.....Dimenticando che al governo centrale ci sono pi indagati per mafia e reati contro lo stato che nelle patrie galere!!!Purtroppo anche a Milano un pdllino colluso con la mafia......ma non sarebbe giusto che una delle regioni meglio amministrate sparisse per dare il potere solo a Roma dove il Nord Italia visto solo come un salvadanaio da svuotare
Caro ric, regionalismo non vuol dire ne' federalismo ne' autonomia. La regione e' troppo distante dai problemi locali e troppo vicina alla mangiatoia pubblica nazionale ed europea. La sanita' non ha bisogno della regione, l'ospedale civile di Brescia non ha migliorato le sue prestazioni perche' c'e' la regione, era eccellente prima lo sara' anche dopo. Al comune di Milano o di Roma la regione non serve, parlano direttamente con il Governo chiedere alla Polverini o a Formigoni sarebbe una inutile perdita di tempo.La lega di Miglio aveva capito queste cose, la lega senza Miglio e' rimasta un corpo senza testa. Come vedi Ric non e' necessario essere sempre d'accordo, se ne puo' comunque discutere.
Aldo vuole dirti Ric che il suo ragionamento non è contro il federalismo e per un neo centrismo , poichè la sua idea di comunità comunale è anzi più federalista di quella regionale , Aldo dice semplicemente che un conto sono le signorie delle regioni e un altro il federalismo dei comuni, le prime sbagliate perchè sono distanti dalle faccende quotidiane di noi tutti e autoreferenzianti , un poco come il feudatari nell'antica storia. Capisco invece che dietro questo attacco alle regioni tu veda del marcio Ric , vedi una reminiscenza di un centrismo antropologico. Sono d'accordo con Aldo , ma attento Aldo , perchè quello che Ric vuole significare non è da sottovalutare , dietro tutti i buoni propositi si nascondono sempre e sempre più insidiose le forze della restaurazione.
Giusto caro Aldo. Una volta si riconosceva ai vertici della Lega il merito di saper comprendere ed interpretare i sentimenti della base. Ora sara' anche finita l'epoca del dirigismo a gestione familiare, ma siamo precipitati nello sbandamento totale come pare confermare il caso della Regione Lombardia ove Maroni affossa Formigoni ventiquattro ore dopo averlo salvato
E' bene ricordare che il prof. Miglio intendeva creare delle macroregioni; e' quello che ora sta portando avanti il nuovo corso della lega. A causa delle note vicissitudini della famiglia del fondatore (Bossi) il processo subira' un rallentamento ma alla lunga sara' l'unica via d'uscita del Nord, che riceve dallo stato solo il 35% di quanto versato: Vanno cancellati i privilegi degli statuti speciali.Quanto alla lettera del sindaco di Anfo beh ci sar qualcuno che l'assessore potr e vorra' farlo gratis..............Ma non questa la strada, chi lavora va pagato; naturalmente senza le esagerazioni odierne, con trasparenza ed onesta'.Ciao.
Le regioni sono nella costituzione del '48 e nell'idea dei costituenti volevano essere una struttura amministrativa che fosse più vicina alle esigenze della popolazione. Le province erano una divisione amministrativa legata ai prefetti, funzionari governativi espressione politica del potere centrale. La politica della distribuzione di prebende ha deformato completamente gli obiettivi di entrambe le strutture, piegandoli a interessi clientelari e badando bene per le Regioni che nel disegno delle loro strutture fosse piena l'irresponsabilità per la spesa. Inoltre non c'è stata una completa delega delle competenze alle Regioni con la conseguenza di continui conflitti fra norme regionali e norme statali. Inoltre le competenze più importanti, quelli sul prelievo fiscale, rimangono allo stato, e si lascia alle Regioni l'aggiunta del proprio prelievo a quello voluto dallo stato centrale. Risultato: un gran casino
e soprattutto strutture riempite di "clientes" con maggiore burocrazia. Se il cittadino avesse invece relazione prevalemtemente con le Regioni e non con lo stato centrale (era questo il disegno costituente), allora tutto sarebbe diverso. Non raddoppio di burocrazia ma trasferimento di strutture alle Regioni. Invece lo stato non ha voluto rinunciare al proprio ruolo e ha fatto un pastrocchio comprando il consenso attraverso la libertà di spesa. Questo ha raddoppiato le strutture e amplificato la spesa. Si sono aggiunte le province, per una ulteriore aumento inutile di costi. Se allora volessimo davvero farle funzionare, le Regioni dovrebbero essere collocate in un disegno veramente federalista. Cittadino, Regione, poco stato, niente province se non come uffici del Governatore della Regione. Prelievo statale a percentuale fissa sulle Regioni in modo che chi è più ricco paga di più. Obiettivo però è che le Regioni usino le risorse che producono e
che siano stimolate al far sì che i loro territori ne producano sempre di più. In questo modo si ridurrebbe il fenomeno della droga da assistenzialismo che ancora piaga troppe Regioni del sud e non solo. Tutte assurdità?
Avete ragione tutti. Le Regioni sono troppo distanti dalle esigenze dei locali. E poi come si fa ancora ai giorni nostri concepire queste sperequazioni tra Regioni a statuto ordinario e a statuto speciale. Oltre alle Regioni bisogna abolire anche le Soprintendenze enti burocratici e vessatori nei confronti del cittadino. Per questo condivido pienamente la provocazione dell'amico Mabellini.
mi sembra di aver capito quindi aldo che secondo te si dovrebbe dare più potere ai comuni......ma come facciamo con i vari comuni che spesso vengono commissariati per mafia?l'ultimo in ordine di tempo mi sembra quello di Reggio Calabria.Io preferirei che i soldi del Nord rimanessero al nord, se poi in Lombardia o nella macroregione del Nord.....non importa, certo concentrare di nuovo tutto a Roma fa tremare le gambe.....da Roma torna troppo poco!!!!
