17 Febbraio 2012, 08.57
Valsabbia
Punti di vista

Silenzi assordanti.

di Aldo Vaglia

Tre i temi di ordinaria amministrazione sui quali la Comunitŕ Montana potrebbe a gran voce dire la sua: la strada, il lago e l’aggregazione dei comuni.


Queste sono questioni che possono essere trattate solo a livello comprensoriale.
La timidezza degli interventi comunitari non fa altro che rimandare soluzioni e incancrenire la situazione.

L’acqua è un bene comune, “di tutti” e il pubblico ha il dovere della sua gestione nel modo più democratico possibile.
La strada è un’infrastruttura indispensabile per il collegamento con il trentino e per ridurre i disagi che i paesi dell’alta valle sono costretti a subire.
L’aggregazione dei comuni non è più rinviabile, pena: aver salvato i municipi ed aver perso la popolazione.

Sarebbe ingeneroso e scorretto addossare a questi amministratori responsabilità che derivano dall’alto e da lontano.
A chi oggi governa la Valle si chiede uno scatto d’orgoglio e una presa di responsabilità perché problemi che riguardano tutti non debbano risolversi tra dispute preconcette e di indubbia efficacia tra pochi, con il risultato di mantenere lo status-quo che produce solo danni.

Sul Giornale di Brescia di lunedì scorso si poteva leggere un articolo sui paesi della provincia che si stanno spopolando, tra i più colpiti Saviore dell’Adamello, Cevo, Ponte di Legno, ma negli ultimi anni sono 33 quelli che hanno perso abitanti e il trend negativo non risparmia la vallesabbia che negli ultimi tre anni ha visto diminuire la popolazione di: Capovalle, Valvestino, Magasa, Lavenone, Casto.

Ciò che afferma il sindaco di Saviore può essere valido anche per il nostro territorio: “qui da noi c’è gente che percorre ogni giorno 200 chilometri per andare e tornare dall’azienda, una vita che molti giovani preferiscono evitare.
Quello che aggrava il problema è però la mancanza di servizi.
Ogni anno mi devo battere per mantenere aperta la scuola primaria (15 bambini dalla prima alla quinta) così come grande attenzione devo riservare al mantenimento dell’ufficio postale, allo sportello bancario e alla presenza del parroco.
Credo non si potrà reggere ancora a lungo”. Quindi? “Vedo una soluzione nell’accorpamento tra comuni per formare una realtà di almeno 5000 abitanti.
È l’unica via per salvare i presidi montani”.

Il problema non è allora quello di chiudere i municipi, ma di mantenere la gente in montagna e per poterlo fare occorre esprimere progettualità che necessitano di infrastrutture, economie di scala, competenze.
Sotto la soglia minima di abitanti, dove si fa fatica a formare una lista e quando se ne trovano due è perchÊ sono di cittadini in lite tra di loro, dove il sindaco viene da fuori o non abita nemmeno il paese, piÚ che di democrazia partecipata si può parlare di rissosa assemblea di condominio.
 


Commenti:
ID17064 - 17/02/2012 15:20:16 - (Giacomino) - A tratti sconcertanti le parole di Vaglia,

ma temo che le affermazioni del sindaco di Saviore non tarderanno a riguardare anche la nostra valle, parlo della media valle perché per l'alta il suo destino é segnato, basta considerare il numero degli anziani rispetto ai giovani e se poi facciamo un discorso di prospettive occupazionali meglio non pensarci. Cosa può fare l'istituzione Comunità montana? sicuramente più di quanto non faccia adesso, l'accorpamento delle circoscrizioni comunali? manca assolutamente la volontà di metterci mano .Qualcuno in valle ci crede? si, il sottoscritto, il Vaglia e Ricard.

ID17067 - 17/02/2012 16:38:36 - (Ricard53) - Infatti!

Il problema è che siamo in un clima di incertezza istituzionale e di risorse che non facilita le iniziative, la progettualità e le decisioni. In un momento come questo è difficile trovare chi, a livello politico e amministrativo, si prende la responsabilità di affrontare i grandi temi sollevati da Aldo. Attualmente non ci si riesce a mettere d'accordo ne sul Lago, ne sulla strada, ne sull'eventuale accorpamento dei comuni montani. Se ne paventa la necessità, ma nessuno muove un dito. Forse ci vuole un gesto folle, ma ci vuole anche il necessario coraggio. Intendiamoci per follia intendo la capacità visionaria di praticare i propri obiettivi per quanto ritenuti irrealizzabili.

ID17070 - 17/02/2012 16:53:08 - (Ricard53) - Tanto per chiarire.

Sono consapevole che l'ultima parte del mio commento precedente non può essere riferita ad un mio pensiero originale. Steve Jobs prima di me ha enunciato, nel suo più famoso discorso, gli stessi concetti. Ma idea primigenia o meno, questo è quello che dovrebbe accadere per innestare una nuova marcia e imboccare strada del cambiamento.

