01 Settembre 2012, 12.04
Idro Bagolino Anfo Lavenone Valsabbia Provincia
Eridio

Secca all'incile, ne parla Belotti

Riportiamo un'intervista apparsa nei giorni scorsi sul Corriere della Sera. Alcune questioni sono state ormai risolte dall'arrivo della pioggia e dalla fine delle irrigazioni. Altre no.


Come risponde la Regione all'emergenza idrica che sta colpendo la provincia di Brescia e soprattutto la Bassa Orientale? Lo abbiamo chiesto all'assessore regionale al Territorio Daniele Belotti (Lega Nord), che da 2 anni e mezzo si sta anche occupando della delicata questione del lago d'Idro.
 
Gli agricoltori vogliono più acqua in uscita dal lago d'Idro, sindaci e ambientalisti rispondono picche, e tutti accusano la provincia di Trento di non avere rilasciato l'acqua promessa. Che fa la Regione?
«Per cercare di venire incontro alle esigenze degli uni e degli altri, senza penalizzare nessuno, io e il collega De Capitani (assessore regionale all'Agricoltura, ndr) avevamo preso accordi con la provincia di Trento per chiedere il rilascio di diversi milioni di metri cubi d'acqua nel lago d'Idro dalle loro dighe idroelettriche di malga Boazzo e Bissina.
I primi di agosto abbiamo sollecitato un loro intervento ma ci hanno chiesto in cambio dell'acqua 2 milioni di euro. Assurdo. Dopo aver posto la questione al sottosegretario all'Ambiente si è raggiunto un accordo dietro un compenso di 360mila euro. Ma è evidente che non è stata rilasciata tutta l'acqua necessaria».
 
Non è che Trento aspetta lo stato di calamità naturale per fare altri rilasci? Perché non dichiarare l'emergenza per la Bassa orientale?
«La vedo dura dichiarare lo stato di calamità per una sola zona della Regione. A questo punto dovremmo prevederla anche per la zona del Serio, e nelle zone attraversate dal Po...»
 
Gli agricoltori chiedono di poter avere più acqua dal lago, scendendo - vista la situazione - sotto il livello di 367 metri sul livello del mare. È fattibile?
«C'è un accordo che va rispettato e non vogliamo dare spazio a polemiche. Inoltre nella stagione estiva è giusto tenere conto anche delle ragioni del turismo presente sul lago d'Idro».

Eppure gli agricoltori, a partire dal consorzio del Medio Chiese ritengono che un metro e mezzo di lago sia troppo poco. Con la nuova galleria si potrà svasare più acqua?
«La Regione ha finanziato con 48 milioni la realizzazione della terza galleria per la messa in sicurezza della paleofrana. Qualcuno insiste a chiamarla «palleofrana» e sostiene che la vera ragione è quella di portare più acqua a valle. Me lo metta per iscritto e se ne assumerà le conseguenze. Entro la fine dell'anno dovremmo avere la Valutazione d'impatto ambientale definitiva. Solo dopo si procederà all'istituzione del tavolo per la nuova regolazione del livello del lago, che verrà stabilita seguendo le indicazioni dell'ente gestore».
 
Al di là della questione del lago Idro, ci sono progetti a lungo termine per contrastare l'annoso problema della siccità?
«A settembre organizzeremo un convegno con tutti i consorzi irrigui per capire come muoversi al di fuori di queste emergenze. Stiamo valutando l'opportunità di utilizzare le ex cave di sabbia e ghiaia, che nel Bresciano non mancano, come bacini di riserva idrica.
Si potrebbe creare una rete tra cave già in acqua, riempiendo però anche quelle che oggi sono all'asciutto».
 
Meglio l'acqua che i rifiuti, come successo fino ad oggi.
 
P.G. dal Corriere della Sera
 


Commenti:
ID22751 - 01/09/2012 14:09:57 - (Elena Bini) - La Regione

ha finanziato con 48 milioni opere /cito testualmente) "dimensionate per garantire la sicurezza idraulica del Lago d Idro E garantire la possibilita di attuazione futura della politica di gestione dei livelli di cui al Regolamento di gestione del 2002", ovvero 3,25. QUESTO scrive, nello S.I.A., la ditta che Regione Lombardia ha incaricato del progetto. ORA leggo: "Entro la fine dell'anno dovremmo avere la Valutazione d'impatto ambientale definitiva. Solo dopo si proceder all'istituzione del tavolo per la nuova regolazione del livello del lago, che verr stabilita seguendo le indicazioni dell'ente gestore." PERCHE SI FA LA REGOLA "DOPO" IL PROGETTO? Che senso aveva, allora, vincolare il progetto a 3,25? Quando mai avremo delle risposte a queste semplici domande?

ID22755 - 01/09/2012 17:03:20 - (ric) - Signora

Come spiegare a te e ai tuoi aMici quello che non volete capire ..... Opere x la sicurezza... Regola escursione altra cosa .... E se ci son arrivato io ci potreste arrivare pure voi luminari salvatori del lago della vacca.....

ID22758 - 01/09/2012 18:40:12 - (peter) - peter

te tuoi ecc... magari un po piu di educazione sarebbe gradita.a parte quello riguardo a quello che leggo sembra un solito scarica barile colpa tua colpa sua. intanto il lago piange,per fortuna la stagione sta finendo ci risparmia un po di figuracce verso il nostro turismo sia italiano che straniero.speriamo che per l'anno prossimo trovino soluzione, anche se o miei dubbi, il dio euro comanda e lacqua e diventato come l'oro nero percio penso che sara come quest'anno acqua sperperata in giu e noi che regaliamo

ID22759 - 01/09/2012 18:53:03 - (ric) - Peter pan

Tuoi amici ognuno ha gli amici che vuole e se non condividi le loro idee di cento non sei loro amico situazione assai dimostrata sia con le parole che con i fatti.

ID22760 - 01/09/2012 19:17:51 - (maurizio) - sembra impossibile..che sia vero?

...Stiamo valutando l'opportunità di utilizzare le ex cave di sabbia e ghiaia, che nel Bresciano non mancano, come bacini di riserva idrica.....Se l'acqua è una risorsa perchè la sprecate in primavera, tante volte anche quest'anno abbiamo visto uscire più volte un grande fiume dal lago, è stata tutta sprecata per poi piangere la siccità e pretenderla dagli altri violentando il lago malato... LOR SIGNORI.... farebbero bene a immagazzinare l'acqua quando passa senza prenderla dove c'è quando serve loro. Noi della montagna tagliamo l'erba e la mettiamo nei fienili per poterla usare in inverno senza pretendere o rubare niente a nessuno E VOI....lasciate scorrere e poi depredate.

ID22762 - 01/09/2012 19:46:26 - (mik69ca) -

Vedo con piacere che l'assessore si sta svegliando. Bene le cave ma se costruisse anche qualche nuovo invaso non sarebbe male, gli mancano ancora, razionalizzazione delle richieste d'acqua (per centrali e agricoltura), messa a punto della rete idrica (si perde il 40% dell'acqua) poi ci siamo. Ovviamente manca sempre il l'ente gestore delle acque del lago d'idro.

ID22765 - 02/09/2012 08:41:58 - (Elena Bini) - Sig. ric,

la ditta incaricata del progetto dichiara nello S.I.A. le alternative di progetto della nuova traversa n. 1 e 3 come "OTTIMALI PER LA SICUREZZA", ma poi le SCARTA poiche NON soddisfano la seconda richiesta di Regione Lombardia: "garantire la possibilita di attuazione futura della politica di gestione dei livelli di cui al Regolamento di gestione del 2002", ovvero 3,25. Sono state scelte soluzioni MENO sicure e dichiarate "PERICOLOSE", sia nel provvisorio sia nel definitivo, che nello specifico pervedono di SCAVARE AL PIEDE DELLA PALEOFRANA. SOLO per ottenere 3,25 m. IO questa NON la chiamo SICUREZZA. Lei come la chiama?

