Sei nuovi «quartieri» a Sabbio

Mentre la legge impone l’iter per costruire il nuovo Pgt (Piano di Governo del Territorio), a Sabbio Chiese dal 2001 si sta ancora lavorando alla revisione del Prg, il Piano regolatore generale.
Lo strumento di pianificazione urbanistica è esaurito da tempo, ma «fermo» causa ostacoli burocratici incontrati sul percorso, la ritardata approvazione del Piano territoriale di coordinamento provinciale.

Il vecchio Piano regolatore generale, la cui prima stesura risale al 1977, era stato revisionato nel 1988. «Da allora - spiega il sindaco Rinaldo Bollani - a Sabbio si è andati avanti solo con varianti mirate. Ma in 30 anni molte cose sono cambiate, e quel Prg è ormai strumento esaurito, all’esame in municipio, per la revisione, dal 2001».
Il nuovo strumento, diventato oggi Pgt, prevede alcune zone da convenzionare: dai 100.000 metri della zona Cletem (se 10.000 sono già affidati alla Cooperativa «La Famiglia» per la realizzazione di 36 appartamenti, gli altri 90.000 faranno parte del nuovo Pgt e sono da destinare), dove chi ha ceduto proprie aree alla Cooperativa avrà una edificabilità al 60%, mentre gli altri dovranno cedere al Comune il 40% (che diverrà utile della collettività) a compenso dell’aumento di valore della zona, prima agricola. Questo tipo di operazione si può definire come una sorta di «oneri di qualità», che il privato paga all’ente pubblico, il Comune in questo caso, per la variata destinazione d’uso del territorio.

«In totale, sono sei le zone dove si attuerà la convenzione tra privati e Comune, con l’obiettivo per il Comune di trovare sul proprio territorio le risorse di cui ha bisogno per sopravvivere».
Intanto, per le aree destinate a cave si mantengono quelle già previste per l’escavazione. Come sottolinea il sindaco «si è ribadito con forza il nostro no all’eventuale realizzazione a Sabbio della miniera di sali magnesiaci. Il nostro parere sull’aspetto ambientale non è vincolante, ma da però delle precise indicazioni».

Di certo a Sabbio, nell’amministrazione comunale, c’è grande voglia di cambiare il territorio: «Tutto quanto era previsto dal vecchio Prg - spiega Bollani, che fa parte del “gruppo di comando” fin da quando il vecchio prg, 19 anni fa, venne rinnovato - è stato realizzato o in fase di attuazione: vedasi il nuovo ponte sul fiume Chiese a nord dell’abitato. Serve quindi cambiare».
Tutto pronto, ma burocrazia che rallenta la procedura e Comuni costretti ad amministrare secondo le vecchie regole, mentre diverse sono oggi le nuove esigenze dei cittadini.

Una Sabbio pronta dunque a cambiare il proprio volto attraverso il costruire, pur in modo controllato, per un’urbanistica in stand by ma pronta ormai a ripartire con progetti razionali e importanti.

Massimo Pasinetti da Bresciaoggi

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