La «Cpf 80» si trasferisce a Lavenone

Dopo 27 anni di presenza e radicamento, una realtà importante del mondo cooperativo lascia Vestone con destinazione Lavenone. Parliamo della «Cpf 80», la Commissionaria popolare Familiare 80, una coop nata proprio a Vestone e con sede a Mocenigo, costretta a emigrare e a spostarsi nella pur vicina destinazione alternativa.

Sarà un distacco impegnativo, perchè sono vestonesi anche moltissimi soci: il 40 per cento dei 2.550 complessivi. «In origine la cooperativa doveva spostarsi dall’attuale sede di Mocenigo a una nuova collocazione a Nozza - spiegano alla Cpf80 - su un’area della quale siamo già proprietari. Ma imposizioni per noi inaccettabili derivanti dal Comune ci hanno spinto a far scegliere i soci in occasione della recente assemblea annuale: o spostarsi a Nozza, alle condizioni imposte in Comune, o scegliere altre vie, e in particolare Lavenone, in località Gargnà».

L’attuale casa di Mocenigo ha un problema di spazi, sia all’interno (per la vendita) sia all’esterno, per l’insufficienza dei parcheggi a disposizione. Un problema a fronte di merci vendute nel 2006 per quasi 3 milioni e 200 mila euro, e a un capitale netto in salita a 1.132.500 euro.

Alla fine del 2006, i soci della Cpf 80 erano dicevamo 2.550 (considerando i nuclei familiari si tratta di un totale di circa ottomila persone), distribuiti su un territorio che va oltre i confini della Valsabbia. «Lo zoccolo duro è a Nozza e Vestone, con quasi 1.000 soci - continuano i vertici della coop -.

Poi arrivano Casto con 207 e Idro con 160. Sono stati proprio i soci a scegliere, quasi all’unanimità, il trasferimento a Lavenone. Una scelta non facile ne indolore, una ferita al cuore vestonese; ma comunque necessaria».
In queste ore, dopo l’assemblea che ha rinnovato le cariche e nominato il nuovo presidente, Luigi Bianchi, l’iter del trasloco è già iniziato.

m.p.
Da bresciaoggi

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