ID22766 - 02/09/2012 08:49:05 - (Dolcestilnovo) -

Siamo sicuri che sia una intervista del CdS e non un video fatto pervenire da ignoti a Al Jazeera? Adesso CIA, FBI, Interpol, John Rambo, Chuck Norris, McDonalds e Burger King gli daranno la caccia. Catturato, sara' alfine rinchiuso a Guantanamo dove confessera' che si', lui e' a capo di una macchinazione planetaria che vuole svuotare il lago di Idro e venderne l'acqua a peso d'oro agli agricoltori e ai produttori di energia in barba ai lacustri unici e veri proprietari di quell'acqua. Di questo diritto inalienabile si trova traccia nella Magna Charta. Belotti infine si cospargera' il capo di cenere, vestito di un grezzo saio di tela di iuta. Stringera' poi il cilicio e chiedera' umilmente un incontro in quel di Canossa con il Presidente Ing cav Lup Mann degli Amici della Terra e con i Rappresentanti Eterei dei Comitati chiedendo a cotanti luminari - oltre al perdono - anche consiglio: Essi infatti sono depositari della Grande Verita'.

ID22768 - 02/09/2012 09:05:59 - (Aldo Vaglia) -

Dolcestilnovo sarai contestato dal mio amico Formenti che lancia il sasso e nasconde la mano, ma convengo con te che quello dell'ironia e' ormai l'unico modo per trattare del lago. "E' piu' facile scindere un atomo che abolire un pregiudizio" Albert Eistein

ID22769 - 02/09/2012 09:06:47 - (maurizio) - Siamo seri...

Se questo è il dolce stil novo mi sa tanto di vecchio molto vecchio tanto da citare ebrei... mai sentitte tante panzane tutte insieme. Meglio sarebbe fare uno sforzo e parlare di cose vere.

ID22771 - 02/09/2012 09:55:18 - (maurizio) - scusa dolce stil novo

Erano eterei non ebrei, resta il fatto che non serve a nessuno fuggire dalla realtà

ID22772 - 02/09/2012 10:09:52 - (Leretico) - Oltre il limite dell'ironia

Parlando di sicurezza qualcuno converrà che ne esiste una soggettiva e una oggettiva. Esiste un rischio oggettivo per le popolazioni a sud del lago? Se esiste, come esiste, allora bisognerebbe porvi rimedio concreto. Mi sembra invece che la sicurezza oggettiva si tiri in mezzo solo quando fa comodo. In pratica il rischio per le popolazioni a valle del lago diventa meramente soggettivo (cioè invenzioni dal sapore clientelare) quando si parla di opere che permettano la regolazione del lago e quindi che siano di ausilio per il problema della siccità, mentre il rischio, lo stesso si badi, diventa oggettivo per giustificare che i lavori non si devono fare perché si scaverebbe sotto la paleofrana. A questo punto la contraddizione è evidente. L'oggettività della sicurezza non unisce ma divide. Quando accade ciò e soprattuto si continua a insistere che nessuna contraddizione esista si può rispondere solo ironicamente, ma l'ironia

ID22774 - 02/09/2012 10:21:25 - (maurizio) - fantasia si.... ma le accuse sono mirate

Non ci si confronta sui contenuti rifugiandosi nella fantasia ma quando si accusa si prende bene la mira su persone reali. Secondo mè questo modo di fare dimostra due cose la prima che non si hanno argomenti a sostegno delle proprie tesi. La seconda ci si mostra offesi per lesa maestà.Per stil novo è inimmaginabile che il politico di turno possa essere considerato al pari di tutti noi e con il quale ci si confronti sui contenuti delle sue dichiarazioni. Pensavo fossero finiti queii tempi...

ID22775 - 02/09/2012 10:22:09 - (Leretico) - Continua

è per pochi. Ho come l'impressione che continuando a negare i bisogni e gli interessi degli altri, dichiarando che una cosa é bianca e nera allo stesso momento, chi vuole difendere il lago abbia come risultato a lungo termine proprio il contrario. Mi sembra che vogliano lasciare tutto come sta, chiedendo un escursione massima di 1,30 e rifiutando qualsiasi altra posizione che cerchi di dare soluzioni ai problemi concreti del lago, che per loro evidentemente non esistono, escludendo ovviamente quello da loro indicato. I veri problemi sono bollati come ignominiose aggiunte evidentemente da eliminare. In fondo il lago d'Idro sarebbe un lago alpino e non una vasca per l'irrigazione. Facendo questo ragionamento, insieme a quello della sicurezza, noi dovremmo essere convinti che costoro hanno fino in fondo a cuore le sorti del lago e della sua economia. Continuando in questo modo ci porteranno invece al limite dell'ironia, cioé al sarcasmo, anche questo inutile per

ID22776 - 02/09/2012 10:22:34 - (Leretico) - Continua

muoverli alla ragione.

ID22777 - 02/09/2012 15:15:18 - (Elena Bini) - Il Sig. Leretico rinuncia

a far domande, e mi sa che fa bene dato che neppure egli pare legga le risposte, dato che ripete anch egli la nenia che saremmo chiusi ai problemi altrui. Che il Sig. Vaglia e il Sig Leretico si leggano tra loro e degli atri post leggano i soli titoli?... Ma ritornando alle cose serie... scrive il Sig. Leretico: "Esiste un rischio oggettivo per le popolazioni a sud del lago? Se esiste, come esiste, allora bisognerebbe porvi rimedio concreto." Le chiedo: si e accorto dell osservazione al progetto da parte di TN riguardo alle conseguenze di 300 mc/s di acqua sparata a valle del lago d Idro? Se vuole continui pure anche Lei con i commenti kitsch che girano alla larga dalle questioni e mirano solo a screditarmi dichiarando il falso; posso solo dedurne che o non avete meglio da fare oppure che gli interessi che ronzano intorno a questo progetto sono molteplici. Io continuero comunque a cercare di spiegare i motivi del mio dissenso alle opere dell AdP2008.

ID22786 - 02/09/2012 19:21:20 - (ric) - X Ass. Belotti

Complimenti x il lavoro fin ora fatto e ora in programma di continuazione.... Assessori della lega che fanno mentre tutti gli altri solo parole senza fatti .... Avanti tutta ...

ID22787 - 02/09/2012 20:15:34 - (Leretico) - Un credito non gratuito

Signora Bini, adesso mi delude lei, sia perchè non faccio dichiarazioni ma ragionamenti sia perché non intendo screditarla. Anzi mi sembra di aver scritto che va un credito a chi organizza concretamente la difesa del lago mentre è molto più facile, ma meno concreto, difenderlo solo a parole. I miei sono ragionamenti che mirano a dare al discorso una maggiore complessità, che mirano a farle notare i punti deboli delle sue posizioni. Dato che non prende posizione e non risponde alle mie domande ho dovuto prenderne atto e di conseguenza prendere gli elementi che ho e trarre le mie conclusioni, che sono solo mie evidentemente. Devo ammettere che lei semina post in molti punti di questo sito e io qualcuno me lo perdo. Sa, non sono proprio un suo fan. Ciò nonostante sono abituato ad ascoltare e leggere anche le sue opinioni senza offendermi. Pretendo solo il diritto di replica e lo esperisco in piena libertà. Mi infastidisce però che

ID22789 - 02/09/2012 20:21:50 - (Leretico) - Continua

mi si dica che le mie idee siano semplici e giulivi pensieri di chi non ha meglio da fare che importunare seri opinionisti che si urtano come il cavallo che viene punto dal tafano, animale inutile e fastidioso. Non mi piace essere associato a interessi oscuri che non esistono. Insomma il credito che io le do non è gratuito e non è certo la sua ironia, quasi mai centrata, oppure le sue velate accuse che sciolgono le mie riserve verso le sue arringhe. Che vuole c'è sempre uno che non la pensa nel verso giusto, dovrà farsene una ragione.

