Posto di blocco a Sabbio

Posto di blocco in grande stile venerdì mattina a Sabbio Chiese, con i carabinieri della locale stazione al comando del maresciallo Rosina ed i colleghi della Compagnia di Salò che per l’occasione sono stati supportati anche dalla presenza di un elicottero dell’Arma giunto apposta da Orio al Serio.
Un gran dispiegamento di mezzi e di uomini che ha fatto temere agli ignari spettatori il “fattaccio” di cronaca, che invece è risultato essere una normale operazione periodica per il controllo capillare del territorio.

Nelle fitte maglie della rete, questa volta, sono incappati due operai cossovari, senza permesso di soggiorno, che hanno dichiarato di essere domiciliati ad Orzinuovi e che in Valle Sabbia erano impegnati nella costruzione di una casa dalle parti di Barghe: muratori al nero dunque. Un rapido accertamento ha permesso ai militari di individuare i responsabili di una ditta di Melegnano, nel Milanese e alcuni subappaltatori.
Le indagini proseguono allo scopo di chiarire per bene chi fra questi abbia violato la legge. Intanto i due clandestini, di 25 e 29 anni, dopo l’identificazione sono stati fotosegnalati e saranno espulsi.

Prove di forza, da parte della Benemerita, ma anche utilizzo delle possibilità offerte dalle nuove tecnologie. Come nel caso di una truffa perpetrata ai danni di un ristoratore di Agnosine, che aveva incautamente accettato una banconota da 100 euro risultata falsa.
L’uomo se n’era accorto all’ultimo momento facendo in tempo a segnarsi i primi tre numeri di targa e il modello dell’auto con la quale i due truffatori si erano allontanati. Il “cervellone” ha in breve rivelato che l’automobile era di proprietà di una signora di Mantova che l’aveva regolarmente consegnata ad uno sfasciacarrozze.

Quest’ultimo, a quanto pare, l’aveva incautamente prestata ad un napoletano 25enne, già fotosegnalato per precedenti specifici, le cui fattezze sono state riconosciute dal truffato di Agnosine.
Ed è partita la denuncia.

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