20 Aprile 2012, 07.01
Idro Bagolino Anfo Lavenone Valsabbia
Eridio

«Ripensateci»

di val.

La Regione e tutti i Comuni interessati dovranno tornare a sedersi attorno a un tavolo e trovare un accordo che non escluda Anfo e Idro.

 
Questo, nella sostanza, quanto stabilito ieri mattina a Brescia dal Tar in merito al ricorso presentato dai Comuni di Anfo e Idro contro la decisione della regione Lombardia di escluderli dall’erogazione di fondi europei legati agli interventi cosiddetti “compensativiâ€.
Opere per più dieci milioni di euro di fondi europei che la Regione avrebbero dovuto “girare†ai Comuni di Anfo, Bagolino, Idro e Lavenone.
 
Così almeno era stato previsto Piano di Intervento d’ambito (Pia) contenuto nell’accordo di programma siglato nell’estate del 2008.
In cambio, le quattro amministrazioni valsabbine avevano accettato la realizzazione di nuove opere di regolazione del lago: nuova traversa allo sbocco del lago e nuova galleria di scarico, ritenute indispensabili per gestire con sicurezza l’Eridio.
 
Il decreto regionale che prevedeva l’erogazione di questi dieci milioni è stato emanato poche settimane fa e non è stato però sottoscritto dai sindaci Mabellini (Anfo) e Nabaffa (Idro), che nel 2008 non erano in carica: «Non rifiutiamo i fondi – avevano precisato i due -. Non possiamo però accettare che da una parte ci venga imposto di realizzate entro tempi ben precisi le opere, dall’altra non ci sia la certezza che quei fondi vengano poi corrisposti. Rischieremmo di andare a fondo noi oltre che le imprese impegnateâ€.
 
L’erogazione dei 10 e passa milioni di euro, infatti, su quel decreto (numero 488) era vincolata all’approvazione dei progetti definitivi per la messa in sicurezza del lago.
Gli assessori regionali Belotti e Capitani a quel punto avevano minacciato di escludere i due comuni dissenzienti dall’intera operazione e di chiedere il rimborso di quanto già era stato erogato.
 
Non potranno farlo, non subito almeno.
La Seconda sezione bresciana del Tar, riunita sotto la presiesenza del dott. Giorgio Calderoni, ha infatti emesso una “ordinanza cautelare propulsiva†consigliando di trovare una soluzione diversa da quella prospettata fino a questo momento.
Una decisione presa in accordo con le parti, che davanti al giudice sono state rappresentate dagli avvocati Alberto Savadori ed Enrico Vallani (Anfo e Idro) e dall’avvocato Piera Pujatti (Regione Lombardia).
 


Commenti:
ID19021 - 20/04/2012 08:07:31 - (Aldo Vaglia) -

Sembra che in Italia gli unici ragionevoli siano rimasti i giudici. Se non vogliamo vivere in uno stato talebano dove solo tecnici e giudici sono in grado di governarci, sar meglio che cittadini e politica comincino a fare la propria parte.

ID19022 - 20/04/2012 08:13:19 - (ric) - Tempo perso

Altri mesi buttati al vento l obbiettivo di Idro e Anfo e allungare i tempi e non far nulla ... Ops tranne la galleria quella la faranno di certo. Bravi ripensateci ripensateci .....

ID19030 - 20/04/2012 16:17:04 - (ric) - Ops

Mi Sa Che Anfo e Idro ha no perso ...... Il ricorso nonostante l/intervento degli avvocati ...... O forse ho capito male????

ID19031 - 20/04/2012 16:53:08 - (ric) -

ConfermatO ... Hanno perso ... E chi paga ... Bha il popolo ... Ma solo quello di Anfo e Idro ....

ID19032 - 20/04/2012 17:14:57 - (Dolcestilnovo) - leggendo il documento

A me veramente sembra che Idro e Anfo abbiano perso. Nella ordinanza si parla infatti di respingimento della loro domanda.Nessuna sorpresa.Tengo solo a sottolineare che in campagna elettorale gli amministratori di Idro si vantavano di essere capaci di andare a prendere i finanziamenti. A me sembrano campioni del mondo nel perdere quelli gi stanziati!!!

ID19033 - 20/04/2012 18:01:40 - (davidebond) - Pirro

Anche avessero vinto, mi sembra una vittoria di Pirro. Infatti, come trovare un accordo tra Anfo-Idro e i restanti paesi? Non si sono messi d'accordo fino adesso... Per me si è trattata di una manovra puramente demagogica. Lo dissi personalmente al sindaco di Anfo tra il serio e il faceto: "basta con questi ricorsi...."

ID19034 - 20/04/2012 18:24:45 - (Ricard53) - L'ordinanza del TAR è chiarissima.

Come era preannunciato respinge su tutta la linea le richieste di Anfo e Idro. Ricorda che le procedure avviate dalla Regione sono validissime nella loro linearità, compresi i finanziamenti previsti. Infine tira le orecchie ai due comuni dissenzienti dicendo che le eventuali difficoltà accampate da Anfo e Idro andavano e vanno discusse e risolte nel Collegio di Vigilanza previsto dall'AdP e che comunque questi comuni, nel rispetto del leale rapporto tra gli enti, dovevano attivarsi per risolvere i profili di criticità urbanistici e contabili. Per Ubaldo: non riesco a vedere bene come si sposi tutto questo con quanto c'è scritto nel tuo articolo. Ciao Riccardo

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12/06/2012 07:00

Nuovo accordo Però solo fra la Regione e i Comuni di Bagolino e Lavenone. Anfo e Idro non accettano e andranno avanti con la battaglia legale.

16/05/2012 08:00

Anfo dice sì I sindaci di Anfo e di Idro avevano tempo fino al 15 maggio per aderire ad un nuovo accordo con la Regione. Anfo sigla il suo ok, Idro chiede una proroga.

09/07/2008 00:00

Trasparenza e informazione sul futuro del lago Le associazioni popolari di difesa dell’Eridio chiedono di poter avere maggiori informazioni sulla prossima definizione dell’Accordo di programma tra Regione e Comuni di Anfo, Bagolino e Idro. Questo è emerso nell'incontro di lunedì a Idro.

03/03/2017 07:15

«Rapporto annuale» Le opere per regolare il lago, i suoi livelli e l'ultimo accordo firmato dal sindaco Nabaffa, all'ordine del giorno del convegno aperto a tutti atteso per questa domenica a Idro

27/02/2012 22:38

Belotti: «Avanti lo stesso» Questo pomeriggio a Milano (lunedì) c'è stata una riunione del Collegio di Vigilanza. I sindaci di Anfo e di Idro hanno negato la loro firma ed è saltato il Piano Integrato d'Ambito.




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