Il proseguimento della strada della Valle Sabbia, il completamento della Nuvolento-Serle e nuove rotatorie fra le opere in cantiere nel Piano triennale della Provincia.
Nel Piano triennale delle opere pubbliche della Provincia, presentato ieri dall’assessore Maria Teresa Vivaldini, la parte del leone la fa il proseguimento della strada di Valle Sabbia Barghe-Idro.
Un piano da 272 milioni di euro quello presentato ieri in Broletto che per il 2012 prevede a bilancio 64 milioni, 94 per il 2013 e 114 nel 2012. Il tutto però con l’incognita del patto di stabilità che potrebbe limitare la spesa. Nonostante questo, l’assessore ha stilato delle priorità che vedono la realizzazione di diverse opere anche in Valle Sabbia, oltre che in zone limitrofe di cui anche i valsabbini beneficerebbero.
Sulla carta, per il 2012, ci sono pure 7,5 milioni per interventi straordinari alle infrastrutture, 600 mila euro per i percorsi ciclabili, 11,6 milioni per interventi di riqualificazione e 34,4 milioni per nuove costruzioni.
La Barghe-Idro è un’opera di 160 milioni di euro, che visto l’ammontare non indifferente, è stata divisa, come già scritto anche da noi, in due lotti. Nel 2012 partirà il cantiere del primo lotto, la Idro-Vestone, del costo di 55 milioni di euro (questo sarà il grosso del 2013): 38 arriveranno dalla Provincia autonoma di Trento, il resto li metterà il Pirellone.
Ma oltre alle manutenzioni ordinarie e straordinarie delle strade, la viabilità provinciale in territorio valsabbino vedrà come nuovi cantieri il completamento quest’anno della Sp 41 Nuvolento-Serle, con un investimento di un milione di euro. Nuove rotatorie spunteranno a Odolo, Preseglie e Sabbio Chiese.
Nel cassetto dei progetti spiccano anche tre grosse devianti, fra cui quella di Calvagese (2,5 milioni di euro), a patto che venga finita e collaudata entro la fine del 2014 per non perdere il finanziamento regionale al 50%.
Non compare invece la sistemazione della rotonda di Villanuova, in uscita dalla tangenziale. Per il momento rimarrà ancora nell’attuale forma provvisoria.
SIAMO DI NUOVO IN CAMPAGNA ELETTORALE??????
io la avrei fatta a 4 corsie.......... se trovi un tir (come spesso accade) sei praticamente condannato a stargli dietro...
Piu' che a 4 corsie sarei gia' contento se non ci mettessero 40 anni a costruirla come la Tormini-Barghe..........
Io invece farei un bel processo pubblico agli amministratori presenti e, soprattutto, passati che hanno dato alla Valsabbia infrastrutture da Terzo Mondo (con tutto il rispetto per il terzo mondo, ovviamente!)
bhe diciamo che di questi tempi se trovi un TIR per la strada e gia tanto visto che qui le ditte piu che aprire chiudono comunque se la si riesce a fare anche a due corsie va piu che bene per lo meno si saltano un po di paesi e in un certo senso ... si velocizza il percorso .... per andare in Campiglio a sciare in inverno .....
ma vogliamo iscriverci al guinnes world record per il maggior numero di rotonde (inutili)???
Ma dove vivete! Una nuova strada in Valle Sabbia di categoria C1 come la Villanuova - Barghe Nord, con il tipo di morfologia del territorio attraversato non costa meno di 25 mil. al km, farla a doppia carreggiata significa spendere il doppio. Secondo voi chi darebbe tutti questi soldi per una valle di 60.000 abitanti? Scendete dal fico è già tanto se negli anni si è riusciti ad ottenere l'esistente, da altre parti ancora aspettano qualcosa che forse non verrà mai. La nostra vera fortuna è che La provincia di Trento spinge per l'ammodernamento della strada ed è disposta ad una compartecipazione della spesa, altrimenti non so come potrebbe andare a finire. Oltretutto serviranno più soldi di quelli previsti (siamo partiti da 80 mil, ora siamo a 160 mil., ma per la Barghe Nord - Idro ne serviranno quasi 200 mil, ammesso che i tempi non siano troppo lunghi) e probabilmente qualche ulteriore revisione progettuale.
chi troppo vuole nulla stringe...che la facciano ad una corsia per ogni senso di marcia che è sarebbe già un cambiamento epocale...!
