14 Ottobre 2012, 08.48
Anfo Valsabbia
Provocazioni

«Serve assessore? Eccomi»

di Ubaldo Vallini

Il sindaco di Anfo Giampietro Mabellini scrive a Formigoni, proponendosi nel ruolo di assessore regionale al Territorio: «Siamo esperti di laghi e di laghi in Lombardia c'č pieno, abbiamo i titoli per occuparcene».

 
«Tutti vorrebbero diventare assessori regionali, ma coi tempi che corrono nessuno ha il coraggio di proporsi. Lo faccio io».
Parole del sindaco di Anfo Giampietro Mabellini, che mette nero su bianco la richiesta di essere nominato assessore al Territorio.
 
Lo fa su carta intestata del Comune, inviandola al presidente Formigoni con tanto di protocollo in uscita (3083).
 
"Nella proposta non c'è alcuna presunzione, il territorio della Valle Sabbia e in particolare del Lago d'Idro, i rapporti e le opere pubbliche da realizzarsi in concerto con la vicina Provincia autonoma di Trento - si legge sulla missiva partita ieri -, richiedono il radicamento e l'appartenenza ad un territorio e la conoscenza di problematiche comuni alle numerose realtà lacustri della Regione Lombardia".
 
"Offro al Presidente l'opportunitĂ  di svincolarsi dalle disastrose logiche delle segreterie di partito, quando non di correnti del medesimo partito - vi siaggiunge -, dando voce ai veri rappresentanti dei territori quali sono i sindaci".
«E se in Regione temessero, nominandomi, di sguarnire il territorio, possono in alternativa assegnare il mandato al mio assessore alle questioni lacustri, Gianfranco Seccamani - aggiunge per noi Mabellini -. Quanto allo stipendio, sia io che lui ci accontenteremmo della metà».
 


Commenti:
ID23806 - 14/10/2012 09:08:54 - (Aldo Vaglia) -

Per non far niente non servono ne' sindaci ne' assessori, anche se onesti, sono sufficienti i movimenti del "NO". Aboliamo la regione, avremmo un immediato risparmio e un ente inutile in meno.

ID23808 - 14/10/2012 10:27:10 - (Ernesto) -

penso che la lombardia non abbia estremo bisogno di formigoni e i suoi lad..ni!!!!!

ID23810 - 14/10/2012 10:42:24 - (genpep) -

bravo Aldo, finalmente qualcuno che dice una cosa sensata! a cosa servono le regioni se non a creare un stato nello stato; nel caso della Lombardia, addirittura un piccolo impero. dopotutto chi non è più giovane ricorda i commenti fatti quando dal nulla vennero istituite: bisognava creare posti per i trombati alle elezioni. aboliamo regioni e comunità montane e teniamo solo comuni, province e stato. vedrete quanto si risparmia.complimenti a Mabellini per la provocazione

ID23812 - 14/10/2012 12:17:51 - (GiO) - Senza vergogna!

Non so se ridere o se piangere...

ID23816 - 14/10/2012 14:11:30 - (Leretico) - Le qualità nascoste

Le qualità indicate dal sindaco di Anfo sono auspicabili ma non credo volesse intendere che tali qualità siano presenti solo nella sua persona o in quella del suo assessore. Visto che anche altri ne possiedono di uguali e forse superiori, speriamo che i governatori lombardi abbiano anche altre scelte a disposizione. Si sa che non si è mai apprezzati abbastanza per le qualità che si dimostrano, soprattutto per quelle nascoste. Qualcuno direbbe anche che le qualità di certe amministrazioni sono proprio nascoste.

ID23818 - 14/10/2012 14:41:22 - (amilcare59) -

complimenti signor Vaglia in meno di tre righe ha espresso tre concetti per i quali solitamente ci vogliono decine di post. Abolire gli sprechi, i movimenti del NO a prescindere e le istituzioni che appoggiano quest'ultimi.

ID23820 - 14/10/2012 18:53:55 - (Denis66) - Vero..

Ma prima aboliamo le regioni a statuto speciale vero cancro dello stato...

ID23824 - 14/10/2012 20:36:58 - (Aldo Vaglia) -

Sono le occasioni che fanno gli uomini ladri? Togliamogli le occasioni. Gli eletti dei comuni si conoscono e s'incontrano tutti i giorni. Se fanno male, prima di non votarli, si possono mettere in condizione di vergognarsi. Cio' non avviene con la miriade di enti e partecipate, spreconi e dannosi, che agiscono senza controllo come doppioni di comuni, combinando genaralmente imbrogli anche quando credono di fare del bene. Con comuni di almeno 15000 abitanti non servono altri enti intermedi oltre lo stato. L'Italia dei comuni non dovrebbe essere l'Italia delle Signorie, quest'Italia e' l'Italia dei servi e dei padroni. Oggi comanda una nomenclatura che non ha nemmeno la nobilta' delle origini. Il passaggio da servo a proletario non e' durato molto, forse e' il desiderio di farsi comandare a creare le gerarchie.

