«Non toccate il 25 Aprile!»

Il Governo, nell’ambito della manovra economica di Ferragosto, in funzione di un risibile recupero (0,1%) del PIL, di fatto cancella la FESTA DELLA LIBERAZIONE DELL’ITALIA dalla guerra, dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista.

Questa grave decisione vuole far dimenticare il sacrificio di decine di miglia di donne e uomini, molti ancora in vita, che dal 1943 al 1945 rischiarono la vita o la persero, in giovane età, per la libertà di tutti gli Italiani.

Come rappresentanti di un territorio che vide – a Salò e nei dintorni – la nascita e la tragica dissoluzione della “repubblichina” fascista, chiamata “sociale” ma asservita all’invasore nazista che tanti lutti fece nella vicina zona della Vallesabbia, con decine di partigiani trucidati, feriti, imprigionati, siamo ancora più indignati per questa decisione.

Il nostro territorio ha vissuto un’eroica resistenza, non solo combattuta ma anche condivisa come un’esperienza di umanità e di solidarietà da centinaia di uomini e donne semplici e onesti, che aiutarono quei “ribelli per amore” che lottarono per avere un’Italia libera e democratica.

La proposta contenuta nella manovra è solo l’ultimo di tanti attacchi che tentano di delegittimare i valori della Resistenza: dal riconoscimento dei “ragazzi di Salò”, al controllo in chiave revisionista dei libri di storia, al tentativo di estromettere le associazioni partigiane dall’elenco degli enti morali che sono autorizzati, in ragione del loro status, ad entrare a pieno titolo nelle istituzioni scolastiche.

L’ANPI E LE FIAMME VERDI DI SALÒ, DEL GARDA E DELLA VALLESABBIA INVITANO I CITTADINI, LE ISTITUZIONI, LE FORZE POLITICHE E SOCIALI E LE ASSOCIAZIONI DEMOCRATICHE ED ANTIFASCISTE A FAR SENTIRE LA PROPRIA VOCE; AFFINCHÉ QUESTE PROPOSTE VENGANO SUBITO RITIRATE.