Non ci posso credere!!! Cantieri avviati quest'anno?? Incredibile!!! Qual'è la fonte? Dopo decenni di promesse infrante è lecito dubitare... :-( Ma non dovevano rivedere il progetto dello sbocco a Idro della superstrada ed altre cose? hanno già modificato il progetto? E gli bastano gli 8 mesi scarsi che ci separano dal 2013 per assegnare l'appalto e far partire i cantieri?? Mi sembra troppo bello per essere vero...che ne pensi Ricard, hai qualche scoop dei tuoi?Ciao e grazie
P.s.Una strada a doppia corsia per senso di marcia(in modo da agevolare il sorpasso dei camion e dei veicoli lenti) sarebbe auspicabile, ma con un po' di realismo dobbiamo solo pregare che la facciano davvero, a corsia singola.Soldi non ce ne sono più, sarebbe già un miracolo avere la nostra superstrada a corsia singola... magari potrebbero prevedere qualche breve tratto a doppia corsia(dove tecnicamente meno impegnativo) per agevolare il sorpasso dei tir, alla francese, insomma. Ma dato che tutto il resto della superstrada da Ponte Re a brescia è a corsia singola, i vantaggi sarebbero poco rilevanti. Piuttosto la provincia dovrebbe premere per un raddoppio di carreggiata della superstrada 45bis Gardesana Occidentale da Mazzano(Italcementi) fino allo svincolo della A4 e proseguire fino alla Fascia d'oro(nuova autostrada Corda Molle), lì si che le 4 corsie sarebbero indispensabili(e meno onerose, dato che è tutta in mezzo ai campi in pianura).
guardate in valle camonica come sono messi.almeno noi abbiamo una bella tangenzialina.non capisco cosa intendano per deviante di calvagese
ho già motivo di andare a dormire contento. Una corsia per senso di marcia, ma che faccia evitare i centri abitati come Lavenone e magari anche Vestone e Nozza se davvero realizzata, in valle sabbia è da considerare l'opera del secolo. Se c'è voluto tutto quel tempo la colpa è un poco anche nostra. Solo pochi giorni fa ho avuto modo di sentire dei valsabbini quasi costernati per gli insuccessi del Napoli calcio, ho anche capito che a quei miei convalligiani la viabilità in valle sabbia interessava quanto la luna.
Sarebbe un'ottima notizia, ma come Giacomino dubito sia vera. Forse qualcuno ha bisogno di rifarsi la faccia e usa la strada per il lifting.
io non ho mai capito perchè abbiano deciso di eliminare la linea di Tranvai che nel secolo scorso congiungeva brescia, tormini,idro e, dall'altra parte, gargnano. Secondo me una scelta completamente sbagliata e che non ha guardato al futuro degli anni che sarebbero venuti.Potenziare quella linea avrebbe avuto sicuramente molti benefici: avrebbe sicuramente evitato il traffico pesante su ruota e avrebbe conseguentemente limitato l'inquinamento portato dallo stesso traffico in valle. Non sono un tecnico e azzardo solo idee, ma riproporre una linea ferroviaria dedita soprattutto al trasporto merci e, perché no, a dare alle persone unoppportunità in più (oltre alla macchina e ai pochi mezzi pubblici) di spostarsi e arrivare anche a bs, sarebbe così infattibile e ingestibile a livello di costi? chiedo a chi sicuramente si intende e ne sa piu di me...
http://www.vallesabbianews.it/notizie-it/Variante-valsabbina-avanti-tutta-13574.html
invece di lamentarci della strada larga, stretta, corta, lunga... ho un'altra idea... eliminiamo i camion dalle nostre strade, così facendo non servirebbe neppure costruire una nuova "tangenziale" !!!!
Sinteticamente riposto il mio pensiero: ritengo questa opera inutile, prima dedicherei questi fondi all'ordinaria manutenzione delle infrastrutture esistenti, le strade sono tutte un colabrodo. I paesi stanno già morendo, in questo modo le attività comm.li già sofferenti morirebbero come è successo a barghe e come stà succedendo a vobarno e roè. L'idea di riattivare una linea ferroviaria la trovo una soluzione da prendere in seria considerazione. Trovo comunque che nulla si muoverà, credo questo sia solo un annuncio pre-elettorale.