ID22791 - 02/09/2012 21:36:33 - (Aldo Vaglia) - Per Bini

Mi dichiaro colpevole. Leggo volentieri Leretico perche' lo trovo originale e complesso. La stessa attenzione non la metto nella lettura dei suoi scritti perche' mi sembrano ripetitivi e scontati. Sara' colpa mia, ma non so cosa farci.

ID22795 - 03/09/2012 08:08:57 - (Aldo Vaglia) -

La sicurezza non si fa con dichiarazione d'intenti, si fa con le opere. Dire che si vuole la sicurezza e opporsi alle opere che dovrebbero garantirla e' un controsenso. Non e' col vittimismo, gli insulti e le minacce che si cambiano le cose. E' solo con le opere. Se non vanno bene quelle proposte si sostituiscano con altre altrettanto efficienti. Non si neghino i fatti.

ID22797 - 03/09/2012 09:46:40 - (Dolcestilnovo) -

Maurizio, mi rendo conto di essere stato empio e per questo saro' punito dal dio Dioniso, il quale, ex-machina, scender sulla scena e spinger un gruppo di Menadi invasate a sbranarmi, novello Penteo, durante un rito orgiastico a lui dedicato.Guido Cavalcanti

ID22808 - 03/09/2012 18:49:44 - (Elena Bini) - Aspetto

la prima domanda, immagino inutilmente, visto che non si leggono i miei post, ma si commentano "a prescindere". Nel frattempo faccio io una domanda (ovviamente solo a chi la legge): qual e il Suo parere riguardo ad una nuova traversa che scava al piede della paleofrana al solo scopo dichiarato di garantire il prelievo a quota inferiore a 367 come indicato dal provvisorio Regolamento di gestione 2002?

ID22809 - 03/09/2012 19:04:49 - (maurizio) - già che si siamo...

Carissimo Belotti "la vera ragione è quella di portare più acqua a valle" non è la prima ragione ma la seconda richiesta della Regione Lombardia a lombardia infrastrutture scritta nel progetto definitivo per "garantire la possibilita di attuazione futura della politica di gestione dei livelli di cui al Regolamento di gestione del 2002", ovvero 3,25.Queste sono cose scritte non smentibili Sono state scelte soluzioni MENO sicure e dichiarate "PERICOLOSE", sia nel provvisorio sia nel definitivo, che nello specifico pervedono di SCAVARE AL PIEDE DELLA PALEOFRANA. SOLO per ottenere i famosi e dannosi 3,25 m.

ID22814 - 03/09/2012 21:15:26 - (Lib) - Ass. Belotti

Complimenti anche da. Parte mia .. Sentire assessori regionali esprimersi in questo modo fa capire chi lavora ..... Ma la si che dice?? Il Girelli della Vallesabbia che dice ... Buio pesto e i comunisti .... A no quelli non ci sono più :)))

ID22819 - 04/09/2012 08:23:28 - (Aldo Vaglia) -

Alla sua domanda rispondo io signora Bini. Lo scavo non si deve fare.

ID22848 - 04/09/2012 23:11:34 - (Elena Bini) - Lo scavo

al piede della paleofrana e esplicitamente previsto dal progetto definitivo presentato e sottoposto a V.I.A., e viene precisato che si tratta di intervento indispensabile per garantire l attuabilita futura del Regolamento 2002. Quindi?

ID22849 - 04/09/2012 23:44:54 - (Aldo Vaglia) -

Quindi cosa? Si impegni perche' cio' non avvenga, contratti intelligentemente le opere da farsi. Cosa vuole, buttare il bambino con l'acqua sporca? Chi pagherebbe le opere per la messa in sicurezza se la regione si defilasse e facesse tirare fuori le castagne dal fuoco ai comuni? Fate il punto della situazione, mandate fuori dai piedi i consiglieri forestieri a cui non interessa nulla del lago. Prendete con i due comuni che non hanno firmato una posizione inattaccabile. Forse perderete qualche fanatico , ma acquisterete credibilita'.

ID22872 - 06/09/2012 10:06:24 - (Elena Bini) - "Contratti

intelligentemente le opere da farsi". Mi sta prendendo in giro.... immagino.... mi sta forse confondendo con uno dei 4 Comuni firmatari... e in particolare con uno di quei due che hanno sottoscritto un accordo con progetto in bianco, accettando qualsasi opera decida Regione Lombardia, scavo compreso, e grazie ai quali l Accordo resta tuttora in piedi. Certo noi abbiamo fatto, stiamo facendo e faremo la nosta parte, e - come forse ha notato - ai "fanatici" come Lei li chiama continueremo a spiegare il nostro punto di vista. La ringrazio cmq per il credito che oggi generosamente ci accorda. Una domanda: non ho capito l allusione ai "consiglieri forestieri a cui non interessa nulla del lago"...

ID22896 - 09/09/2012 11:55:50 - (Aldo Vaglia) - Questioni di lana caprina

Sembra che il mondo giri attorno a due misure: 1.30 e 3,25.Se si potesse risolvere tutto con una regola, politica e democrazia sarebbero inutili. La vituperata tecnica governerebbe il mondo in barba agli ambientalisti nostrani. ( consigliati dagli esperti di diritto e di conchiglie forestieri). Vero e' che le questioni ecologiche, turistiche, paesaggistiche, non si possono risolvere con un numero. Solo la politica con una visione "complessiva" puo' mediare tra diverse esigenze una delle quali pu essere traducibile in una misura sperimentata. Oltre alla viabilita' il lago soffre per l'inquinamento e il collettore trova ostacoli. Il paesaggio con una delle opere militari pi significative quali la Rocca d'Anfo non trova adeguata considerazione, si lascia crollare la fornace a Lemprato perche' non si considera bene da salvare, dalla Soghetta ai Baicc il canale artificiale quando e' alla misura minima che si vorrebbe concordare e' pietoso. Un turismo cosi' breve e stagionale non e' d'a

ID22897 - 09/09/2012 11:59:57 - (Aldo Vaglia) -

d'aiuto a una economia che non si dovrebbe esaurire nel solo turismo.

ID22919 - 10/09/2012 22:42:54 - (Elena Bini) - No, Sig. Vaglia,

non e il mondo che gira attorno a queste 2 misure: e la Regione che ha imposto i 3,25 spacciandoli - con il coro dei firmatari - per 1,30. Lei solleva giustamente una valanga di problemi che il lago ha e ai quali nessuna politica si interessa, preferendo invece concentrare tutte le proprie risorse in questi "paranoici 3,25". Ma perche mai, Lei si chiede??? Davvero non lo ha capito?

ID22928 - 11/09/2012 20:44:44 - (Aldo Vaglia) -

Troppe cose non capisco. Ma nessuno le ha spiegate. La versione che gli agricoltori con la complicita' della regione vogliono rubare l'acqua al lago non e' convincente. Non capisco l'interesse della regione allo scontro quando accontentando entrambi avrebbe maggior consenso elettorale. La sperimentazione di questi anni dimostra che il metro e trenta e' una misura adeguata per la normalita' e un po' deficitaria in caso di siccita'. Le varianti ai progetti sono una cosa normale, non si capisce perche' dovrebbero essere respinte se logiche e coerenti. Non capisco nemmeno perche' non si possa avere un lago piu' alto di quello da voi proposto di almeno 70 centrimetri o un metro. Non si avrebbe per molto tempo dell'anno quella visione desolante della palude che si forma dalla soghetta alle paratoie. Per risolvere queste questioni, oltre che per la sicurezza, servono nuove opere di regolazione del lago.

