Gal, nuova progettualità per lo sviluppo del territorio

I Gruppi di Azione Locale (GAL) bresciani, organismi operanti per lo sviluppo delle aree rurali, al centro della nuova programmazione europea: questo il principale risultato dell’incontro tenutosi il 27 giugno a Toscolano Maderno, ospiti del GAL GardaValsabbia. Con la partecipazione della Regione Lombardia e dei GAL (lombardi, ma anche veneti e toscani), la giornata di lavoro promossa dal GAL GArdaValsabbia in collaborazione con INEA (Istituto Nazionale di Economia Agraria organismo del Ministero per le Politiche Agricole e Forestali) ha voluto rilanciare l’importanza dei partenariati locali come strumento capace di innovare e accrescere la capacità progettuale e costruttiva dei territori.

In questo contesto è importante il lavoro svolto dai GAL Bresciani che nel loro insieme coprono praticamente tutti i territori montani provinciali. Va ricordato, infatti, che in provincia, oltre al GAL Gardavalsabbia, operano anche il GAL Golem e il GAL Valcamonica.

Obiettivo ultimo dei GAL partecipanti è la costruzione dei nuovi programmi di sviluppo locale che porteranno sui territori i contributi europei per il periodo 2014-2020.

L’incontro ha visto la partecipazione di ben 15 dei 16 Gruppi di Azione Locale operanti in Regione Lombardia e ha di fatto avviato un importante processo di costruzione di nuova progettualità a servizio dello sviluppo del territorio. Questa iniziativa assume grande importanza in un momento come questo, dove l’ottimismo e la voglia di costruire rappresentano la migliore risposta alla crisi economica dominante.

“Abbiamo fortemente voluto questo incontro – commenta il presidente del GAL GardaValsabbia Dante Freddi – per ascoltare con attenzione gli orientamenti regionali e nazionali sulle nuove regole di finanziamento alle aree rurali e allo stesso tempo far arrivare il nostro messaggio di esigenze e potenzialità dei territori”.

Dal dibattito sulle regole, poco funzionale ad approcci concreti e propositivi per la costruire lo sviluppo delle aree che vivono il disagio della marginalità, l’incontro ha avviato una positiva discussione sulle idee e sui progetti e sulle opportunità che scaturiscono dalla condivisione di competenze e risorse di territori diversi ma vicini.

Un incontro che ha fruttato in modo costruttivo anche rispetto alla montagna nel suo complesso: in accordo con il GAL delle Dolomiti Bellunesi e la Rete Rurale Nazionale, i GAL Bresciani lavoreranno alla costruzione di un tavolo di lavoro coinvolgente tutti i territori montani alpini appartenenti a Friuli, Veneto, Trentino Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria volto alla predisposizione di un documento unitario sulle necessità e i bisogni della montagna in vista di Europa 2020.

Significativa la partecipazione del GAL del Baldo Lessinia e del GAL delle Colline Moreniche del Garda con cui il GAL GardaValsabbia collabora alla costruzione di una cabina di regia sul turismo rurale volta a legare l’offerta turistica benacense alla montagna, al territorio e ai suoi prodotti. Tale iniziativa è parte di un importante progetto di cooperazione internazionale denominato Green Line, che coinvolge oltre all’intero lago Garda e al Lago Balaton in Ungheria , anche il Lago di Ledro e gli altri laghi bresciani (Iseo, Idro).

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