01 Marzo 2012, 07.00
Idro Bagolino Anfo Lavenone
Eridio

Niente firma

di Ubaldo Vallini

Le amministrazioni comunali di Anfo e di Idro hanno scelto la linea dura. Non accetteranno, insomma, quella che hanno ritenuto essere una inaccettabile intimidazione.

 
Una posizione, la loro, che era già emersa in occasione della seduta del Collegio di Viglilanza avvenuta lunedì scorso nel palazzo milanese della Regione, davanti all’assessore al Territorio e Urbanistica Daniele Belotti e a quello all’Agricoltura Giulio De Capitani, che sull’accordo ricercato da tempo e sempre rinviato erano stati questa volta intransigenti: “Se i due sindaci non sottoscriveranno l’accordo nei tempi previsti (il primo marzo ndr) non solo il lago dovrà rinunciare a dieci milioni e passa di euro in opere pubbliche, ma saremo obbligati a fare ricorso alla Corte dei Conti per danno erariale, visto che la regione ha già anticipato ai Comuni rivieraschi circa 300mila euro per la progettazione di quegli stessi interventi. E le opere di regolazione del lago le faremo lo stesso”.
 
Fra i motivi per cui i due sindaci hanno deciso di non firmare c’è la presenza nel decreto regionale di un paio di clausole ritenute non accettabili, perché metterebbero i sindaci in condizioni di forte incertezza riguardo al futuro della loro azione amministrativa.
“Ci chiedono di realizzare le opere in 30 mesi dei quali uno è già trascorso e che ci daranno i soldi solo quando il progetto delle opere di regolazione verrà approvato, che non sappiamo quando – dicono in sostanza i due sindaci dissidenti -. Troppo forte il rischio di avviare dei lavori senza la possibilità di poterli pagare, una cosa che certo la regione Lombardia non può pretendere”.
Il Decreto che la Regione Lombardia ha chiesto ai sindaci rivieraschi di controfirmare, è quello relativo al finanziamento del Piano Integrato d’Ambito (Pia) che è contenuto nell’accordo di programma siglato ad agosto del 2008.
Un documento col quale la Regione si impegnava a realizzare le opere di regolazione del lago rispondendo a determinate indicazioni tecniche e a corrispondere ai Comuni rivieraschi la somma di 10 milioni e 480 mila euro da spendere per la realizzzione di opere di valorizzazione del territorio attorno al lago.
 
Un impegno della Regione che va a sommarsi ai quasi 50 milioni di euro ritenuti ora necessari per realizzare le opere di regolazione del lago: una nuova galleria di scarico e nuove paratoie.
I quattro sindaci di allora, compreso quello di Lavenone che non è un Comune rivierasco ma dovrà ospitare l’uscita del nuovo tunnel (sempre che venga costruito), accettarono.
 
Nei due successivi richiami alle urne, cambiarono prima il sindaco di Idro, poi quello di Anfo, e i nuovi eletti cominciarono a contrastare le decisioni dei loro predecessori, coerentemente per altro con quanto erano andati promettendo nelle rispettive campagne elettorali.
I due amministratori per un po’ hanno persino accarezzato l’idea di poter ottenere i denari per valorizzare il loro territorio senza pagare lo scotto di ritrovarsi nuovamente ad avere a che fare con un lago “regolato”, per giunta con una regola di gestione ritenuta ormai obsoleta che ancora oggi prevede un’escursione dei livelli fino a 3 metri e 25 centimetri, quando di fatto e ormai da alcuni anni il lago non oscilla più di un metro e mezzo.
 


Commenti:
ID17353 - 01/03/2012 08:27:09 - (Ernesto) - le faermo

lo stesso.............ghe ne^ a mo dei duce???????bravi avete fatto bene a non firmare????

ID17354 - 01/03/2012 09:07:25 - (mark) - pronostici a breve/medio termine

-30 mesi che diventeranno almeno 45.-spese che si moltiplicheranno almeno del 50%.-nel 2020 apertura di un'inchiesta per finanziamento illecito, corruzione e danno ambientale da parte della magistratura-nel 2025 verranno scoperti rifiuti tossici sotterrati a 2 metri dalle rive del lago.-il persico si estinguera' e sara' sostituito dal carassio...sembra di parlare dell'Italia meridionale anni '80.... ma ormai e' dentro anche il nord......

ID17356 - 01/03/2012 09:28:16 - (Ricard53) - Per mark!

Ma che cavolo hai scritto? Se non conosci la questione, risparmiati almeno le stupidaggini.

ID17358 - 01/03/2012 09:56:36 - (ric) - Anfo e idro

Si si proprio bravi .... E adesso che farete ? .... Ufff

ID17359 - 01/03/2012 10:23:16 - (Ricard53) - Per ric.

Si attaccano al tram... sempre che ne rimanga uno.

ID17360 - 01/03/2012 10:53:03 - (verdi) - Anfo

Sicuramente le opere le faranno in quanto devono salvaguardare l'incolumit di tutta la valle , non solo i paesi del lago , e per quanto riguarda il finanziamento mi dispiace sopratutto per le nuove generazioni che non vedranno sostanziali cambiamenti (vedi piste ciclabili , adeguamento centro storico ,centro polifunzionale rifacimento delle spiagge ecc. in sostanza fermi al medioevo

ID17361 - 01/03/2012 11:32:49 - (enricogasparini) - Per Ricard53 e i sui fan !!!!

