Quasi 50 quelle presenti a Gavardo

Gavardo è il paese valsabbino della multietnicità: quasi 50 le etnie presenti, per 1.222 stranieri su una popolazione di 11.033 individui, pari all’11%.
Gavardo è l’unica realtà valsabbina che supera quota 10.000 abitanti; ed oggi, pur con l’esodo dei locali, continua la crescita: se infatti ad inizio 2006 i gavardesi erano 10.961, a fine anno sono diventati 11.033, per un incremento di 72 unità dai mille volti, visto che la crescita straniera è stata di 102 individui (il 9% annuo).

Non c’è incremento naturale (alle 113 nascite, 29 delle quali straniere, una su quattro, corrispondono 114 decessi, 3 soli dei quali stranieri), ma c’è un incremento migratorio, dato che ai 378 cancellati si contrappongono 451 nuovi iscritti; un incremento di natura straniera.

Ma ecco com’è articolato l’universo stranieri gavardese. Sui 1.222 individui complessivi (l’11% della popolazione totale, per 47 etnie diverse), non c’è un’etnia che prevalga in modo significativo: più di tutti i marocchini (210 unità, pari al 17% del totale, contro un’incidenza in Valsabbia tra il 30 ed il 40%), con a ruota i ghanesi (sono 143), gli albanesi (124, in grossa crescita), e gli originari della Costa d’Avorio (103). Seguono 95 rumeni (con 51 donne, ad evidenziare la crescita del fenomeno delle badanti che arrivano dai paesi dell’Est), i pakistani (83, prima etnia asiatica), senegalesi, macedoni, burkina, brasiliani ed ucraini (25 donne su 31 individui).

Le etnie che Gavardo mostra un po’ a sorpresa rispetto allo standard valsabbino sono i pakistani (qui è possibile trovare lavoro nel campo dell’allevamento bovino), i macedoni (64) ed i brasiliani: sono 33 coloro che provengono oggi dal paese del carnevale di Rio.
Pur moderatamente anche gli stranieri gavardesi si mostrano terra d’Africa: i 659 individui provenienti dal continente nero rappresentano infatti il 54% dell’intero universo straniero; ed a marocchini, ghanesi e ivoriani (le tre principali etnie) si aggiungono anche senegalesi, burkina, nigeriani e tunisini, egiziani, algerini, del Benin e del Niger, più 2 etiopi, un camerunense ed un liberiano.
Infine se il 30% (in 350) arrivano dall’Europa dell’Est, ben 122 (uno su 10) proviene dall’Asia, con 14 indiani e 13 cinesi.

m.pas. da Bresciaoggi

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