18 Aprile 2012, 08.38
Lettere

La politica come ragione e non solo come intuizione

di Dru

"Non credo che ora , che spira il vento dell’antipolitica e le sirene spiegate della finanza scorrono su e giù per Via Bellerio , le cose per il nostro paese si sistemino, anzi".

 
Sono anni che seguo più per cultura che per passione la politica italiana e decisamente ho scelto di stare con i più cattivi per necessità, mi sembra che gli avvenimenti di questi ultimi mesi mi stiano dando ragione.
Monti ha fatto esattamente il percorso che aveva intrapreso fin dal 2009 il Tremonti : sistemare la ragioneria di stato colpendo quelle fasce che hanno privilegiato di meccanismi perversi e ingiusti, meccanismi che sono stati partoriti da un dannoso e iniquo sistema di scambio e di favori tra i maggiori contendenti della politica casereccia negli anni subito dopo la guerra.
 
Gli italiani sono geniali nell’intuizione quanto pasticcioni poi nella ragione, questo è quanto vado dicendo da molto e questo è il problema: cominciare a ragionare o almeno costruire quegli strumenti che consentano di sbagliare meno quando si ragiona.
 
Ieri sera seguivo il TG3 e la “Berlinguer†che derubricava al minuto 22 il problema scottante del finanziamento ai partiti, problema sempre più evidente alla luce degli ambigui investimenti che con questi soldi i partiti fanno, che l’ABC ribadisce come dannoso per la democrazia il levarlo, soprattutto nella voce del Bersani, trascurando beffardamente che gli italiani avevano già deciso per il no già nel ’93 tramite referendum.
 
Dicevo dunque che ieri sera al nono minuto con la solita verve e spigliatezza la “Berlinguer“ snocciolava così una notizia che notizia non è e decideva per me che dovessi sapere dove finivano i voti, a detta sua, transfughi della Lega.
E mi son chiesto (in realtà sono anni che seguo il teatrino dei TG lottizzati e quindi certe intuizioni mi vengono senza il pormi alcuna domanda), perché la Berlinguer fa la conta dei transfughi della Lega?
Perché mi pone un problema che non esiste e me lo pone come notizia?
Perché lo fa come se fosse di primaria importanza (il nono minuto di un Tg che ne dura 30) quando in realtà lo è di secondaria se non di nessuna utilità se non per il partito di cui lei è il mandante esecutore di una continua e martellante campagna e propaganda partitica su di una rete pubblica?
 
Poteva farlo al venticinquesimo minuto e farlo allora per tutti i partiti coinvolti in continui scandali, dove il suo è quello in questo momento più colpito, sarebbe stata un’indagine che non risolve i problemi degli italiani ma “equa†e noi vivremmo in un paese dove all’intuizione segue una buona ragione.
Ho detto che gli italiani sono geniali con l’intuizione e pasticcioni nel ragionamento e questo mio discorso sopra lo dimostra inoppugnabilmente.
 
Dru


Commenti:
ID18953 - 18/04/2012 10:15:47 - (Maudo74) - Metodo Berlinguer

Mi sembra che questo articolo segua la linea della Berlinguer. Si decide che quanto fatto da Monti (e da Tremonti) sia giusto a prescindere e che la faziosita' sia solo al TG3.

ID18954 - 18/04/2012 10:35:42 - (Dru) - accetto la critica Maudo...

...quando è intelligente e questa è una critica intelligente , è vero io suppongo che quanto stia facendo Monti sia giusto , non è vero , questo mio modo di procedere non è uguale al modo di procedere della rete pubblica in quanto io sono cittadino privato e "debbo" (ho il piacere) interagire con lei su questo spazio . Ma la esorto a riflettere , secondo lei , che mi sembra persona perspicace , perchè Monti segue la linea Tremonti ? per piacere personale ? per difendere i potentati e le banche ? Suvvia , lei è persona intelligente , non crede che lo faccia perchè occorso da necessità, unica via che conduce alla verità ?

ID18957 - 18/04/2012 11:21:32 - (Maudo74) - La necessita'

mi sembra fuori discussione. Casomai e' la soluzione criticabile. Se quanto fatto e' sicuramente migliorabile, e' quanto NON fatto la cosa inaccettabile, naturalmente a mio modesto parere.

