17 Maggio 2012, 07.00
Vestone Valsabbia
Rsa

Avanti tutta

di Ubaldo Vallini

Conti in ordine, quelli della Casa di Riposo Valsabbina "Fondazione Angelo Passerini", che nei giorni scorsi ha presentato il bilancio 2011.

 
Un rendiconto per il 2011 che a tirare la riga in fondo si avvicina ai cinque milioni di euro e che fa segnare un utile d’esercizio di quasi 250 mila euro, nonostante l’accantonamento di 350 mila euro da investire in interventi strutturali.
Nei due anni dell’amministrazione presieduta da Emanuele Corli, insomma, pur con qualche criticità e i mutui milionari da smaltire, i conti della Casa di Riposo Valsabbina Fondazione Angelo Passerini di Nozza sono tornati a sorridere e continuano a farlo.
 
Una metamorfosi che non è stata certo indolore, ottenuta attraverso una maggior attenzione alla produttività del personale, che è stato anche in parte ridotto evitando di rinnovare alcuni contratti a termine.
 
«In questo mutevole quadro normativo, che ci preoccupa non poco, abbiamo cercato la massima efficienza e sostenibilità dei costi per essere pronti in ogni caso al cambiamento in atto» ha detto Corli nel presentare i numeri del bilancio ai sindaci del bacino d’utenza.
«Nel 2003 si è passati da un sistema totalmente pubblico al regime di Fondazione. Ora si cambia ancora: dall’accreditamento all’erogazione a budget per finire con i “voucher” concessi direttamente alle famiglie che ne hanno necessità – ha aggiunto Corli -. A mio parere questo nuovo sistema creerà non pochi problemi alle strutture come la nostra, che saranno impossibilitate a progettare gli anni a venire. Vedremo di avviare una riflessione a riguardo anche con le altre realtà valligiane».
 
Una struttura, quella di Nozza, che nel panorama valsabbino è da considerare una media azienda, visto che occupa 123 addetti, fra dipendenti e liberi professionisti.
Occupazione tra l’altro soprattutto al femminile. La “Passerini”, fra le Rsa valligiane è una delle realtà più articolate.
Offre 91 posti letto in Rsa occupati costantemente per il 98%, compresi i 24 del nucleo Halzheimer più otto posti di sollievo; un Hospice per 8 ospiti; un Centro Diurno integrato da 30 posto, il ricovero notturno di sollievo, l’assistenza domiciliare integrata per i Comuni del circondario: Vestone, Pertica Bassa e Alta, Treviso Bresciano, Idro, Capovalle, Lavenone, Casto e Mura; un centro fisioterapico per “esterni” e persino un asilo nido comunale per 28 posti.
 
Non mancano alcune criticità: il Centro fisioterapico ha erogato “solo” 1060 prestazioni a favore di 88 soggetti e il servizio prelievi è in grado di funzionare a ritmi maggiori.
Il servizio che offre è però in continua evoluzione e due anni di bilanci in positivo favoriscono il mantenimento di standard elevati: è stato adeguato l’impianto antincendio, ristrutturato completamente il reparto Alzheimer, quasi ultimato l’impianto di climatizzazione dell’Hospice, presto verrà sistemato l’ingresso e rifatti gli obsoleti reparti B e D della Rsa.
 


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