ID23012 - 14/09/2012 21:31:23 - (Elena Bini) - Gli agricoltori

non fanno mistero alcuno di pretendere come diritto storico 3,25 m di acqua del lago. Il consenso elettorale lacustre e ridicolo ed irrisorio al confronto di quello del mondo agricolo (immagino lo sappia da se). La sperimentazione di 1,30 m si e dimostrata possibile SE c e la collaborazione trentina, altrimenti si va sotto il DMV. La variante al progetto "per la sicurezza" che invece "mette in pericolo" il territorio che dovrebbe proteggere e una presa in giro che anche Lei mi pare abbia recepito come variante illogica e incoerente ("non si deve scavare al piede della paleofrana"). La regola futura auspicheremmo fosse il frutto di un equilibrio tra i vari interessi, noi proponiamo il NOSTRO punto di vista. "Per risolvere queste questioni, oltre che per la sicurezza, servono" un nuovo ente gestore paritetico e una nuova regola di gestione. POI opere "dimensionate" per la nuova regola. POI opere che mettano DAVVERO in sicurezza e NON - come queste in progetto - in pericolo.

ID23016 - 14/09/2012 23:45:03 - (amilcare59) -

...e POI non mettere sotto scacco le Amministrazioni comunali facendo loro perdere i finanziamenti.

ID23035 - 15/09/2012 21:03:42 - (Dru) - Io invece

Propongo di asfaltare , anzi , propongo , prima dell'asfaltaggio , di riempire fino all'incile, poi piantumare e solo inseguito di asfaltare .Ma per fare questo chiederei la collaborazione degli agricoltori che avrebbero l'opportunità di convertirsi a nuovo mestiere , si da liberarli dalla schiavitú del mestiere antico , che vista la scarsità di acqua in conseguenza del piantumaggio , pardon asfaltaggio , si renderebbero non solo utili alla comunità , ma verrebbero a gratificare le loro stesse famiglie e con suoceri e nuoraggio al seguito. L'unica difficoltà la vedo nel trasloco della fauna , che poveretta , si troverebbe ad avere questo problema , attuale e fattuale dell'edilizia , troppo poche case per troppi traslochi : dove mettere tutti questi uomini , pardon pesci , una volta costruito un lago adiacente il loro ? Ah si , mi ero dimenticato , il progetto prevede la costruzione , pardon l'escavo di un lago limitrofo.

ID23044 - 16/09/2012 18:33:00 - (Leretico) - Confermo di aver letto

Confermo di aver letto e non mentre ero seduto al bar ma comodamente a casa mia (non specifico esattamente dove altrimenti potrebbe essere associato il luogo del mio pensiero con l'esito), dicevo confermo di aver letto che la signora Bini, parlando al plurale, auspicherebbe che la nuova regola fosse il frutto di un equilibrio tra i vari interessi. Ammetto di averlo già letto, da parte sua, un tale desiderio. Era chiaro, ovvio, che la signora Bini proponesse il "loro" punto di vista. Su questo nessun dubbio e nulla di male. Mi rimane però la convinzione che questa sia una posizione di comodità se non si spiega "come" la si pensa su alcuni punti fondamentali della questione e che potrebbero portare la discussione all'infinito se non chiariti prima. Faccio un esempio: immaginiamo solo per un istante che, non dicendolo, si volesse togliere completamente il diritto di usare l'acqua per l'irrigazione. Magari perchè si pensa che sia questa la causa principale di

ID23045 - 16/09/2012 18:46:44 - (Leretico) - Continua

tutti i mali del lago. Ripeto è solo un'ipotesi che forse non ha mai sfiorato nessuno e nemmeno la signora Bini. Ecco, se così fosse sarebbe meglio manifestarlo subito, dichiararlo apertamente. D'altronde il lago non è una vasca, non è nato per questo e dovrebbe tornare al suo stato pre-vasca. Solo in questo modo si eliminerebbe il problema. Devo per la terza volta ammettere che è difficile conciliare questi due punti: lago senza prelievo contro lago con prelievo. Immagino che la politica cercherà alla fine un compromesso, ma se il compromesso, da parte di qualcuno, fosse proprio quello che non si vuole e contro cui si combatte? Vedremo come staranno le cose molto presto. Nel frattempo continueremo a leggere di altezze e di sicurezze che compaiono in un punto e scompaiono in un altro. Di incoerenze e di insinuazioni più o meno offensive e di mezze convenienti ammissioni di circostanza. Spero che il lago abbia il meglio e credo che

ID23046 - 16/09/2012 18:50:13 - (Leretico) - Continua

un ringraziamento va sicuramente a chi si impegna per salvarlo. Ma il modo con cui si affrontano queste questioni è determinante. Non bisogna far pensare alle istituzioni e a tutti i valsabbini che dietro i "no" si nascondano posizioni intransigenti che non portano da nessuna parte. Il consenso per il lago si costruisce con il buon senso, non con il senso comune.

ID23050 - 17/09/2012 00:03:44 - (Elena Bini) - Non sara al bar,

Sig. Leretico, ma il suo discorso si puo collocare solo in tale sede. Personalmente posso rassicurarla che l ipotesi di prendere il giro il prossimo affermando il contrario di quanto penso non mi ha mai sfiorato neppure lontanamente, ne in questo contesto ne in altri (e x la verita il Suo scriverlo mi lascia tra l offeso ed il sorpreso). E un peccato che le Sue convinzioni (immagino ne abbia) non riescano ad aprirsi un seppur minimo spiraglio tra la spessa diffidenza che coltiva nei confronti del prossimo, mi spiace per Lei, non dev esserLe facile confrontarsi col prossimo. Quanto ha scritto - in verita - a me fa solo venire in mente (...Le ricambio la "franchezza"...) l aggrapparsi sugli specchi per mancanza di argomenti. Dato che sa ben scrivere, immagino che legga almeno un po: mi permetto di invitarLa a leggersi qualche documento sulla questione lago, sono certa che le Sue fantasiose ipotesi lasceranno il posto ad argomentazioni piu pregnanti.

ID23054 - 17/09/2012 10:02:27 - (Aldo Vaglia) - Discorsi da aula magna e discorsi da bar

I suoi saranno certamente discorsi pregnanti da aula magna e i nostri banali discorsi da bar, ma le questioni sebbene complesse sono piuttosto chiare. Ci sono opere vetuste che vanno rifatte. Queste servono per i volumi e per la sicurezza. Se quelle programmate non vi piacciono per i piu' svariati motivi, non fate altro che proporne altre che vengano giudicate da un prossimo parere tecnico pro veritate congruenti. Quelle gia' da voi proposte hanno avuto parere negativo. Si puo' insistere nelle proprie convinzioni e chiamare in causa gli avvocati, ma prendervela con noi che i documenti e i post li leggiamo mi sembra fuorviante e ridicolo. La mobilitazione della popolazione su questioni di interesse locale non puo' che far piacere a democratici che non hanno alcun interesse ne' personale ne' politico. Ma se non si capiscono le proposte alternative non sara' proprio sempre colpa di chi legge.