ID18961 - 18/04/2012 11:46:25 - (Ricard53) - Caro Dru.

Monti segue la linea Tremonti semplicemente perché "non è" una persona intelligente.

ID18962 - 18/04/2012 11:58:09 - (Dru) - allora Maudo lei e io ...

... dobbiamo domandarci , nel solco delle politiche di necessità , perchè non abbiamo fatto allora ciò che siamo obbligati a fare oggi ? Qui il mio discorso sugli strumenti da modificare , le istituzioni come leggi e logiche di potere , (la rai è un'istituzione) vanno quelle cambiate e non le persone , non solo. Se negli anni 70 e 80 vigeva il consociativismo che permetteva la crescita della spesa a scapito/vantaggio della parte sana del paese , per una distribuzione locale del potere alle sinistre e quella centrale alle destre , con l'avvento del berlusconismo questo ingranaggio ben oliato non ha più funzionato , poichè Berlusconi voleva tutto , anche il potere locale , che ha provocato una lotta estrema per la sopravvivenza della dialettica politica. Adesso questo scontro , motivo di sopravvivenza , venuto a mancare il bersaglio , è diventato , per volontà di vivere , incontro , e a farne le spese saranno le politiche sane.

ID18963 - 18/04/2012 12:00:11 - (Dru) - a Ricard53

Mi piacerebbe che specificassi le tue ragioni .

ID18967 - 18/04/2012 12:16:35 - (Ricard53) - Risposta.

Fare operazioni di ragioneria non dimostra intelligenza ma barcamenarsi nel corso della consuetudine. Lo stesso Tremonti sapeva bene che si doveva cambiare marcia e prospettiva, l'attacco speculativo internazionale, tuttora in atto, oltre che a far cadere il governo precedente, sembra che blocchi l'attuale su tasse e accise. Tutte operazioni di ragioneria e di facciata, nessun vero tentativo di voler incidere nelle aree in cui il denaro "esiste", nessun vero tentativo di ridurre i costi dello Stato, addosso solo ai soliti noti. Dove sta l'intelligenza?

ID18970 - 18/04/2012 13:18:26 - (Dru) - può darsi che tu abbia ragione

può darsi che questo governo manchi di intuito e adoperi la ragione , quella matematica ( la ragioneria) , per aggiustare i conti , causandone invece la rovina , ma , se ho intuito , credo invece che l'operato di Monti sia da sostenere e appoggiare : ha risolto il problema di cassa a breve termine dove e come poteva , prelevando grandi masse di denaro in quelle fasce privilegiate che hanno causato il debito pubblico loro per prime , pensionati/non e lavoratori/non , e qui mi voglio scusare con quanti hanno fatto il loro dovere fino in fondo e si troveranno tolti alcuni diritti sacrosanti :chi meritava di andare in pensione e chi ha sempre e solo fatto il suo dovere lavorando; adesso passa alla fase due colpendo nell'evasione , intervenendo con qualche meccanismo alla Gabanelli , tassando magari il prelievo/deposito di contante e aggiustando una politica fiscale che incentivi gli investimenti.

ID18971 - 18/04/2012 13:25:40 - (Dru) - Spero in una fase tre

e cioè riformare le istituzioni e ammodernarle per una fruizione più democratica delle stesse , spero che ce la faccia , sarebbe stato allora ancora più bravo di Berlusconi che aveva il merito di dare fiato a questa cultura , ma che ha fatto di più per contrastarla , a causa del conflitto politico che ha portato ad un immobilismo crescente della sua azione ,mostrando così i fianchi alla speculazione.

ID18976 - 18/04/2012 15:17:45 - (Ricard53) - Vedi qualcosa che non colgo.

I tuoi mi sembrano pi auspici ed esortazioni, che azioni reali del governo. Non credo in questi "tecnici".

ID18981 - 18/04/2012 16:58:31 - (enzino.b) - Mah...