Gli ultimi due commenti dimostrano la confusione presente in molti. Tra eliminazione di camion (serviremo le nostre aziende con muli e asini da soma) e visioni apocalittiche di paesi morenti (come se questo dipendesse da una deviante stradale), staremmo freschi se ad alcuni fossero delegate le decisioni. Non so come andrà in futuro, ma la Barghe - Idro è nelle priorità della programmazione regionale e ha l'ampio sostegno della provincia di Trento, l'importante sarebbe che i valsabbini non si facessero male da soli. Altrimenti potremmo dire: "chi è causa del suo mal pianga se stesso".
Ricard53 sono un giovane valsabbino ho solo 27 anni e sono pessimista sul futuro dell'italia e ancor di più della valsabbia. Tra 20 anni credo che gireranno davvero pochi mezzi sulle strade, si tornerà ad una valsabbia stile ventennio per e una strada sarà anche troppa. Dillo ai vari comm.ti bypassati dalla nuova strada costretti ad abbassare per sempre le serrande dei propri negozi se i paesi sono morti o meno, l'opera fatta sin d'ora è stata un'opera utile e giusta ma oggi in queste condizioni trovo che ci siano altre priorità, la prima tra tutte lo ripeto è l'ordinaria manutenzione delle strade. Di una cosa sono certo, i prossimi 20 anni saranno sicuramente diversi e ahimè in peggio dei 20 appena trascorsi, muli asini e capre cresceranno in numero forse più che dei nuovi mezzi che faremo transitare sulle nuove strade. Spero di essere smentito, ma il trend è questo.
che ti definisci pessimista, mi hanno rattristato le tue parole specie quando pronostici per la valle sabbia un ritorno a un'epoca tipo anni venti. Spero proprio di no. Avrei preferito non parlarne, ma ti racconterò una giornata tipo che ho vissuto negli anni che precedevano il 1960, io sono del 1949. Luogo dei fatti: il nostro fienile in montagna a 1200 m. s.l.m, periodo dell'anno: fine giugno - fine luglio, tra un taglio e l'altro del fieno si inseriva un periodo di particolare disagio; il fieno magro che si tagliava in altissima montagna, sopra i 1800 m. dove le piante di alto fusto non crescevano più da un pezzo. %
prima delle sei, nel frattempo lei preparava la polenta e io mungevo la mucca, pronta che era la polenta e il latte facevo colazione con polenta e latte naturalmente, una bottiglia di latte e un poco di polenta veniva inserita nel sacco dove pure erano le reti che servivano a fare il trasporto del fieno a valle, con le estremità delle reti che opportunamente legate alla parte inferiore del sacco lo trasformavano in uno zaino per niente comodo da portare, dimenticavo, nel sacco la mamma inseriva anche un pezzo di stracchino o di formaggio che sarebbe servito per il pranzo mio e di mio padre che si era portato sulla montagna molto presto verso le ore 4. %
di mio padre che mi aspettava affamato. Il percorso per raggiungerlo durava circa un'ora e mezza ed era tutto in salita. Ricordo in particolare una mattina che all'ora della mia svegia si era formato un temporale molto violento con lampi e tuoni da fare paura, la mamma era in apprensione al vedermi partire per la montagna e temeva per me, ma io decisi di partire ugualmente, mio padre aspettava la povera colazione, non l'avrei fatto aspettare. Nell'ultimo tratto prima che la vegetazione finisse un lampo si scaricò su un faggio poco distante dal sentiero che stavo percorrendo %
che non sapevo calcolare, gli zoccoli di legno scottavano come il fuoco, mi rimisi in piedi pensando a mio padre che aspettava la colazione e mi rimisi in cammino. dopo poco ero allo scoperto, non c'era più vegetazione e mio padre che aveva visto il fulmine era preoccupato ma come mi disse poi fu felice di vedere un puntino che saliva nei pascoli, quel puntino ero io sano e salvo con la colazione. L'arrivo di mezzogiorno per consumare quello che era rimasto nel sacco era annunciato oltre che dallo stomaco, da un'asticella che segnava la posizione del sole %
che di solito erano le 15, due suoni di corno percorrevano la montagna, mia madre mi comunicava che dovevo tornare giù al fienile per portare al pascolo la mucca da latte. Quindi trascinavo fino all'inizio di una rudimentale teleferica la rete piena del fieno e scendevo a fare quello che dovevo. Tornato dal pascolo, rimungevo la mia mucca, si cenava, si andava a letto e il giorno dopo si riprendeva. . Mio caro giovane amico, io ho motivo di temere molto un periodo di povertà come quello che in tanti di noi hanno vissuto. chiedo perdono per avervi stancato con questa mia storia. Buona notte.
