Un successo la festa del... a Capovalle

E’ salito anche il Prefetto Francesco Paolo Tronca sabato scorso fino a Capovalle, per festeggiare il centenario del cambio del nome. Si è trovato in buona compagnia, insieme ai sindaci di mezza Valle Sabbia, a quelli dell’Alto Garda e ad un’ampia rappresentanza del direttivo della Comunità montana valsabbina.

Con loro c’erano le associazioni d’arma che hanno potuto rendere omaggio ai Caduti, prime fra tutte quella degli Alpini, i volontari della Protezione civile, tanti capovallesi anche in costume d’epoca. C’erano i mercatini della Valle Sabbia che fra le tante mercanzie hanno esposto anche bottiglie di vino con dedica: “Hano, il vino dei cent’anni”.
Dopo la cerimonia, i discorsi e la presentazione di un libro di storia locale, mezzo migliaio di convenuti (più di quanti siano tutti i capovallesi) hanno potuto partecipare alla “cena itinerante” alla riscoperta di antichi sapori.

Per l’occasione hanno potuto esplorare gli angoli più nascosti del vecchio borgo, fra specialità culinarie, esposizioni artistiche e di oggetti legati alla tradizione.
E' andata che i più hanno fatto le ore piccole.
Fra le curiosità che interessano i luoghi e le genti di Capovalle, raccolte nella pubblicazione curata dall’appassionato di storia locale Denis Graziotti, spicca quella che riguarda l’Amministrazione comunale, che se è un record è destinato a rimanere imbattutto.

Nei quasi sessant’anni che hanno separato la fine della seconda guerra mondiale e il 2004, anno di elezione dell’attuale sindaco Osvaldo Graziotti, i primi cittadini di Capovalle sono stati solo tre, premiati in occasione della cerimonia di sabato: l’ancora arzillo Felice Piccini che ha “governato” dal 1946 al 1960, Giuseppe Lombardi che è scomparso recentemente e che è stato sindaco dal ’60 all’85, Lucilio Lombardi primo cittadino dall’85 al 2004, attuale vicesindaco.

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