A )Non e' sempre necessario dire cio' che si pensa ma e' sempre necessario pensare cio' che si diceB) Prima di scrivere sul Lago D'idro assicurati che quello che scrivi sia meglio del tuo silenzioC) Meglio non scrivere niente e sembrare stupidi piuttosto che scrivere e confermarloEnrico

ID17362 - 01/03/2012 11:52:35 - (Ricard53) - Caro Enrico Gasparini.

Se hai qualcosa da ribattere alle mie affermazioni, scrivi ciò su cui non concordi, siccome è chiaro che avete l'abitudine di offendere senza argomentare (assemblea del giugno 2010 a Idro docet). Per esempio nessuno ha ancora controdedotto al seguente estratto della mia lettera dell'ottobre 2010: "Guardiamo anche al secondo punto, la riduzione in altezza delle paratoie, qui lo scenario prospettato è illuminante; infatti, se la cosa fosse attuata, oltre che diminuire la capacità di laminazione della galleria di bypass prevista (la famosa terza galleria), effetto della diminuzione di un metro d’acqua per il superamento della soglia fissa e conseguente diminuzione della portata in caso di piena, comporterebbe una riduzione dei volumi ipoteticamente invasabili nel lago da 34 milioni di metri cubi a circa 17 milioni.

ID17363 - 01/03/2012 11:56:50 - (Ricard53) - Continua.

In pratica si determinerebbe la perdita dei volumi indicati in precedenza, rinunciando a milioni di metri cubi di accumulo (quelli ridotti), che il concessionario idroelettrico dell’Alto Chiese è obbligato per legge a rilasciare. La conseguenza sarebbe l’eventuale acquisto di volumi improvvisamente necessari (causa siccità o altro), ad un prezzo da concordare con il concessionario suddetto perché, sempre per legge, non avrebbe più l’obbligo di restituire i volumi esclusi dalla disponibilità. Ricordiamoci che si parte, per queste considerazioni, dal presupposto di una quota massima d’invaso posta a 370 s.l.m. come limite per il calcolo dei volumi necessari all’escursione prevista (almeno tre metri), restando sempre nell’ambito della gestione in sicurezza del lago attraverso le nuove opere.

ID17364 - 01/03/2012 12:09:14 - (Ricard53) - Continua.

Questione molto diversa dalle quote di regolazione che appartengono invece all’accordo tra le parti in causa e sono inerenti la gestione delle acque fornite agli utilizzatori sub lacuali compatibilmente con le necessità ambientali del lago, cosa quest’ultima ampiamente riconosciuta, checché se ne dica." Queste frasi erano rivolte alle osservazioni di Nabaffa sul limite di soglia del canale del DMV, in cui affermava acriticamente che la Regione non era disposta a modifiche progettuali, mentre invece, contestualmente i tecnici regionali erano disponibili ad alzare la quota del canale suddetto fino a 366,20 dai 365,45 fissati nel progetto. Alla luce di queste considerazioni sostenevo che la lama d'acqua obbligatoria necessaria al funzionamento del canale, avrebbe portato la quota a 367 m del livello di acqua del Lago. A tutt'oggi nessuno ha risposto a questo. Enrico G. aspetto una tua risposta, dimostra di non essere tu il cretino.

ID17365 - 01/03/2012 12:19:21 - (Ricard53) - Per chiarire meglio.

Nabaffa and company, sostenevano che oltre a a portare la soglia del canale DMV a quota 367 m slm, si doveva abbassare l'altezza delle nuove paratoie da 3 m a 2 m. Per questo scrissi a suo tempo le considerazioni riportate in precedenza.

ID17366 - 01/03/2012 13:51:39 - (Dolcestilnovo) -

Enrico, la lezione non ti è servita a nulla vedo! Sempre e solo offese, ma di costruttivo niente di niente, nada de nada tu e i TUOI fan!

ID17368 - 01/03/2012 16:15:24 - (satrapo) - satrapo

Non riesco a vedere nel lago di idro un potenziale secondo vajont.Premetto che non sono geologo e quindi le mie sono solo impressioni e in quanto tali soggettive e opinabili.Ma come diceva quel tale a pensar male si fa peccato ma quasi sempre si indovinaContano di piu i voti degli agricoltori che vogliono acqua Nascosti dietro piene millenarie e palleofrane

ID17369 - 01/03/2012 16:40:49 - (Ricard53) - Per satrapo.

Se tu fossi responsabile per legge delle eventuali calamità lungo l'asta del Chiese e inoltre avessi un'ingiunzione del R.I.D. per mettere in sicurezza il Lago, saresti disposto a firmare che non accadrà mai nulla e pertanto a rinunciare a qualsiasi opera di protezione delle sponde, dei versanti e della regimazione delle acque. In sintesi, caro satrapo, rinunciare a questo vorrebbe dire che la Regione come ente responsabile, e in particolare il Presidente e gli assessori competenti ne risponderebbero penalmente. Ma puoi sempre andare in galera tu al loro posto, eventualmente. Offriti volontario!