ID23825 - 14/10/2012 21:22:40 - (Giacomino) - Quando furono costituite,

le regioni, ricordo che mio padre non era d'accordo, temeva che potessero diventare dei cavalli di Troia del partito comunista alla conquista dello stato. Lui da sincero democristiano della prima ora temeva come la peggiore delle sventure l'avvento del comunismo. Magari aveva anche ragione. Ma le regioni come sono diventate poi a causa della casta che le ha occupate sono diventate comunque causa di sventura per il paese. Se restano le province non c'è alcuna necessità di mantenere in vita le regioni. Concordo ancora con Vaglia.

ID23828 - 15/10/2012 00:58:22 - (ric) - stavolta no giacomino e aldo

stavolta non sono proprio daccordo con voi, abolire le regioni no......PIUTTOSTO ABOLIAMO QUESTO STATO DI m...a!!!! La mossa degli apparatidi giustizia e di ROMA ladrona quella di delegittimare le regioni dimostrando che o si ruba, o si immischiati con la mafia o.....Dimenticando che al governo centrale ci sono pi indagati per mafia e reati contro lo stato che nelle patrie galere!!!Purtroppo anche a Milano un pdllino colluso con la mafia......ma non sarebbe giusto che una delle regioni meglio amministrate sparisse per dare il potere solo a Roma dove il Nord Italia visto solo come un salvadanaio da svuotare

ID23835 - 15/10/2012 09:06:45 - (Aldo Vaglia) -

Caro ric, regionalismo non vuol dire ne' federalismo ne' autonomia. La regione e' troppo distante dai problemi locali e troppo vicina alla mangiatoia pubblica nazionale ed europea. La sanita' non ha bisogno della regione, l'ospedale civile di Brescia non ha migliorato le sue prestazioni perche' c'e' la regione, era eccellente prima lo sara' anche dopo. Al comune di Milano o di Roma la regione non serve, parlano direttamente con il Governo chiedere alla Polverini o a Formigoni sarebbe una inutile perdita di tempo.La lega di Miglio aveva capito queste cose, la lega senza Miglio e' rimasta un corpo senza testa. Come vedi Ric non e' necessario essere sempre d'accordo, se ne puo' comunque discutere.

ID23837 - 15/10/2012 09:43:44 - (Dru) - In definitiva e con altre parole

Aldo vuole dirti Ric che il suo ragionamento non è contro il federalismo e per un neo centrismo , poichè la sua idea di comunità comunale è anzi più federalista di quella regionale , Aldo dice semplicemente che un conto sono le signorie delle regioni e un altro il federalismo dei comuni, le prime sbagliate perchè sono distanti dalle faccende quotidiane di noi tutti e autoreferenzianti , un poco come il feudatari nell'antica storia. Capisco invece che dietro questo attacco alle regioni tu veda del marcio Ric , vedi una reminiscenza di un centrismo antropologico. Sono d'accordo con Aldo , ma attento Aldo , perchè quello che Ric vuole significare non è da sottovalutare , dietro tutti i buoni propositi si nascondono sempre e sempre più insidiose le forze della restaurazione.

ID23850 - 15/10/2012 14:43:50 - (guidoassoni) -

Giusto caro Aldo. Una volta si riconosceva ai vertici della Lega il merito di saper comprendere ed interpretare i sentimenti della base. Ora sara' anche finita l'epoca del dirigismo a gestione familiare, ma siamo precipitati nello sbandamento totale come pare confermare il caso della Regione Lombardia ove Maroni affossa Formigoni ventiquattro ore dopo averlo salvato

ID23853 - 15/10/2012 17:00:41 - (gizeta2002) -

E' bene ricordare che il prof. Miglio intendeva creare delle macroregioni; e' quello che ora sta portando avanti il nuovo corso della lega. A causa delle note vicissitudini della famiglia del fondatore (Bossi) il processo subira' un rallentamento ma alla lunga sara' l'unica via d'uscita del Nord, che riceve dallo stato solo il 35% di quanto versato: Vanno cancellati i privilegi degli statuti speciali.Quanto alla lettera del sindaco di Anfo beh ci sar qualcuno che l'assessore potr e vorra' farlo gratis..............Ma non questa la strada, chi lavora va pagato; naturalmente senza le esagerazioni odierne, con trasparenza ed onesta'.Ciao.

