Ospedale a misura di bambino

Come dovrebbe essere un ospedale a misura di bambino? A spiegarlo, almeno a Prevalle, sono i bambini della quarta elementare dell´Istituto comprensivo. Dopo la positiva esperienza dello scorso anno scolastico, durante il quale l´associazione «Signum» aveva stimolato gli studenti di seconda e terza sul tema «Cosa vorresti venisse inventato?», il sodalizio si ripropone «salendo di classe» e con una nuova idea.

Con il concorso «L´ospedale che vorrei», in effetti, Signum lancia un piano ambizioso che, oltre a coinvolgere i ragazzini su un tema impegnativo, vorrebbe anche trovare un riscontro pratico. Cosa viene richiesto ai ragazzi, e a quale fine? Dall´inizio di marzo è stato chiesto ai giovanissimi prevallesi di realizzare alcuni elaborati grafici raffiguranti come, secondo loro, dovrebbe essere una struttura ospedaliera e di scrivere un racconto di classe sul tema «La vita d´ospedale, come vorrei fosse l´ospedale, e la vita all´interno». E gli elaborati migliori saranno presi come spunto per la realizzazione dei reparti pediatrici del nuovo ospedale oncologico che l´associazione «Amici di Raphaël», oggi fondazione «Laudato sii», sta edificando a Rivoltella di Desenzano.

Particolarmente preziosa è stata, in sede di presentazione, la presenza di don Dario Pedretti, presidente di Laudato sii, il quale ha saputo appassionare i ragazzi al tema. Per quanto riguarda l´aspetto «tecnico» nulla è stato lasciato al caso: i lavori dovranno essere pertinenti alle indicazioni e presentati nei formati richiesti; e a valutarli sarà una commissione composta da membri di Signum, Raphaël e della scuola.

Ci sono tre mesi per concretizzare le idee: sabato 24 giugno, in una festosa giornata conclusiva si svolgeranno le premiazioni. Dalle 16 saranno esposti gli elaborati, e il pomeriggio proseguirà con giochi di gruppo e con l´apertura di un punto di ristoro. In palio ci sono 200 euro in buoni libri.

Michele Corsetti da Bresciaoggi

In foto l’ospedale oncologico Laudato Sii in costruzione a Rivoltella

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