ID23064 - 17/09/2012 14:39:10 - (Leretico) - Gli argomenti non sono funghi

Signora Bini, gli argomenti non si trovano come i funghi dopo una giornata di pioggia, non sono come quelle fastidiose parti del prosciutto che dispettose ti si fermano in mezzo ai denti tra un aneddoto e l'altro in una serata al bar con gli amici. Questo mi sembrava di averlo chiarito. Mi sembrava anche di averle precisato che i numeri li lascio a lei perché la mia discussione è su un altro piano ed è su questo che la incalzo. Se qui sopra non avessi scritto di ipotesi potrebbe accusarmi anche di disonestà, ma non mi sembra di averle fatto dire cose che non pensa. Come vede le sue mancate risposte portano a conseguenze ugualmente. Ma ho deciso di non voler rispondere a questioni di contorno, a supposizioni sulla mia conoscenza della questione. Troppe volte mi si è obiettato di non capire nulla quando ho affermato alcune idee. Mi scusi signora Bini, la ritengo una persona intelligente e per questo qui le rispondo, le riconosco un impegno moralmente

ID23066 - 17/09/2012 14:48:05 - (Leretico) - continua

apprezzabile e concreto, ma non si offenda se faccio le pulci alle sue idee e alle posizioni che lei rappresenta, anche se non ufficialmente. Non si risponde a persone come me, come lei fa da un po' di tempo, con sagaci paragoni che aspirano all'allegoria, ma con concretezza, la stessa che mette nell'enumerare i metri cubi al secondo o le altezze necessarie alla sopravvivenza del lago. Se si è offesa mi voglio scusare, perchè non si può scambiare opinioni che sono per me sempre un arricchimento, quando una delle parti si sente offesa, ma la invito a riconsiderare i miei commenti sotto questa luce, perchè il confronto tra due persone che la pensano in modo diverso faccia capire anche a chi ci legge, che esitono delle possibilità di capire le vostre posizioni. Già mi ha ringraziato per fantomatici assist che le porgo, consideri tutte le mie affermazioni come altrettanti assist per spiegare il suo pensiero. Non mi accusi solo di arrampicarmi sui

ID23067 - 17/09/2012 14:51:45 - (Leretico) - continua

vetri perché sarei privo di argomenti. Come me ce ne sono tanti e non credo siamo tutti a livello così basso da non capire. Se qui domandiamo e scriviamo lo facciamo perché ancora crediamo che ci sia per la parola e per il pensiero una possibilità. Non credo che ci voglia negare anche questo.

ID23081 - 18/09/2012 08:38:36 - (Aldo Vaglia) - Al presidente degli amici della terra.....

Sempre sul bar vorrei rivolgere una domanda al presidente dell'associazione: quando parla di sussidiarieta', di partecipazione, di modernita' intende anche lui il Web come il bar dove quattro pazzoidi nullafacenti si intromettono in discussioni che non gli appartengono? O piu' semplicemente la nuova piazza? (l'Agora')?

ID23088 - 18/09/2012 18:40:45 - (Elena Bini) - UNO

Auspicando una reciproca maggior aderenza a quanto ciascuno scrive (nel senso di azzerare la polemica gratuita, e mi ci metto anch io per prima, ok?), raccolgo l ennesimo assist... mi si chiedono risposte, attendevo le domande... (poi mi si dice che non rispondo... boh ). Credo mi si chieda che cosa si propone in alternativa a queste opere. Giusto? Temo mi ripetero... spero di non annoiare... Comincio, sintetizzo. UNA RICHIESTA E: Regione Lombardia ha presentato queste opere alla popolazione (Polivalente di Idro, 2008) SOLO come l unica salvezza da piena millenaria e coincidente crollo della paleofrana. Lo SIA parla chiaro: opere "per sicurezza E PER 3,25 m". E lo SIA parla ancora piu chiaro: per avere 3,25 la sicurezza sara MINORE perche si scavera al piede della paleofrana. NON si fa cosi a rapportarsi con cittadini! QUINDI ritengo LECITO chiedere REGOLA PRIMA DELLE OPERE affinche NON sia necessario RIDURRE la sicurezza (ampiamente sbandierata come motivo delle opere) AL FINE DI

ID23089 - 18/09/2012 18:41:46 - (Elena Bini) -

DARE acqua PER 3,25 m. La prima proposta e quindi "dimensionare" le opere "per la sicurezza" rispetto alla nuova regola condivisa. Prima di procedere mi piacerebbe conoscere il Vostro parere in proposito a questa proposta.

ID23090 - 18/09/2012 19:07:05 - (Aldo Vaglia) -

Quale criterio abbia determinato la scelta della regola e' un mistero. Ma ammettiamo pure che l'1,30 da 367,20 a 368,50 sia la misura migliore per il lago, cosa significa una volta fatta la regola "dimensionare" le opere? Fare la galleria piu' stretta e le paratoie piu' basse?

ID23108 - 19/09/2012 21:37:57 - (Elena Bini) - Se

si riferisce alla regola di 1,30 la sua origine non e certo un mistero, ha a che fare con l uscita del Deflusso Minimo Vitale (per il minimo), con l accordo prefettizio 2007 e con l allora limite per la sicurezza (per il massimo) ottenuto per poter avere un escursione dopo la legge sul DMV. I successivi 5 anni di sperimentazione hanno dato esito positivo: il lago trae un sano beneficio dalla regola di 1,30 m. Quanto poi al dimensionare le opere mi spiego con i 2 esempi opposti: 1) regola a 1,30 m: non serve scavare il piede della paleofrana. 2) regola a 3,25 mi, non puo essere attuata senza scavare il piede della paleofrana. Bisogna che chi ha ordinato queste opere sia piu trasparente: sono per la sicurezza e basta? Allora non si deve scavare il piede della paleofrana, assolutamente no, e pericoloso!! Sono per avere 3,25? A voce lo si nega, nei fatti e sui documenti e palesemente dichiarato. Ma sicurezza e utilizzo a 3,25 sono in evidente conflitto. Che scopo hanno le nuove paratoie?

ID23110 - 20/09/2012 08:57:19 - (Aldo Vaglia) - Nessuna risposta perche' non ha risposte

Se preferisce caso a mistero cambiero' la parola. L'1,30 e' un caso. Il minimo era dato dal canale di uscita il massimo da una precauzione. Nulla di scientifico aveva determinato quelle quote, ma se preferisce non capire e m'impicca alla parola faccia pure. Quanto al "dimensionare" critica quanto proposto da altri, ma non aggiunge niente se non il lasciare le paratoie dove sono che per farle funzionare sono gia' intervenuti piu' volte con la fiamma ossidrica. E' un peccato che un giusto movimento per la partecipazione e la sussidiarieta' si comporti nello stesso modo di chi si accusa di mancanza di ascolto.

ID23113 - 20/09/2012 17:00:04 - (Elena Bini) - Bastasse

chiedere di essere ascoltati perche cio accadesse, non sarebbero necessari chilometri di motivazioni alla richiesta di ascolto. Lei scrive come se si stesse gia tutti seduti al tavolo della regola, dell ente gestore e del nuovo progetto di messa in sicurezza ad essi posteriore. Abbia pazienza... ci stiamo lavorando....

ID23119 - 21/09/2012 12:42:58 - (Lib) - Bho ma siamo ai centimetri

A sto punto anche i 3,25 vanno bene il lago nonostante tutto pure quest anno era bello

ID23125 - 21/09/2012 15:13:02 - (Elena Bini) - Sig. Lib,

l escursione di quest anno e stata di 1,50 m, e nei precedenti 4 anni di 1,30 m (dal 2007, dopo accordo prefettizio e poi legge sul DMV. Certamente NON per effetto dell AdP2008, che invece garantisce proprio il contrario ovvero la possibilita di ottenere 3,25). Escursione bella sì, MA certo NON E 3,25 m!!! Senza nuove opere NON si puo realizzare un escursione diversa da questa: senza nuove opere NON si puo alzare il lago oltre i 368,50 (cosi dichiara il RID, x la sicurezza), e senza nuove opere non si puo abbassare il lago sotto 367,20 (salvo non previsti "imprevisti" largamente prevedibili... come accaduto questa estate...). Giusto per chiarire.

