Si riparte a Villanuova

Villanuova inizia davvero a mettersi alle spalle il terremoto del novembre 2004. Sono passati anni difficili da quando il Comune subì danni per milioni di euro a gran parte degli edifici pubblici, ma ora le Regione Lombardia ha dato ufficialmente il parere favorevole al finanziamento delle opere da restaurare.

Bisogna intervenire su immobili gravemente segnati dalle scosse, sia per la loro natura strutturale, sia per motivi geologici che hanno reso Villanuova molto vulnerabile. Innanzitutto il municipio di via del Brasino, attualmente inagibile, che sarà oggetto di un restyling radicale a partire dall’estate: prima le murature e gli impianti, poi la pavimentazione, le tinteggiature e l’assetto interno. Costo totale circa 1 milione e 500 mila euro, suddivisi in due tranche da 700 e 800 mila euro, da utilizzare una nel 2007 e una l’anno prossimo, quando entrerà in gioco anche Progetto Villanuova, la società creata dall’amministrazione comunale per gestire il proprio patrimonio immobiliare.

C’è poi da lavorare sulla scuola media, che deve essere rifatta e adeguata alle normative, con una spesa che supererà probabilmente i 700 mila euro, e con qualche problema logistico dato dall’ingombro che la ristrutturazione comporterà.
Sfioreranno invece il milione di euro gli investimenti sul santuario di Madonna della Neve, non solo per le dimensioni dell’opera di rifacimento, ma anche per le particolari condizioni in cui essa dovrà essere realizzata.

L’immobile è infatti collocato sulla cima del monte Renico, raggiungibile soltanto a piedi o con l’elicottero. Soluzione questa già adottata (grazie al sostegno della Provincia di Milano) nei mesi scorsi, quando si lavorò alla messa in sicurezza primaria della costruzione.
Ora si pensa di sfruttare ancora il supporto di un mezzo volante per i trasporti più corposi, mentre sarà riportata in vita anche la teleferica già esistente ma attualmente in disuso.
In questo caso bisognerà intervenire sul tetto, sulle pareti, sul campanile, sulla facciata e sulle decorazioni interne con particolare attenzione, tenendo presente i cinque secoli di vita della chiesa.

Costerà invece 300 mila euro la messa in sicurezza del pendio di Valverde, già a rischio frane per la sua natura geologica, divenuto ancor più pericoloso dopo le fratture create nella roccia dal terremoto. Infine vanno segnalati altri interventi minori sulla scuola materna (che subirà un miglioramento sismico finanziato dalla Fondazione Comunità Bresciana), sulla chiesa del cimitero e sul centro sociale di via Bianchi, per un totale di ulteriori 300 mila euro.

Sono invece già terminate le operazioni sulla palestra comunale e su Ponte Pier, mentre entro il 31 agosto (grazie alla celerità garantita dalla ditta che se ne sta occupando) si concluderanno anche quelle in corso nella scuola materna. «A questo punto possiamo dirci soddisfatti – dice il sindaco Ermanno Comincioli -. Certo i lavori creeranno ancora qualche disagio alla cittadinanza, ma non possiamo farne a meno».

di Luca Cortini da Bresciaoggi

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