Se il governo Monti (che comunque considero molto meno peggio del governo Berlusconi) agisse fino in fondo sulla strada della equit annunciata ma mai fino in fondo praticata, ti darei piena ragione Dru. Il fatto che le cose non stanno cos! Il "coraggio" di riformare al professore non manca ma sono cambiamenti radicali che vanno solo e solamente in una unica direzione. Io e come me tanti, che da pi di trenta anni compiamo il dovere di bravi cittadini (lavorare, pagare le tasse, non delinquere) restiamo basiti di fronte a ragionamenti tipo quelli sull'articolo 18 che da solo avrebbe impedito il rilancio economico del paese. E le mazzette che un imprenditore sarebbe "costretto" a versare per lavorare? E la burocrazia che strangola un normale cittadino, figuriamoci un imprenditore? E la allegra gestione dei soldi pubblici da parte di alcuni tesorieri di partito? E le banche che non fanno le banche? Vedi Dru, Monti ha un grosso limite che quello di lavorare con politici che definire

ID18982 - 18/04/2012 17:07:58 - (enzino.b) - segue...

(salvo rari casi) incapaci un eufemismo, ma ha anche un vantaggio che quello di lavorare con politici spaventati da una situazione creata anche da loro e che non sanno gestire. Il governo Monti non ha, attualmente, alternative e questo il professore lo sa bene. Allora tempo di modernizzare per davvero questo paese con coraggio. Il coraggio non spremere ulteriormente i cittadini. Il coraggio colpire quelle lobbyes che vogliono che tutto cambi perch in realt, non cambi niente!

ID18984 - 18/04/2012 17:46:11 - (davidebond) - Non ci siamo

Forse sparerò la mia ennesima scemenza... (c'è di buono che essendo ennesime, prima o poi finiranno...) Ma la democrazia significa anche pluralità di opinioni. In Italia la televisione di stato corrispondeva a diversi strati politici. Non ci vedo niente di male in questo. Si è cercato di dare voce a tutti. Se uno non vuol sentire un'opinione di sinistra non compri il Manifesto. Se non si vuole sentire l'opinione della Chiesa, non si compri l'Osservatore Romano o non si ascolti Radio Vaticana. Nessuno è scevro da pregiudizi. Ce lo insegna Gadamer (che ha scopiazzato da Heidegger). Nessuno di noi è una tabula rasa ed oggettiva, ma affronta la realtà a partire da un certo vissuto. Il resoconto imparziale ed oggettivo è impossibile in linea di principio. Dobbiamo essere parziali. L'importante è non debordare in atti razzistici o intolleranti. Se alla Berlinguer piace fare la conta, la faccia. Non vedo il problema.

ID18985 - 18/04/2012 17:47:41 - (davidebond) - fine

Al massimo, cambia canale. Neppure a me piace il Grande Fratello. Infatti, non ho mai visto neanche una puntata.

ID18987 - 18/04/2012 18:03:58 - (Aldo Vaglia) -

Quando seguo questi discorsi mi riaffiora il mio anarco-comunismo di gioventu'. Ma se devo farmi rappresentare dai Vendola e dai Grillo preferisco Monti. Monti non Tremonti; perche' il primo e' un liberale e sa cosa vuole, il secondo un socialista categoria gia' classificata da Engels alla stesura con Marx del "Manifesto del partito Comunista" commisionatogli dai socialisti. " Noi non avremmo potuto chiamarlo socialista perche' con la parola "socialisti" si intendevano due tipi di persone: da una parte gli utopisti rinsecchiti in pure e semplici sette, dall'altra i molteplici ciarlatani che volevano eliminare con le loro varie panacee e con ogni sorta di toppe gli inconvenienti sociali senza fare alcun male ne' al capitale ne' al profitto"... Quelli di oggi sono ancora peggio di quelli di ieri.

ID18992 - 18/04/2012 18:50:30 - (Dru) - Ritengo le osservazioni pertinenti

Per Davide : proprio per questo , proprio per il carattere immanente e per niente oggettivante delle istituzioni , che sono quelle che vanno riformate , se manteniamo una Rai lottizzata dai partiti e questo , che lo chiamiamo servizio pubblico è al servizio dei partiti , comprenderai che il senso di queste due realtà non si identificano . Non contesto la libertà di pensiero e di parola , contesto il significato delle parole ,la loro definizione che già solo quella dimostra quanta strada deve compiere Monti per liberarle del loro significato "vero". Per Aldo :é vero , meglio Monti di Tremonti , ma ancora meglio era Berlusconi , ma questo mio pensiero ora é quanto mai ardito.