ID17370 - 01/03/2012 17:01:31 - (maurizio) - 34,125 milioni di m. cubi sono tanti-troppi

E' necessario un maggior approfondimento circa lo stato qualitativo-quantitativo delle acque, in riferimento agli obiettivi di qualità imposti dalla direttiva 2000/60CE e dal D.Lgs. 152/06. Parte da qui la necessità di fornire chiarimenti sui dati fondamentali per il progetto e in particolare su quali quote massime e minime comunemente accettate sono necessarie e possibili fornendo strategie di gestione dei livelli considerando gli studi pregressi di sperimentazione. Un anemico non può donare sangue . Il lago d'Idro è fortemente compromesso per via dell'eutrofizazione. Un prelievo di 3,25m è eccessivo e toglie 34 milioni di metri cubi in cui diluire il fosforo e azoto che affluiscono a lago. Con il PH a 9,36 quanto ci metteremo ad arrivare a 10 e togliere cos la balneabilità. Non risanando il lago pagheremo delle multe all'Europa che Voi indicherete come il peggiore dei mali.Il tutto per dare all'agricoltura ciò che non serve si

ID17371 - 01/03/2012 17:11:11 - (enricogasparini) - Per Ricard53 e i suoi fan Siate coerenti !!!!!!

Io di offensivo no ho scritto niente e non ho dato del cretino a nessuno. Siate coerenti e firmatevi con nomi e cognomi quando scrivete e non usate nomi astratti nikname e altro per non farvi risconoscere!!!!!!

ID17372 - 01/03/2012 17:15:05 - (Ricard53) - Su questo ti do ragione.

L'escursione a 3,25 m è eccessiva, quello che scrivi può essere parte delle argomentazioni da dibattere una volta che si discuterà delle nuove regole (se i sindaci fossero uniti potrebbero chiedere un tavola di trattativa in tempi meno lunghi). Ma la regola esce dalle problematiche della sicurezza ed entra nell'ambito della gestione di un lago naturale regolata come è l'Eridio.

ID17373 - 01/03/2012 17:19:10 - (Ricard53) - Il commento precedente era riferito a Maurizio.

Enrico Gasparini il mio nome è Riccardo Corradini, se tu frequentassi il blog più spesso o fossi più attento ai commenti e agli articoli già lo sapresti. Non mi sono mai nascosto e non intendo farlo. Piuttosto tu, rispondi alle mie considerazioni invece di blaterare in continuazione.

ID17374 - 01/03/2012 17:23:27 - (Dolcestilnovo) - Ah Henri Henri...

Te ne do atto, non hai dato del cretino, hai dato dello stupido, moooooooooooolto diverso.Cosa hai contro il mio nickname (nota, si scrive con il cicappa non solo con la cappa)? Io lo trovo bellissimo, poetico, quasi quanto un tramonto tropicale.PS: Richard53, nel commento ID17369 hai colto nel segno, tutto il resto non conta. Non vale neanche la pena di perdere tempo con i nimby dei vari comitati, non capiscono, accecati come sono dal loro fondamentalismo.

ID17375 - 01/03/2012 17:24:17 - (maurizio) - maurizio

Ma tu sei d'accordo che il prelievo deve essere compatibile per poter raggiungere gli obiettivi imposti dalla legge e che qualche sacrificio lo devono fare anche i consorzi. Conosci il rischio reale di ciò che significa per il lago che è già considerato come area di crisi un prelievo spropositato 34,125 milioni di metri cubi e non necessario visto che nel lago transitano circa 600 milioni di m cubi annui. Possono lor signori prevedere dei bacini di ritenuta in pianura visto che l'acqua bisogna prenderla quando passa e non solo quando serve.

ID17376 - 01/03/2012 17:29:05 - (Ricard53) - Certo.

Sai benissimo come la penso, ne abbiamo discusso ancora. I consorzi di pianura devono fare la loro parte. Più sono forti i lacuali e i valligiani e più potranno imporre cambiamenti non ancora avvenuti ma auspicabili.

ID17377 - 01/03/2012 17:49:41 - (Elena Bini) - tempistica imperfetta

siamo tutti d'accordo, bastava mettere nero su bianco 4 anni fa, non era poi cosi difficile, mentre ora lo e assai di piu. Mi sbaglio?

ID17378 - 01/03/2012 17:56:36 - (satrapo) - SEMPRE pensando male

caro ricard53 sai benissimo che in politica ,per sostenere una posizione bisogna anche costruirsi delle belle motivazioni .decreti, ingiunzioni,perizie e quant'altro possono servire allo scopoPensi che se mi offrissi volontario cambierebbero idea?

ID17386 - 02/03/2012 06:16:38 - (Denis66) - ba!!!!!

Mi sa' tanto e tutto del magna magna.........sbaglie????

ID17412 - 02/03/2012 13:37:12 - (Ricard53) - Per Satrapo.

Se appena appena in Regione avessero potuto evitare la grana, l'avrebbero fatto volentieri.

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