ID23126 - 21/09/2012 16:08:58 - (Aldo Vaglia) - Signora Bini

Provi un solo istante a uscire dal suo stereotipo di 1,30 e non farsi tormentare dai 3,25 e segua un ragionamento elementare. Lei dice: negli ultimi quattro anni il dislivello di 1,30 e' stato sufficiente a garantire i volumi necessari all'agricoltura e alle centrali. Solo questo anno sono serviti 20 centimetri in piu'. Come vede i 3,25 non servirebbero a niente, se non per una catastrofe climatica e ambientale. Senza inutili ostruzionismi il buon senso porterebbe a discutere una regola che tenga conto di queste sperimentazioni e il contenimento nel "range" di due metri soddisferebbe tutti. Mi sfugge il motivo che spingerebbe la regione a far andare su e giu' il lago senza alcuna necessita' se non il divertimento di danneggiare i paesi rivieraschi. Chi troverebbe vantaggi da questa possibilita' sarebbero invece le centrali del trentino che potrebbero a loro piacimento trattenere e rilasciare senza alcuna regola. Il centrare gli obiettivi e' compito di chi dirige i movimenti, pena il

ID23127 - 21/09/2012 16:11:12 - (Aldo Vaglia) -

discredito e l'inevitabile sconfitta.

ID23128 - 21/09/2012 17:26:27 - (Dolcestilnovo) -

Signor Vaglia, mi stupisco non poco a vedere che lei non sa che la Regione Lombardia e' una associazione a delinquere finalizzata a danneggiare i centri rivieraschi.

ID23130 - 21/09/2012 20:09:09 - (Lib) - Sig.ra Bini

Ma se non erro leggevo tempo fa che l accordo prefettizio e stato firmato dagli stessi che hanno poi firmato l ADP 2008 che lei nel leggerlo sostiene che si danno 3,25 di escursione ..... Mi chiedo a sto punto ... Ma lei Ci e o ci fa.... No xche mi pare che lei e ferma a concetti e valutazioni fuorvianti e con intenti denigratori nei confronti dei firmatari.. Ho poi letto che due sindaci sono andati a Roma .... Che bravi gia mi immagino .....

ID23132 - 21/09/2012 21:18:20 - (Elena Bini) - Non so

dirle, Sig. Lib, cosa hanno creduto di firmare i Sindaci, so dirle che cosa hanno firmato: si alle opere per ottenere 3,25. A ciascuno le proprie riflessioni. Il Sig. Vaglia scrive: "Senza inutili ostruzionismi il buon senso porterebbe a discutere una regola che tenga conto di queste sperimentazioni e il contenimento nel "range" di due metri soddisferebbe tutti". Mi spiega chi fa "inutili ostruzionismi" ad una regola contenuta nei 2 metri? Immagino si riferisca a chi non fa alcun mistero di esigere 3,25 per non dover piu dipendere da chi l acqua la vende. Si riferisce a costoro, vero? Una precisazione: nello SIA i 3,25 sono dichiarati "necessari per" garantire gli utilizzi idroelettrici ed irrigui, "non per" la sicurezza. Anzi, rispettto alla sicurezza le opere per ottenere 3,25 sono dichiarate pericolose! Lo avra letto anche lei, immagino.

ID23134 - 22/09/2012 09:22:07 - (Aldo Vaglia) - Per Bini

Lei o confonde o si confonde. Nessuno ha mai detto che i 3,25 sono per la sicurezza, non vedo perche' dovrebbe dirlo lo studio di impatto ambientale. La sicurezza e' data dalla galleria che non c'entra nulla con i livelli. I livelli si regolano con le paratoie e' su quelle che deve incentrarsi la discussione. Il No alla galleria e' solo ostruzionismo.

ID23142 - 22/09/2012 18:31:07 - (Elena Bini) - La questione sicurezza

e un altro romanzo. Tento la sintesi x esprimere un punto di vista divergente dal "se lo dicono i tecnici di Regione Lombardia sara vero, io mi fido a prescindere". Chi c era al Polivalente nel 2008 forse ricordera: Regione Lombardia diede letteralmente "i numeri", nel senso che dichiaro un fattore di sicurezza della paleofrana da "frana in atto, con sgombero immediato della cittadinanza" e dichiaro "volumi di paleofrana da asportare addirittura decuplicati"!! Su tali "fantasiosi" dati si basano le opere di "messa in sicurezza" previste dall AdP2008. Io sono una biologa, non un geologo ne un ingegnere idraulico, ma ritengo di saper ascoltare - immagino gia che non mi si perdonera cotal supponente arroganza... amen... - i tecnici che si parlano, e ascoltai con attenzione (e annotai per iscritto, come faccio d abitudine) quelli che allora si confrontarono pubblicamente, traendone la personale conclusione che rafforza a tutt oggi il mio NO a QUESTE opere.

ID23171 - 24/09/2012 17:09:49 - (Lib) - no no

cara bini la questione Sicurezza e la prima cosa. Se serve il lago va svuotato. I romazi sono quelli da leggere. Prima la sicurezza e quindi LA GALLERIA SI FA. La traversa viene spostata e risistemata. Poi se sara necessaria la REGOLA ma PRIMA LA SICUREZZA. quando assisti alle assemblee o leggi i giorniali leggi dutto ascolta tutto non prendere solo quello che ti interessa altrimenti fate sempre le cosa a meta e poi succede quello che sta succedendo ... della serie zero su zero. risultati ottenuti nel Comune di Idro ... Zero su Zero anzi mi sa che prima della fine del mandato tocchera sganciare qualcosa.... Aspettando la sua Candidatura ovviamente sigra Bini

ID23197 - 25/09/2012 12:25:05 - (guidoassoni) - per sig. Lib

anche stavolta concordo perfettamente con lei. Bisogna separare i due momenti. La nuova galleria e la nuova traversa dalla regola con annessi livelli, escursioni e volumi.Ora gli slogan si sono spostati sulla regola e sull'ente gestore ma sono ancora attuali il no alla galleria e i ricorsi e controricorsi. Penso che tutti concordiamo affinche' lo scavo ai piedi della paleofrana non s'abbia a fare e ad intraprendere tutti quegli accorgimenti atti a far cambiare idea a chi invece lo ritiene idispensabile. L'escursione di 1,30 (non mi interessa se ingiunta dal R.I.D., conquistata dall'ADP o consequenziale al DMV) non e' ottimale nei periodi di criticita'. Pertanto concordo con Aldo Vaglia quando afferma che la regola vada contenuta nei due metri sempre che cio' vada bene agli nutilizzatori a valle.

ID23254 - 26/09/2012 16:34:29 - (Elena Bini) - Queste opere

dell AdP sono tutto fuorche una messa in sicurezza. Motivi: 1) si scava ai piedi della paleofrana, pericolosissimo. 2) si scava una galleria SOVRAstimata per usarla "al posto" dell uscita naturale, cio poiche si sceglie di NON mettere in sicurezza la paleofrana. 3) si scava una galleria pericolosa per il materiale che attraversa. 4) non si fa nulla per evitare altri crolli della vecchia galleria. Opere di "VERA SICUREZZA" attendesi. E "prima" di progettarle, intelligenza vorrebbe che fosse nota la nuova regola condivisa, per evitare 1) inutili assurdi rischi 2) ennesimo sperpero di denaro pubblico. Non mi si scambi per una fanatica incosciente. Riporto dati di tecnici professionisti. Se non mi si crede, li si legga. Sig. Assoni, lo scavo ai piedi della paleofrana E IN PROGETTO DEFINITIVO. Regione Lombardia attende a breve la V.I.A. da Roma. Se sara favorevole, iniziera a scavare. Lei scrive: "Accorgimenti atti a far cambiare idea...": per esempio???