ID18994 - 18/04/2012 19:48:47 - (Dru) - Per enzinob

Il tempo ha la caratteristica della successione e non del contenimento , da qualche parte Monti doveva partire , rimaneva di fare le scelte giuste e sembra , ad ora , che il tempo stesso gli stia dando ragione . Dobbiamo smetterla di diffidare di tutto e di tutti , Monti doveva allentare la presa mortifera della speculazione finanziaria , in qualche modo c'é riuscito , e ha pagato gli stipendi agli statali , oggi deve concedere qualche cosa alle categorie colpite maggiormente dai sacrifici e loro rappresentanti, questo suo ammorbidimento lo sta pagando in termini di spread e di reputazione internazionale , dimostra di avere anche cuore il signore con il loden. Come dicevo deve gestire la seconda e , ancora con piú incisività , la terza fase , se vuole vincere la guerra. Altrimenti é vero che a pagare saranno stati i soliti noti.

ID18998 - 19/04/2012 08:08:20 - (Dru) - Ad Aldo

Esilarante e cogente la definizione che da Marx dei socialisti, sembrerebbe detta da un liberale se non si svelasse per quel materialismo storico che dettano le ultime parole con tutta la virulenza anarchica che si trascinano dietro ..." senza far male ne' al capitale ne' al profitto". Alla luce dei tempi che corriamo non la vedi un poco ridicola ? Oggi , più che allora , viviamo in uno stato di insofferenza e di crisi sociale , il futuro è sempre più indefinito e indecifrabile , l'uomo per questo motivo trova tutte le armi della ragione per unirsi e questi dettami , queste parole a noi appaiono violente , eppure Marx non era un violento.Marx non era un violento ma viveva nel tempo delle idee , nel tempo del determinismo , quando si credeva di poter predire il futuro con una semplice (meglio) o complessa (peggio) formula. Oggi viviamo nell'epoca dell'indeterminismo e alle idee si è sostituita l'esistenza, l'essenza .

ID18999 - 19/04/2012 08:12:13 - (Dru) - fine

col determinismo , il tempo era quello della libertà degli enti e le idee facevano a gara per combattersi e prevalere una sull'altra, con l'indeterminismo , ciò che prima sembrava come determinato e chiaro , e solo da decifrare, appare ora opaco e improbabile , gli uomini devono in questo caso riordinare le idee e cercare il centro , vagabondi e angosciati per un futuro che non è più così alla portata come gli sembrava prima.

ID19000 - 19/04/2012 08:24:53 - (Dru) - errata corrige

ho detto che era il tempo della libertà degli enti , ma volevo dire necessità degli enti e loro definizione . Oggi viviamo sempre di più nella condizione della libertà degli enti e loro definizione , per questo motivo viviamo tempi di angoscia , perchè la libertà è angoscia , angoscia di poterla , prima o poi, perdere questa libertà , la crisi appunto.

ID19005 - 19/04/2012 11:57:38 - (Aldo Vaglia) - A proposito di Engels e i socialisti

Piu' che ridicola la trovo di un'attualita' sconvolgente. Non era mia intenzione dissertare di massimi sistemi. L'applicazione del comunismo non ha dato i frutti sperati. La nostra vita da "capitalisti copioni" ha prodotto un po' di benessere materiale a scapito di: relazioni sociali, violenze, guerre, uso sconsiderato del bene pubblico, tentativo di autodistruzione ambientale. La citazione aveva pero' il solo scopo di mostrare come il socialismo non avesse avuto bisogno del crollo dei muri per disintegrarsi. Gli sono bastati i Craxi e i suoi discepoli. Come avevano gia' notato i due filosofi vi erano gia' tutti gli elementi per l'autodistruzione.

ID19007 - 19/04/2012 12:55:23 - (Aldo Vaglia) -

Mi dimenticavo una precisazione. Berlusoni non e' discepolo di Adam Smith, ma di Craxi.

ID19008 - 19/04/2012 13:02:41 - (Dru) - Direi tutte e due le cose

Scusandomi per aver messo in bocca a Marx ciò che è pensiero di Engels , ma potremmo dire che i due erano siamesi in questi pensieri, direi che Berlusconi è il prodotto più di Smith , lo dimostra il cinismo con cui affronta anche queste sue ultime vicende giudiziarie, da applauso , dal punto di vista della libertà e dell'estrinsecazione della volontà di potenza.

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