03 Settembre 2012, 07.43
Valsabbia Garda Valtenesi
Moniga 1

SolidarietĂ  alpina

di cf

La 60° adunata della Monte Suello, la "supersezione" che riunisce le Penne nere del Garda e della Valsabbia, si č conclusa ieri a Moniga come era cominciata, nel segno di Nikolajewka.

 
Il fine settimana iniziato con la pioggia ha regalato una domenica di pallido sole, ma tanto è bastato perché la 60° Adunata degli alpini della “Monte Suello” a Moniga del Garda si concludesse nel migliore dei modi, secondo il programma prestabilito.
 
Tante, più di un migliaio, le penne nere che hanno sfilato ieri mattina per le vie del centro storico del paese della Valtenesi assiepato ai lati delle vie straripanti di addobbi tricolori di tante persone, accorse ad applaudire le penne nere in marcia al ritmo cadenzato delle tre fanfare della sezione salodiana dell’Ana: la “Star of Alps” di Villanuova, la “Valchiese” di Gavardo e la fanfara alpina di Salò.
 
Moniga del Garda per una settimana è stata la capitale degli alpini della “Monte Suello”, che quest’anno hanno tenuto qui il loro raduno.
L’accoglienza è stata particolarmente calorosa.
Lo dimostravano le bandiere gli addobbi tricolori in ogni angolo del paese.
L’impegno del locale gruppo degli alpini, guidato da Marco Posenato è stato tanto per predisporre il massiccio afflusso di penne nere, ma a parte le bizze del tempo di sabato, che hanno costretto a dei piccoli cambiamenti, tutto è avvenuto secondo programma.
 
E il capogruppo, nell’aprire le locuzioni al termine della sfilata davanti al sagrato della chiesa parrocchiale, ha voluto ringraziare quanti, alpini e non, hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento.
Anche il primo cittadino, Lorella Lavo, anche lei al fianco degli alpini con tutta l’amministrazione per questa importante manifestazione che ha fortemente appoggiato, si è detta particolarmente orgogliosa di ospitare l’Adunata delle Penne nere.
Ha ricordato l’apertura martedì all’insegna della solidarietà con una serata dedicata a Nikolajewka, la tragica battaglia alpini sul fronte russo a cui gli alpini bresciani hanno dedicato il “monumento vivente” della Scuola di arti e mestieri di Mompiano per le persone meno fortunate.
 
E proprio a due reduci alpini della Seconda guerra mondiale sono state consegnate dal presidente Romano Micoli due Croci di Guerra, giunte pochi giorni fa dal Centro di documentazione militare di Brescia.
A riceverle sul palco Giacomo Leali di Puegnago, classe 1917, e Paolo Vezzola di San Felice del Benaco, classe 1922, entrambi ancora in buona salute e sempre presenti alle adunate degli alpini.
 


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