ID23885 - 15/10/2012 22:06:54 - (Leretico) - Le regioni e il federalismo

Le regioni sono nella costituzione del '48 e nell'idea dei costituenti volevano essere una struttura amministrativa che fosse più vicina alle esigenze della popolazione. Le province erano una divisione amministrativa legata ai prefetti, funzionari governativi espressione politica del potere centrale. La politica della distribuzione di prebende ha deformato completamente gli obiettivi di entrambe le strutture, piegandoli a interessi clientelari e badando bene per le Regioni che nel disegno delle loro strutture fosse piena l'irresponsabilità per la spesa. Inoltre non c'è stata una completa delega delle competenze alle Regioni con la conseguenza di continui conflitti fra norme regionali e norme statali. Inoltre le competenze più importanti, quelli sul prelievo fiscale, rimangono allo stato, e si lascia alle Regioni l'aggiunta del proprio prelievo a quello voluto dallo stato centrale. Risultato: un gran casino

ID23886 - 15/10/2012 22:30:38 - (Leretico) - continua

e soprattutto strutture riempite di "clientes" con maggiore burocrazia. Se il cittadino avesse invece relazione prevalemtemente con le Regioni e non con lo stato centrale (era questo il disegno costituente), allora tutto sarebbe diverso. Non raddoppio di burocrazia ma trasferimento di strutture alle Regioni. Invece lo stato non ha voluto rinunciare al proprio ruolo e ha fatto un pastrocchio comprando il consenso attraverso la libertà di spesa. Questo ha raddoppiato le strutture e amplificato la spesa. Si sono aggiunte le province, per una ulteriore aumento inutile di costi. Se allora volessimo davvero farle funzionare, le Regioni dovrebbero essere collocate in un disegno veramente federalista. Cittadino, Regione, poco stato, niente province se non come uffici del Governatore della Regione. Prelievo statale a percentuale fissa sulle Regioni in modo che chi è più ricco paga di più. Obiettivo però è che le Regioni usino le risorse che producono e

ID23887 - 15/10/2012 22:33:43 - (Leretico) - continua

che siano stimolate al far sì che i loro territori ne producano sempre di più. In questo modo si ridurrebbe il fenomeno della droga da assistenzialismo che ancora piaga troppe Regioni del sud e non solo. Tutte assurdità?

ID23888 - 15/10/2012 22:42:37 - (guidoassoni) -

Avete ragione tutti. Le Regioni sono troppo distanti dalle esigenze dei locali. E poi come si fa ancora ai giorni nostri concepire queste sperequazioni tra Regioni a statuto ordinario e a statuto speciale. Oltre alle Regioni bisogna abolire anche le Soprintendenze enti burocratici e vessatori nei confronti del cittadino. Per questo condivido pienamente la provocazione dell'amico Mabellini.

ID23958 - 17/10/2012 23:17:00 - (ric) - federalismo a livello comunale

mi sembra di aver capito quindi aldo che secondo te si dovrebbe dare più potere ai comuni......ma come facciamo con i vari comuni che spesso vengono commissariati per mafia?l'ultimo in ordine di tempo mi sembra quello di Reggio Calabria.Io preferirei che i soldi del Nord rimanessero al nord, se poi in Lombardia o nella macroregione del Nord.....non importa, certo concentrare di nuovo tutto a Roma fa tremare le gambe.....da Roma torna troppo poco!!!!

ID23964 - 18/10/2012 10:45:19 - (Aldo Vaglia) - Per ric

Il comune e' la massima espressione dell'autonomia e della partecipazione. L'eletto e l'elettore si conoscono, l'eletto e' cosi' obbligato ad esercitare correttamente la delega perche' il controllo e' diretto. Il comune oltre ad essere la maggiore espressione di democrazia e' anche l'unico in grado di farsi pagare le tasse in modo proporzionale al reddito, perche' ha il controllo del tenore di vita dei suoi cittadini. ( niente di nuovo gia' la tassa famiglia aveva questo scopo) Il passaggio non puo'essere "stato" che trasferisce ai "comuni", ma quello inverso: comuni che devolvono allo stato per quelle materie nazionali e sovranazionali quali, politica estera, istruzione, difesa, infrastrutture, giustizia........Certo che la mentalita' disgregatrice di concepire localita' come comuni anche se hanno territori grandi come cortili e popolazioni che potrebbero essere contenute in un condominio non favorisce l'autonomia di queste realta'. Per queste il consiglio comunale potrebbe essere

ID23965 - 18/10/2012 10:59:31 - (Aldo Vaglia) -

sostituito dall'assemblea condominiale che tanto la democrazia viene esercitata allo stesso modo. In queste microrealt comanda nel migliore dei casi la parentopoli, nei peggiori i clan e le mafie. Il federalismo non puo' pertanto che partire dai comuni che abbiano dimensione territoriale e di abitanti sufficienti all'autonomia. Il resto delle strutture inventate e fatte passare per autonomie locali, non sono che inutili doppioni e fardelli burocratici enti inutili senza alcuna responsabilita' se non quella di spesa. La lega Lombarda non e' stata la lega delle regioni, ma dei comuni e la compagnia della morte di Alberto da Giussano era quasi tutta fatta di Brsciani. Di una lega che conoscesse la storia per riscattare una popolazione che paga senza ricevere si sentiva il bisogno, di una che parla in dialetto per rubare in italiano si poteva anche fare a meno.

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