Penne nere, partecipata cerimonia in Bruffione

Gli alpini di Bagolino organizzano ogni anno un pellegrinaggio nella piana di Brufione (1.800 m slm), dove è stato recuperato una decina di anni fa un Cimitero degli alpini della guerra 1915-18 con le tracce in granito che lo delimitavano.
È stato messo in ordine dal locale gruppo degli Alpini e dalla sezione dei Fanti di Bagolino.

Bruffione era zona di confine, fino agli ospedali da campo di passo Termine, vicino al Blumone e fino Tonolo. In Bruffione c'era un gruppo di soldati alpini e fanti giovanissimi che costruirono una baracca per custodire i rifornimenti alla truppa proprio in Bruffione di mezzo. Gli allevatori che lavoravano in quel luogo avevano sconsigliato di costruire la baracca in questo sito perché c'era pericolo per la caduta di slavine che a Bagolino si chiamano "ilde". Ma gli ufficiali decisero altrimenti (loro però come dormitorio scelsero le vicine cascine di montagna).

Nella notte del 17 novembre 1915 cadde la slavina e morirono 27 soldati. Uno di loro era Giuseppe Uboldi di Senagrò (Como). Aveva 21 anni. La sua salma fu recuperata e trasportata al suo paese, tre anni dopo nel 1918, dove ancora oggi esiste la tomba e il monumento. L'alpino fu insignito della medaglia di bronzo al valor militare.

La cerimonia di quest'anno si è tenuta il 21 luglio ed è stata aperta dalla messa celebrata dal prevosto di Bagolino don Arturo Viani. In seguito l'alzabandiera con il canto dell'inno nazionale poi la lettura della preghiera dell'alpino, recitata dall'alpino bagosso Giulio Pelizzari di 92 anni, con l'assistenza del capogruppo Elia Bordiga.

Erano presenti alla cerimonia il gruppo alpini di Senagrò (Como) con il capogruppo Antonio Guffardi, il gruppo Piero Malvezzi di Parella (Torino), il gruppo di Ivrea. Tra i gruppi vicini erano presenti gli alpini di Ponte Caffaro e il presidente della sezione “Monte Suello” di Salò, Romano Micoli.

La giornata era iniziata con un grandioso temporale, con acqua scrosciante, lampi e fulmini alle 10. Dopo mezzora il cielo si è rasserenato e si è potuto effettuare la cerimonia con calma. Al temine, Amato Zappa di Lodrino ha ospitato tutti nella propria bellissima casa di Bruffione, offrendo agli ospiti invitati il famoso spiedo bresciano. Nel primo pomeriggio è iniziato il ritorno verso la piana del Gaver e poi verso le località di origine.

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