L’associazione che si č spesa per il referendum per l’acqua pubblica dice no ad unica grande societŕ per azioni che gestisce i servizi pubblici del Nord.
L’associazione “Acqua Alma” nuova denominazione di “Acqua di Prevalle”, il sodalizio che insieme ad altri si è speso nella raccolta firme e per la campagna referendaria per l’acqua pubblica dice un no secco all’ipotesi di una unica grande società per azioni che gestisce i servizi pubblici del nord Italia.
«Siamo molto preoccupati – afferma il portavoce Mariano Mazzacani – del rapido delinearsi della grande azienda dei servizi del nord, di cui l'integrazione di Iren e A2A, spinta da Fassino. Riteniamo che tale operazione non abbia come fine il miglioramento dei servizi ma che nasca unicamente per soddisfare esigenze di ordine finanziario. Con la cessione alle logiche di mercato di servizi pubblici essenziali si va nettamente contro l'esito dei referendum di giugno, in cui la maggioranza assoluta dei cittadini si è espressa per gestioni pubbliche e partecipative. E' un film già visto attraverso l'illusione dell'efficienza, aziende che gestivano servizi pubblici essenziali sono uscite totalmente dal controllo pubblico per mettersi nelle mani dei privati e delle logiche finanziarie. In questo modo i Comuni sono stati espropriati del loro ruolo di istituzioni di vicinanza ed i cittadini hanno perso qualsiasi strumento di controllo sui servizi».
Da qui l’appello ai primi cittadini dei due Comuni principali azionisti di A2A, per il rispetto del voto popolare.
«Chiediamo agli amministratori interessati – prosegue Mazzacani –, in primo luogo a Pisapia, la cui elezione è stata il frutto di una straordinaria esperienza di partecipazione sociale, ma anche alla giunta Paroli di prendere una netta posizione contraria a operazioni di consegna del patrimonio pubblico ai privati e alla finanza. Tutte le realtà che fanno parte del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua si sta mobilitando a tutti i livelli per evitare qualsiasi operazione che vada contro l'esito referendario di giugno e riproponga, come accadrebbe con questa enorme operazione finanziaria, la mercificazione di un bene comune essenziale e l’espropriazione della democrazia».
Il principale sponsor di questa operazione non è Fassino bensì Tabacci, assessore della Giunta di Pisapia, a dimostrazione che le parole sprecate in campagna elettorale vengono regolarmente smentite dalla realtà delle azioni. Tutto questo alla faccia dei cosiddetti movimenti! C'è forse ancora qualcuno nella sinistra attuale degno di credibilità? Mi sembrano tutti ampiamente sputtanati.
la sinistra si era opposta quando la moratti per congestionare il traffico nel centro aveva istituito l'ecopass.adesso lo hanno ampliato alzando il ticket, per di pi anche per i residenti.a milano rimpiangono la moratti.
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ID17002 - 15/02/2012 10:25:30 - (Granma) -
Ci stanno mettendo in ginocchio a forza di svendere i beni dello stato. E' meglio darsi una svegliata.