Recentemente due articoli apparsi sul Corriere della Sera mi hanno profondamente indignato...
puó aver mutato anche le persone . Certo dal punto di vista ontologico , quanto scrivo é di difficile comprensione . Sarebbe di non fidarsi ormai troppo delle parole di Grass , abituato a sbagliare , almeno allora sembrerebbe che sbaglió .
Ritornando dall SISSA di Trieste ho comprato il Frankfurter. Vi si trovava un'intervista ad uno storico, fuggito dal NS in America che aveva frequentato Grass per alcuni tempi. Secondo lui, quella di Grass era una provocazione e ha scritto un sacco di scemenze e assurdità. Avrebbe fatto meglio anche a tacere sul suo passato, dopo averlo fatto per tanti anni. Detto questo, la tesi "sana" di Grass è condivisibile in molti circoli anche ebraici. Ovvero, non si può solo dare addosso all'Iran, anche Israele ha la bomba atomica, acquista armi dalla Germania e sembra cercar baruffa. Tant'è vero che Rabin venne fatto fuori e adesso si è passati a destra. Questo è un problema grosso. Non è che perché Israele ha sofferto tanto, allora ha diritto ad avere ragione sempre. Non è così. Questo storico ha anche sottolineato che si può essere antisemiti senza essere NS. Cioé si può essere antisemiti, senza
per questo mandare gli ebrei nelle camere a gas. Il razzismo non è illegale se non si esprime o si viene alle vie di fatto. Ad una persona possono non piacere gli ebrei, senza per questo che possa essere considerato un mostro. Magari, ama invece gli indiani e i magrebini. Questa osservazione riportata sul FAZ non è così scontata come sembra. Infine, stando allo storico, secondo lui Grass è veramente per il pluralismo e non antisemita. Lo rivelano i suoi scritti dove non crede che lui possa fingere. Io trovo, in ogni caso vergognoso il passato di Grass e non scusabile. E' stata una scelta volontaria e scellerata. Ma questo l'ho già detto. Vorrei, invece, sottolineare che dopo aver lanciato il sasso, il Corriere non ha proseguito nel raccontare la vicenda. L'idea era di istillare negli Italiani un odio verso i tedeschi, trovando nella Germania un capro espiatorio della nostra crisi. Così, si è preso Grass
, un personaggio internazionale e si è presentato (anche giustamente) come una ex-SS, come a dire: "non fidatevi dei tedeschi. Hanno degli scheletri negli armadi". Allora, mentre trovo giusto condannare Grass, non trovo corretto condannare l'intera nazione germanica. Semmai, questa crisi ci deve insegnare che un'Europa unita non aveva senso. Ha colpa forse la Germania se la Pivetti ha tre segretarie e Bertinotti ha macchina blu, scorta, ecc? Abbiamo fatto tutto da soli. Siamo al quinto posto su scala mondiale per corruzione. Inoltre, la crisi è un fenomeno globale. Ha tanta colpa la Germania, quanto l'Inghilterra, gli USA, la Grecia o l'Italia. Perché, invece, i giornali non educano ad un sano istinto patrio?
Sono un lettore del Corriere e non ho colto questa linea editoriale negli articoli che leggo , ti ricordo che per l'Italia e il suo export la Germania é fondamentale e il Corriere é il giornale degli industriali , piú o meno. Questa tua lettura mi é nuova , ma faró piú attenzione nell'individuare questi aspetti e sillogismi . Per ció che riguarda l'antisemitismo il mio discorso sulla realtà e l'opinione é anche su questo aspetto che verte e cioé che non é detto che ció che non sia bene debba per forza essere male , e tu dici , parafrasando , che non é detto che un antisemita voglia appunto tutti gli ebrei nelle camere a gas. Hai ragione da vendere quando mostri di cercare ragioni endogene alla crisi , perché solo cosí possiamo cercare di risolvere i nostri problemi , anche se non dobbiamo pensare di essere la cenerentola d'Europa ti esorto a riflettere che l'Europa non
é l'eldorado ma piuttosto un porto di pirati.
Hai perfettamente ragione. Non credo all'Europa unita e non sto affermando che la Germania sia il rappresentante terreno del sommo bene. Non lo è. Fra l'altro è continuamente dilaniata da problemi sociali. Sicuramente ha i suoi interessi nella crisi degli altri stati. Ma non è prendendo a bersaglio una nazione che si esce da questo stato. Secondo me è il sistema economico stesso a non funzionare. Il giorno che usciremo da questa crisi ve ne sarà un'altra, prima o dopo. Così, come è ovvio che in un tal periodo ognuno tenta in tutti i modi di salvare la sua pelle.
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ID18825 - 14/04/2012 12:33:10 - (Dru) - Ciao Davide
Quello che scrivi sulla sostanza mi trova d'accordo , é sulla forma che non ti capisco e voglio capirti. Perché ti disgusta un uomo che durante il processo di una vita si é redento? ( prendendo come assunto che ció possa essere avvenuto , poiché non conosco la vicenda di quest'uomo). Guarda a Sant'Agostino e alla sua vita per interrogarti. Per ció che concerne Goring , diventa troppo facile il meccanismo logico che assumi per difendere la razza germanica , é evidente che dopo il suicidio di Hitler non c'erano piú le condizioni per un rigurgito nostalgico e degli uomini al vertice e per il suo di popolo. Sono assolutamente d'accordo con te sul ragionamento che fai a proposito della arbitrarietà e delle responsabilità che debbono cadere sugli artefici per questo di quel tempo là non possiamo redimere Grass , ma nemmeno Goring e il suo popolo.Ma di quel tempo là , ora il tempo , che muta le cose ,