grave motociclista caduto a Sant'Antonio

L’asfalto reso viscido dalla pioggia che in quel momento stava cadendo copiosa, più che la velocità eccessiva, sembra sia stato all’origine del grave incidente che ieri pomeriggio ha coinvolto un centauro milanese al chilometro 52+600 della 237 del Caffaro, in località Sant’Antonio in territorio di Anfo.

Erano le 16 e 15 e secondo quanto hanno riferito numerosi testimoni sulla zona si stava scatenando un temporale che aveva messo in fila motociclette e auto, che cercavano tutte insieme di guadagnare la bassa valle.
Marco Uva, questo è il nome del motociclista, con un gruppo di amici aveva visitato la valle di Ledro e stava tornando verso casa.
Per cause in corso di accertamento da parte della polizia Stradale di Desenzano, che è intervenuta con una pattuglia per i rilievi, stava affrontando una curva che gira a sinistra quando ha improvvisamente perso il controllo della potente Honda Vtr che stava guidando.

La manovra si sarebbe risolta con un’innocua scivolata, merito dell’andatura non certo elevata sull’asfalto in quelle condizioni, se nell’uscire di strada Marco non fosse finito con la testa contro un palo in legno della linea elettrica. Una gran botta che ha reso insufficiente persino la protezione del casco integrale.

Gli amici che lo seguivano si sono subito resi conto che le sue condizioni erano gravi, aveva infatti perso conoscenza.
Immediati i soccorsi, con il 118 che ha inviato sul posto l’auto medicalizzata da Nozza, mentre da Brescia ha preso il volo l’eliambulanza.
Il motociclista, che ha 35 anni ed è residente a Sovico Comune dell’Interland milanese, è stato caricato sull’elicottero e trrasportato al Civile di Brescia dove i medici lo hanno ricoverato nel reparto di rianimazione riservandosi la prognosi.
Per meglio chiarire la dinamica dell’incidente i poliziotti hanno disposto il sequestro della motocicletta.

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