Dai racconti dei nonni conosco questo tipo di storie, commoventi e strazianti. Non credo si arriverà a questi livelli, ma sicuramente i nostri livelli di consumo a cui ci siamo abituati in questi anni scemeranno mano a mano. L'era del "petrolitico" è al termine, prima capiamo e reagiamo a questo cambiamento e meglio saremo in grado di reagire.
circa l'era che tu chiami del petrolitico non posso che convenire.
I giovani non devono essere pessimisti, ci mettono malinconia. Ci riportano a quanto racconta Giacomino che era felice e ottimista perche' vedeva un futuro e un avvenire migliore. La tristezza di oggi e' dovuta alla mancanza di speranza. Abbiamo bisogno di scatti d'orgoglio e di creativita'. La nostra valle non ha sfruttato le sue potenzialita' e' il momento per voi di agire. L'esigenza di una strada, seppure tardiva, non puo' essere messa in discussione, lo richiedono i comuni per respirare, lo richiede qualsiasi tipo di economia anche non industriale che si vuole impiantare in valle. L'economia autarchica del medioevo non ha avuto bisogno di strade come ne ha avuto l'antica Roma. Non cacciamoci da soli in un nuovo medioevo alla difesa del negozietto di Barghe. E' una nuova definizione delle comunita' che serve. Non c'e' nulla da programmare in paesi che non abbiano un numero di abitanti accettabile. Almeno 15000 abitanti per la pianura, non meno di 7000 per la
montagna. I veri nemici del commercio non sono le tangenziali, ma i supermercati. Oltre a vendere prodotti con un contenuto energetico elevatissimo, per i chilometri percorsi, hanno ridotto drasticamente la qualita'. La loro diffusione ha distrutto un tessuto sociale di piccoli imprenditori specializzati nel proprio settore economicamente efficienti, aiutati dalla famiglia intera, per sostituirli con un lavoro dequalificato e precario. Nulla di economicamente e socialmente vantaggioso hanno portato gli scoppiazzamenti di realta' dove prima il cibo poi gli altri settori non avevano le nostre caratteristiche. Ancora oggi ci difendiamo a livello mondiale per il prestigio dei nostri prodotti. Il recupero di economie che vanno direttamente dalla produzione al consumo ci potra' rendere ancora una volta competitivi e risolvere problemi di occupazione e reddito che purtroppo un'industria che non e' riuscita a rinnovarsi non potra' piu' garantire.
https://www.facebook.com/notes/albanesiit/conoscere-i-politici/10151549977020651
le sue potenzialità dice Vaglia, ne sono fermamente convinto. Si tratterà di trovare il modo, che ci deve essere. Saranno determinanti i giovani con le loro idee che sarà bene non ostacolare.
Condivido sia l'opinione di Aldo, sia le commoventi esternazioni di Giacomino, il tutto ci riporta ad un concetto ben preciso, non dobbiamo delegare decisioni, che sono nostre a nessuno. La valle ha le sue peculiarità, vanno portate alla luce e sostenute al meglio con progetti credibili (valorizzazione e salvaguardia del lago d'Idro e della Rocca d'Anfo, le bellezze naturali come risorsa, tecnologia industriale sempre al passo coi tempi, salvaguardia del territorio, ecc.), ma tutto questo deve avere il supporto di infrastrutture come internet veloce e un sistema viabilistico funzionale. La nuova strada di Fondovalle rientra a pieno titolo in questo disegno. Caro Brace, riferendomi al tuo nickname sul blog, se continui a bruciare anche sotto la cenere non devi far morire le tue speranze, queste vivranno sempre.
della nuova strada di fondovalle.
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ID18724 - 12/04/2012 12:17:13 - (Granma) -
Io vorrei una bella pista ciclabile.