Il comune e' la massima espressione dell'autonomia e della partecipazione. L'eletto e l'elettore si conoscono, l'eletto e' cosi' obbligato ad esercitare correttamente la delega perche' il controllo e' diretto. Il comune oltre ad essere la maggiore espressione di democrazia e' anche l'unico in grado di farsi pagare le tasse in modo proporzionale al reddito, perche' ha il controllo del tenore di vita dei suoi cittadini. ( niente di nuovo gia' la tassa famiglia aveva questo scopo) Il passaggio non puo'essere "stato" che trasferisce ai "comuni", ma quello inverso: comuni che devolvono allo stato per quelle materie nazionali e sovranazionali quali, politica estera, istruzione, difesa, infrastrutture, giustizia........Certo che la mentalita' disgregatrice di concepire localita' come comuni anche se hanno territori grandi come cortili e popolazioni che potrebbero essere contenute in un condominio non favorisce l'autonomia di queste realta'. Per queste il consiglio comunale potrebbe essere
sostituito dall'assemblea condominiale che tanto la democrazia viene esercitata allo stesso modo. In queste microrealt comanda nel migliore dei casi la parentopoli, nei peggiori i clan e le mafie. Il federalismo non puo' pertanto che partire dai comuni che abbiano dimensione territoriale e di abitanti sufficienti all'autonomia. Il resto delle strutture inventate e fatte passare per autonomie locali, non sono che inutili doppioni e fardelli burocratici enti inutili senza alcuna responsabilita' se non quella di spesa. La lega Lombarda non e' stata la lega delle regioni, ma dei comuni e la compagnia della morte di Alberto da Giussano era quasi tutta fatta di Brsciani. Di una lega che conoscesse la storia per riscattare una popolazione che paga senza ricevere si sentiva il bisogno, di una che parla in dialetto per rubare in italiano si poteva anche fare a meno.
Lettera aperta all'Assessore all'Ambiente «Caro Direttore, le chiedo se possibile di pubblicare la lettera che ho già inviato all'Assessore all'Ambinete della Comunità montana di Valle Sabbia, sul tema del lago d'Idro» Gianfranco Seccamani
«Mio malgrado, devo alcune precisazioni in merito. Ci provo» Prosegue il dialogo chiarificatore su alcune vicende amministrative di Anfo fra Gianfranco Seccamani e alcuni lettori.
In merito alla lettera di Seccamani Egr. Direttore, ho letto con attenzione la lettera del sig. Gian Franco Seccamani in merito alle questioni della Rocca d’Anfo e del Lago d’Idro e la ritengo un contributo prezioso...
«Imbarazzatissimo silenzio, da gelare il Lago» Gianfranco Seccamani si tura il naso, perchè non avrebbe mai pensato di dover rispondere a degli anonimi, che l'hanno tirato in ballo commentando articoli su queste pagine. Però lo fa, e si leva qualche sassolino dalle scarpe
Nuove opere? «Si comincerà entro i primi mesi del 2019» Questa la previsione di Pietro Foroni, assessore regionale al Territorio, da noi incontrato in occasione di una sua visita in Valle Sabbia
Anche per le strade della Valle non mancano i furbacchioni che tentano di spillare qualche soldo, particolare attenzione degli agenti locali sul territorioÂ
Regione Lombardia stanzia 50,1 milioni di euro per finanziare la manutenzione straordinaria delle strade provinciali: due interventi anche in Valsabbia
Ha dovuto intervenire il Soccorso alpino per trarre d'impaccio una coppia intenta a pedalare fra il Baremone e il Maniva, dopo l'ascensione in bici da Anfo
Gli agenti della Locale sono stati impegnati in numerosi controlli, non solo stradali, soprattutto lungo la 237 del Caffaro ed in particolare al bivio di Sant’Antonio, ad Anfo
L’asfalto reso viscido dalla pioggia ha causato l’uscita di strada di un’automobile alla rotonda di Anfo
L'associazione che si occupa di tenere pulita e di promuovere e valorizzare la Rocca d'Anfo, ma anche del suo Museo, è alla ricerca di nuove leve
(2)L’incidente lungo la 237 del Caffaro in territorio di Anfo. Sul posto i volontari dell’ambulanza di Ponte Caffaro, i Vigili del fuoco di Storo e gli agenti della Locale. Ieri a Vestone si è invece ribaltato un furgone
Romeo Seccamani: «La Rocca è un bene da valorizzare salvaguardandolo, non da sfruttare»
L’incidente poco sopra l’ossario di Monte Suello. Ad avere la peggio la cerva, ma anche l’ambulanza che ha dovuto ricorrere ad un carro attrezzi. Questa ed altre notizie anche sul canale WhatsApp di Vallesabbianews.it
Non si ferma la manifestazione d’amore per il lago d’Idro organizzata dall’erborista Pierfranco Bolandini, ogni primo sabato del mese da più di 17 anni, anche a gennaio 2024
ID23806 - 14/10/2012 09:08:54 - (Aldo Vaglia) -
Per non far niente non servono ne' sindaci ne' assessori, anche se onesti, sono sufficienti i movimenti del "NO". Aboliamo la regione, avremmo un immediato risparmio e un ente inutile in meno.