31 Ottobre 2011, 08.00
Pillole di psicologia

I genitori di Marco Simoncelli

di Paola Carozza

Domenica 23 ottobre abbiamo perso non solo un grande campione ma soprattutto un ragazzo di 24 anni.

 
Marco è stato descritto come un ragazzo umile, disponibile con tutti, combattivo ed osservando la sua storia in questi giorni ho capito il perché.
Oltre al dolore per questa perdita, cio’ che mi ha colpita profondamente è stata la reazione dei genitori, le loro parole, che ho avuto la fortuna di ascoltare in due interviste e che spero tanto andiate a vedere per capire il senso di questa mia riflessione.
La madre Rossella, che a pochi giorni dalla morte del figlio, afferma “di essere stata comunque fortunata, ad aver conosciuto Marco, per quello che ha saputo donarle”, parole pronunciate con una forza disarmante, fra sorrisi e lacrime, oltre ad essere per tutti un esempio dovrebbe farci riflettere.
 
La sofferenza dei genitori di Marco è sicuramente la stessa di qualsiasi altro genitore che ha la grande sfortuna di perdere un figlio, ma cio’ che merita attenzione è la dignità con la quale queste due persone hanno reagito alla sofferenza e soprattutto alla loro capacità di elaborazione del dolore, veramente esemplare.
Vorrei ringraziare Marco per l’esempio che ha rappresentato per i ragazzi della sua età, un giovane campione che non è stato cambiato dal successo, anzi, è andato avanti nella sua semplicità, continuando ad essere se stesso con dei valori saldi che la sua famiglia gli ha trasmesso nel corso degli anni.
Ed infine i suoi genitori, la loro forza nella piu’ totale sofferenza. Il rispetto dimostrato da papà Paolo, che arrivato in Italia, non ha esitato a ringraziare tutti, dai giornalisti, ai funzionari in Malesia, senza essere polemico con nessuno ma solo ricordando la purezza di suo figlio.

Dott.ssa Paola Carozza



Commenti:
ID14056 - 31/10/2011 13:13:36 - (sonia.c) -

non c'è dolore più grande di questo! grazie dott.Carozza e grazie hai genitori Sic!

ID14059 - 31/10/2011 17:40:54 - (panta_rei) - Mi spiace...

come mi hanno rattristato altre morti di giovani che conoscevo magari solo di vista. Sapevo della fama dell'atleta, ma mi era sconosciuta la persona. Ora mi chiedo cosa ha spinto la quasi totalità dei miei "amici" di facebook a condividere dolore e lacrime per una persona che, esclusi un paio di veri ammiratori sportivi, sapevano a malapena che esistesse. Sarei davvero grato alla dottoressa, se mi aiutasse a capire. Buona giornata a tutti.

ID14064 - 31/10/2011 19:48:37 - (sonia.c) -

Gramellini sulla stampa ha fatto un bell'articolo su Sic ! condivido la sua riflessione :è il futuro che non c'è più.......

ID14069 - 31/10/2011 22:01:00 - (Bioparco) -

Personalmente credo che le interviste a caldo siano frutto anche dell'effetto anestetizzante dell'episodio. Il come è accaduto e la vicinanza immediata di moltissime persone aiutano, ma alla distanza? Comunque qualcosa di speciale ed insolito viene da questi due genitori. Per quanto chiede panta_rei ricordo che un'analoga valanga di messaggi è stata fatta per Steve Jobs. Mi pare più un'effetto mediatico di massa. Con questo non voglio sminuire le due figure. Basterebbe guardare le interviste di Sic mandate in onda in questi giorni per capire che era un ragazzo semplicissimo, simpatico e solare e poterlo conoscere meglio.

ID14074 - 31/10/2011 23:13:11 - (sonia.c) -

è morto un giovane,un figlio ,rappresenta tutti i figli! era buono? si! ma io piango anche quelli cattivi, che cattivi non sono ..piango anche per quelli vivi, che vivono male ,pieni di droga di alcool o di rabbia...

ID14086 - 01/11/2011 13:35:33 - (panta_rei) - Ho letto...

il bel commento di Gramellini, ma non mi ha spiegato. Il mio non voleva essere un commento polemico, anche con Jobs mi ero fatta la stessa domanda e, polemizzando con mia figlia, avevo scritto che non mi sarebbe mai venuto in mente di santificare il sig. Nokia, costruttore del mio cel. Solo dopo aver letto ho potuto apprezzare Sic e più ancora i genitori, ma il giorno dopo l'incidente lui era, per me e per il 90% dei piangenti, un cognome letto sulla gazzetta al pari di Melandri e Dovizioso. Ecco, provate a chiedere: "chi è Dovizioso?" a chi scrisse su Fb:"sono sconvolto dalla tragedia, ciao sic", saprete quanto conosceva il povero Marco. Mi sono detto che si tratta solo di emulazione, se lo fanno gli altri deve per forza essere bello, come pensano le nostre adolescenti che passeggiano sfoggiando un'orrida borsa di plasticaccia lucida con scritto Gola, pur di non apparire fuori dal coro. Ciaociao

ID14098 - 01/11/2011 14:12:38 - (sonia.c) - aspetto volentieri riflessioni dagli esperti!

non ho capito bene cosa intendi pantarei,,per mè principalmente è stato lo shoch della morte in diretta ! una morte vera in "tempo reale" che, ci ha mostrato in un nanosecondo ,tutta la nostra fragilità!tutti i nostri discorsi suonano inutili e vuoti di fronte alla brutale realtà! giustamente e per fortuna noi viviamo e agiamo, senza farci condizionare troppo dalla famosa "livella" sennò non faremmo mai nulla!anche le parole della mamma di valentino ( ADESSO ho paura) confermano questa riflessione! e poi quale genitore resta insensibile di fronte alla tragedia di questo padre che gli muore un figlio tra le braccia??

ID14113 - 01/11/2011 21:29:05 - (panta_rei) - Cara Sonia...

anch'io sono rimasto colpito da quel brutale incidente, come lo sono stato dall'indecente esposizione del corpo martoriato di un dittatore come Gheddafi. La morte, sbattuta in faccia a quel modo, è sempre scioccante, ma non ho sentito il bisogno di esternarlo a raffica in Fb. Questa la mia domanda e, ritenendo troppo semplicistica la risposta che mi ero dato, chiedevo lumi agli esperti. Ciaociao

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