ID17071 - 17/02/2012 17:13:25 - (Giacomino) - Mi trovo

perfettamente d'accordo, il coraggio può essere visto come follia, invece può essere necessario in determinate situazioni di stallo, proprio come quella che stiamo vivendo adesso.

ID17074 - 17/02/2012 17:50:20 - (Elena Bini) - vorrei essere meno pessimista, ma come si fa...

Troppa disonesta, troppo malaffare, troppi conflitti d interessi, e troppa impunit... per decenni ormai... Il sistema e gravemente compromesso. Penso che non sia solo la mancanza di fondi che ostacola decisioni condivise, ma e proprio l aver perso da parte delle istituzioni a tutti i livelli la capacita di rappresentare il territorio, avendo smesso da tempo di condividere con esso le proprie decisioni, e l aver perso da parte del cittadino la fiducia nelle istituzioni come strumento con cui dialogare e attraverso il quale ricercare il bene comune e condiviso. Ogni riferimento e puramente casuale..... ma davvero un piccolo esempio in un oceano di tristissime particolarita!

ID17075 - 17/02/2012 18:05:37 - (Dolcestilnovo) - Non mi sembra...

...Giacomino che la situazione sia propriamente di stallo. Mi pare anzi che stiamo rovinosamente scivolando verso il fondo e a nulla valgono i tentativi di rallentare questa caduta da parte di pochi tentano di appigliarsi alle rare sporgenze con le unghie e i denti della partecipazione civica, del rispetto reciproco, del volontariato, della non ricerca del profitto ad ogni costo eccetera.Elena ha mille ragioni nel suo post.Purtroppo paghiamo il conto, oltre che di sconvolgimenti mondiali, anche di molti anni in cui la nostra classe dirigente ha dato un esempio infame, soprattutto con il nano e i suoi guitti.Il risultato che il Paese di Dante, Manzoni, Leonardo e Michelangelo sta andando a pezzi

ID17081 - 17/02/2012 21:32:10 - (Giacomino) - Dante, a volte mi soffermo a pensare;

In quale girone dell'inferno, il Sommo, avrebbe collocato certi personaggi nostri contemporanei, o forse, é anche troppo facile capire dove, in quanto alla sua epoca non mancavano certo gli stessi vizi, cupidige, sete di potere e di denaro, violenze e malvagità. Ogni epoca ha i suoi démoni, forse la nostra ne ha avuti troppi e con troppo tempo a disposizione.

ID17085 - 18/02/2012 10:07:05 - (Dru) - Il nostro é un paese meraviglioso

E le persone che lo fondano altrettanto , politici inclusi , sarebbe ora di smettere di piangerci addosso e di reagire , proprio come sta facendo ora la nostra politica , all'altezza della nostra gloriosa storia.

ID17087 - 18/02/2012 13:41:54 - (Elena Bini) - una equa via di mezzo....

Certo che e giusto reagire, anche ognuno nel proprio piccolo (anche se talvolta non si fa proprio la differenza...), ma e anche giusto confrontarsi per avere la coscienza dell'ambiente in cui si vive senza false illusioni, da una parte senza ingigantire ma dall altra anche senza minimizzare. E a volte un po di ironia puo essere di sollievo per affrontare momenti troppo aspri...

ID17089 - 18/02/2012 14:09:11 - (Giacomino) - Dru, dici sul serio?

Il saper reagire é sempre stata una delle virtù degli italiani. Però meglio sarebbe il non continuare a mettersi nei casini.

ID17094 - 18/02/2012 19:09:20 - (Dru) - É vero

Anche questo che dici

ID17103 - 19/02/2012 18:53:10 - (Dru) - comunque e dovunque , quello che scrive Aldo...

É virtù , nel senso della virtù che racconta di sé : disposizione alla scelta deliberata del cosa si deve fare per raggiungere l'eccellenza. Importante sarebbe che anche la politica e non "solo" un professore in pensione avesse tali qualità .

ID17104 - 19/02/2012 19:07:46 - (Dru) - E se qualcuno pensa che io sia matto:

Perche tre testi sopra faccio l'elogio ai politici e qui sopra li esorto alla virtù significa che non mi ha seguito fin d'ora nelle mie considerazioni sull'argomento: l'azione dei singoli e dei politici può , in diversi casi , dimostrarsi virtuosa , nel senso del bene di e per tutti , mentre la politica , quella con la P maiuscola non si esprime più in tal senso per evidenti deficienze di sistema e farraginose istituzioni , quelle vanno subito riformate.

ID17105 - 19/02/2012 19:10:39 - (Dru) - L'ipad

Mi fa fare un sacco di errori grammaticali , poiché non é mia abitudine rileggermi.

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