ID23256 - 26/09/2012 17:11:29 - (guidoassoni) -

non mi permetterei mai di scambiarla per una fanatica, ci mancherebbe altro. Abbiamo parlato per mesi di livelli, di escursioni e di volumi. Sembrava che le diverse opinioni potessero convergere verso una soluzione che potesse andare bene per tutti o per lo meno per tanti. Ricordo l'iniziativa in tal senso intrapresa dall'amico Lorenzo Pelizzari. Ora pero', come temevo, c'e' ancora il NO secco alla terza galleria. Non entro nel merito delle sue osservazioni ma convenga con me che cosi' facendo non se ne esce piu' e si fa fatica a dare un significato oggettivo alla parola SICUREZZA. Tema questo affrontato molto intelligentemente da Leretico in un commento precedente.

ID23260 - 26/09/2012 20:41:22 - (Lib) - Come sempre

Dal 2008 leggo sempre le stessa parola .... NO!!!!! Ma alternative reali e non fantascientifiche o roba simile????. Sig.ra Bini quando crescerà .... Capirà che nella vita bisogna trovare una soluzione plausibile. LA SICUREZZA PRIMA DI TUTTO anche PRima della regola ..... Peccato che voi lacustri siete rimasti fermi agli anni 70 e questo lo si deve a quelli del NO .... Mi dispiace ma e così

ID23280 - 27/09/2012 09:10:53 - (Aldo Vaglia) - Per Lib e per Guido

Posizioni pregiudiziali e semplicistiche trovano terreno fertile in chi, seppure spinto da ottimi intenti, non ha ne' tempo ne' strumenti per analizzare a fondo le ipotesi sbagliate su cui si basano certi teoremi. Prima ipotesi sbagliata: la frana non crea guai. Seconda ipotesi sbagliata: le infrastrutture sono eterne e anche quelle ormai centenarie non vanno sostituite per non sprecare denaro pubblico. Su entrambe le posizioni propagandate da cattedratici e avvocati, non e' necessario il parere degli esperti ( che pur c'e' stato) basta chiedere all'Adamino. Intervenire su strutture vetuste oltre ad essere importante per la prevenzione rientra in quelle attivita' di tipo Keynesiano indispensabili per rilanciare economie stagnanti. Questi non sono sprechi da inorridire, gli sprechi sono quelli di chi pensa che lavoro e produzione materiale siano distruzione di risorse e attentato all'ambiente e che una societa' post industriale possa vivere di occupazioni immateriali. No Lib, non siamo

ID23281 - 27/09/2012 09:17:02 - (Aldo Vaglia) -

agli anni 70. Con i 30 denari siamo a Maria Antonietta: " il popolo non ha il pane? Diamogli le brioche".

ID23283 - 27/09/2012 11:42:58 - (amilcare59) -

e aggiungerei "i nostri figli non trovano lavoro? Ma li faccia andare a lavorare all'estero"

ID23297 - 28/09/2012 08:23:32 - (Leretico) - Un ragionamento che non tiene

I punti che elenca la signora Bini, non sono per me logici e da persona che vede dall'esterno la cosa mi sembrano in contraddizione. Ho già detto di questa cosa ma adesso è ancora più evidente. Faccio una premessa: un conto e fare deduzioni sensate che derivano da premesse sensate e un conto è scegliere una tesi e andare a cercare successivamente le ragioni possibili di quella scelta, scartando quelle che non fanno comodo. Tasferiamo questo discorso sull'elenco di ragioni della signora Bini e vediamo emergere che il suo ragionamento non tiene proprio perché impostato nella seconda maniera di cui ho appena detto. Deduzione sensata sarebbe: la sicurezza richiede che non si scavi sotto la paleofrana, la quale se venisse giù bloccherebbe l'uscita dell'acqua dal lago generando un pericolo per chi sta a valle. Occorre un sistema di svuotamento acessorio che funzioni per questa necessità e per altre minori ma di questo tipo.

ID23299 - 28/09/2012 08:47:28 - (Leretico) - Continua

L'altra maniera invece: no alla nuova galleria, spreco inutile, non sicura; c'è già la vecchia galleria, non fa niente se non garantisce le necessità, si dovrebbe far funzionare questa; addirittura farne una nuova senza far funzionare la vecchia è voler sprecare denaro pubblico; non scorgo però nell'elenco quale altro mirabolante strumento potrebbe garantire veramente la sicurezza. È chiaro che se una cosa non va bene si cercano mille ragioni perché non vada bene, tanto che nulla si può fare per sbloccare il ragionamento. Ora, la diatriba sta se è vero o non è vero che la vecchia galleria è in grado di assolvere alla funzione principale di svuotamento. Io penso che chi si impegna a trovare soluzione sia migliore di chi le rifiuta soltanto. Ma vorrei qui capire perché qualcuno non vuole proprio la sicurezza e la usa solo per dire no. Vuole o non vuole la sicurezza?

ID23326 - 28/09/2012 20:12:50 - (amilcare59) - per sig. Bini

Mi pare d'aver capito che a lei le cose stanno bene cosi' come sono in quanto, senza nuove opere, l'escursione di 1,30 e' garantita, salvo estemporanei casi di criticita'. Non si pu andare oltre i 368,50, vedi determinazione del R.ID., e non scendere sotto i 367,20, in base al disposto di cui al D.M.V. Gli utilizzatori a valle per lei non esistono. Infatti essendo contraria a qualsivoglia nuova opera non permetterebbe che il livello si possa alzare di un metro o poco meno. Cosa questa estremamente utile per ovviare a tempo debito alle problematiche connesse ala siccita'. E' contraria alla nuova galleria, perche' non le interessa la sicurezza. Non l'abbiamo mai sentita prendere una decisa posizione contro la chiusura della Rocca, probabilmente per tenersi buona la nuova Amministrazione di Anfo che viaggia parallela per il NO a prescindere. Non l'abbiamo sentita esprimere un giudizio sull'inadeguatezza dell'ingresso a Idro, tanto lei abita oltre la Pieve ed in altra direzione.

ID23327 - 28/09/2012 20:34:15 - (amilcare59) - continua

La realizzazione del collettore che ha incontrato seri problemi nel tratto tra Idro ed Anfo per lei riveste poca importanza. Lei guarda solo i livelli e l'escursione di 1,30. Vuole convincere tutti che bisogna lasciare le cose cosi' come stanno, illudendo se stessa e gli altri che, come dice Vaglia, le infrastrutture siano eterne. E ci sta riuscendo con un linguaggio aperto, non sbraitando e soprattutto sorreggendo sempre le sue opinioni con un'attenta lettura di documenti e relazioni. Molte volte, mi perdoni, tralasciando ad arte quelle parti di elaborati, relazioni ed accordi che potrebbero mettere in difficolta' le sue tesi oltransiste. E utilzzando anche qualche mezzuccio per indirizzare l'opinione pubblica a favore delle proprie tesi denigrando l'avversario ma senza esporsi in prima persona.

ID23328 - 28/09/2012 21:41:22 - (Elena Bini) - Rocca,

ingresso al paese, collettore... ho le mie opinioni, ma tempo fa ho scelto di intervenire in questo sito SOLO a proposito dell AdP in quanto masso ciclopico caduto sul cranio dei lacustri "a loro insaputa"... Non amo disquisire sul tutto senza fine con beati sconosciuti... mi si perdoni, ma ho altre priorita. Ritengo invece che l AdP sia un gravissimo problema per il lago "per i progetti che contiene", e non genericamente "perche propone opere". Non sono contraria a prescindere ad interventi di messa in sicurezza come a qualcuno piace farmi dire, mi permetto invece di giudicare quelli gia decisi dalle istituzioni. Trovo qui molti giudizi su di me, ma non sulle mie critiche all AdP. Sono sbagliate? Se si dice che e sbagliato scavare al piede della paleofrana, come si fa allora ad essere d accordo con l AdP che lo fa? Forse perche voi non siete capaci di trovare un alternativa? Non e accettabile una sicurezza CHE NON C E ma ANZI CREA PERICOLO! Questo non lo posso accettare. Voi si?

