Un «lifting» per il ponte vecchio

Il �lifting� sta avvenendo in questi giorni sotto gli occhi di tutti i vobarnesi: con un investimento di 70 mila euro, il celebre �ponte vecchio� della cittadina, insieme alla vicina piazzetta, si trasformer� in un vero �salotto� di rappresentanza.

Il manufatto in questione d� accesso al centro storico vobarnese riqualificato in tempi recenti, ed � un’opera veneziana che risale alla fine del Cinquecento. �In biblioteca - ricorda il vicesindaco Fabrizio Galvagni nella sua veste di appassionato di storia locale - � conservato un brandello della delibera relativa al ponte de preda, che venne realizzato in sostituzione del precedente costruito con travi in legno. Vi si dice che tutti a Vobarno, a eccezione, curiosamente, della comunit� di Collio (il motivo � sconosciuto), erano d’accordo con la realizzazione in stile veneziano a cura, con ogni probabilit�, di abili architetti veronesi�.

Nel passato pi� recente invece, gi� negli anni ’30 del Novecento, si inizi� a prospettare la realizzazione di un punte nuovo, visto che il manufatto veneziano rappresentava allora l’unico accesso al paese. Ma la nuova opera arriv� solo all’inizio degli anni ’60: si tratta del ponte che porta alla ex Baita, al quale in anni recenti si sono aggiunti quello a Nord del paese, la passerella pedonale che porta alla scuola elementare e il collegamento con le aree ex Falck.

Nonostante la nuova costruzione, quella vecchia continu� a essere utilizzabile dai veicoli, anche pesanti, in entrambi i sensi di marcia. E i conducenti dei camion erano costretti ad arrivare dalla laterale via De Zoboli per poter entrare sullo stretto ponte veneziano.
Oggi, invece, la passerella sul Chiese viene percorsa solo a piedi o in bicicletta; tranne che in occasioni particolari; come nel caso dei funerali. Anche perch� la chiesa � sulla riva destra del Chiese, mentre il 90% del paese sta sulla sinistra. Cimitero compreso.

m.pas. da Bresciaoggi

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