ID23329 - 28/09/2012 22:06:51 - (Elena Bini) - Sig. Leretico,

lei mi descrive cosi: "un conto scegliere una tesi e andare a cercare successivamente le ragioni possibili di quella scelta, scartando quelle che non fanno comodo". Io sono stata contraria all AdP fin da subito perche i motivi per esserlo erano esageratamente piu numerosi e gravissimi dei motivi per non esserlo. Era (ed e) un progetto a danno del lago, era palese che a proposito dell escursione ci fosse sottesa una vergognosa presa in giro dei cittadini, ne veniva sbandierata l indispensabilita per la sicurezza, ma i dati di rischio forniti erano palesemente errati, mentre i progetti corrispondevano alla lettera a ben note ed annose esigenze pendenti sul lago. Questo fin da subito. Che lo scavo ai piedi della paleofrana fosse pericoloso lo potevo pensare e per serieta non dire, ma trovarlo scritto nero su bianco dagli stessi progettisti nella VIA e stato assurdo! "E pericoloso, MA necessario SOLO per avere 3,25 m. QUINDI SI FA". Una follia! Una vergognosa follia!!

ID23331 - 28/09/2012 22:37:19 - (Leretico) - Un'alternativa

Tutti i progetti sono perfettibili tranne quando non li si vuole in senso assoluto. Così caro amilcare59 non si illuda di essere arrivato ad una conclusione definitiva, di aver tracciato una linea oltre la quale, dalle varie posizioni della signora Bini, lei possa arrivare ad una sintesi. Anch'io come lei penso che gli interventi della signora sottintendano l'immobilismo, ma se lei cerca di farglielo ammettere pubblicamente, rischia di investire forze inutilmente, come inutili sono state tutte le domande dirette a lei poste. La signora Bini ci dice che si permette di giudicare le soluzioni proposte e non è contraria a priori ad interventi di messa in sicurezza. Certamente si illude in questo modo di farci credere che abbia, lei o chi è con lei, un piano. E questo contraddice pienamente con le conclusioni a cui sia io che lei, amilcare59, arriviamo dopo lungo interloquire, cioé che il piano è un non-piano. Ma insomma la signora giudica, e forse pensa

ID23332 - 28/09/2012 22:50:04 - (Leretico) - continua

che noi non sappiamo che l'attività del giudizio prevede uno schema di fondo, un ideologia sulla quale basa appunto il discernere tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Questo schema, questa ideologia emerge anche se la signora non può ne vuole ammetterlo. Mi dispiace che una persona come la signora Bini non si esponga, come facciamo noi, sulle idee che stanno dietro alle sue posizioni. Non so ancora se è solo per comodità o per paura di un pericolo fisico che noi non possiamo immaginare. Fatto sta che in nessun caso si espone in maniera diretta. Pensi amilcare59 che siamo stati accusati di tutelare interessi nascosti, di divagare come spensierati imbonitori di avventori improbabili di bar, di parlare di tutto tranne che di casi concreti, di non leggere o meglio di non riuscire nel leggere a collegare il cervello, di essere insomma dei visionari perditempo, ma mai abbiamo potuto avere un chiarimento definitivo da parte della

ID23333 - 28/09/2012 22:51:20 - (Leretico) - continua

signora Bini. E mai l'avremo.

ID23397 - 30/09/2012 15:37:40 - (amilcare59) - per Leretico e sig. Bini

le contrapposizioni ideologiche quando sono improntate sul dialogo e non trascendono in volgarita' sono sempre momenti di accrescimento culturale. Pertanto ritengo molto piacevole leggere questo blog se non altro perche' si imparano alcune nuove e semplici locuzioni. Le definizioni di "visionari perditempo", di "spensierati imbonitori di avventori improbabili di bar" attribuite alla sig. Bini, la definizione del tafano da parte di Dru sono simpatiche, dai. Parlando seriamente mi lascia un poco perplesso o almeno non voglio credere alla ipotesi di pericoli fisici in cui incorrerebbero coloro che scrivono, firmandosi, su questo sito. Per quanto riguarda la comodita' delle posizioni della sig. Bini, e' un dubbio che assilla anche me. L'avere altre priorita' rispetto a quelle di disquisire sul tutto con emeriti sconosciuti (frasi della signora) mi fa propendere per tale ipotesi da te suggerita. Accetto gia' da ora le rimostranze della sig. Bini perche' so gia' che saranno contenute in un

ID23398 - 30/09/2012 15:43:58 - (amilcare59) - segue per Leretico e sig. Bini

linguaggio che non trascende mai in maleducazione. Questo anche se la pensiamo diversamente su tanti argomenti, ma non su tutto per fortuna.

ID23441 - 02/10/2012 17:47:57 - (Dolcestilnovo) -

Fossero tutti pacati e ragionevoli come Elena, di cui non condivido la posizione ma apprezzo la tenacia con cui la sostiene, si potrebbe tranquillamente firmare i post con il proprio nome e cognome e metterci pure la fotografia. Purtroppo e proprio per colpa di alcuni persone schierate con Elena, il gioco di firmare non vale la candela. Tali persone, ben lungi dalla civilt della suddetta, non hanno chiaramente capito un'acca di tutto quello di cui si discetta su questo blog, ognuno difendendo e propugnando le proprie idee (talvolta diverse ma che mondo sarebbe se a tutti piacessero solo le bionde?) alla ricerca del "vero", ossia di una soluzione che possa accontentare capra e cavoli. Gli innominabili sostengono ora una idea ora l'altra a seconda non tanto del proprio tornaconto personale, il che sarebbe anche comprensibile, quanto piuttosto per irreprimibile senso di rabbia verso la controparte. Del lago e dei suoi problemi a costoro non potrebbe importare di meno.

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Quando arriva il Bailey?

Ancora intoppi sulla posa del terzo ponte provvisorio sul Caffaro? Dovrebbe arrivare a inizio aprile ma...

20/03/2024

Vanessa Marca vince la Coppa del Mondo under 18

La diciassettenne di Bagolino ha coronato una stagione superlativa con le ultime prove disputate a Molde, in Norvegia

18/03/2024

Tutto da solo

Si è ribaltato con la sua auto mentre percorreva la "vecchia" 669 che da Ponte Prada sale verso l'abitato di Bagolino

12/03/2024

Compleanno prestigioso per Gradita

Ha festeggiato i suoi 101 anni la signora Gradita Foglio (per tutti Giulia), circondata dalla famiglia e dalle quattro generazioni di figli, nipoti, pronipoti, e dall'ultima trisnipote che con lei rappresenta la quinta generazione femminile vivente del casato

09/03/2024

I 90 anni dell'Alpino Claudio Scavoni

Alpini e famigliari hanno festeggiato i 90 anni di Claudio Scavoni di Ponte Caffaro

29/02/2024

Finalmente si getta

È in corso la gettata delle spalle del ponte provvisorio a Ponte Caffaro

28/02/2024

I versanti cedono sotto il peso dell'acqua

Tre i fronti franosi di una certa consistenza che la recente ondata di maltempo ha causato in Valle Sabbia

27/02/2024

I ringraziamenti dal Blumon Break

Sono tutti per lo sci club Bagolino, per l’impegno che vede il sodalizio impegnato nel coinvolgere decine di giovani allo sci alpinismo