17 Agosto 2011, 07.30
I racconti del lunedì

La Parabola del figliolo-prodigio

di Ezio Gamberini

Il figliolo-prodigio un bel giorno si stufò della vita monotona che conduceva e chiese al padre la sua parte di eredità, per andarsene da casa...

 
 
“Due dita negli occhi ti do – rispose il padre – fila!â€.
Il figliolo partì e si fece ospitare in una grossa fattoria di maiali.
Di notte fregava le ghiande e il giorno appresso le rivendeva a prezzo stracciato agli altri allevatori di suini.
 
Dopo pochi mesi aprì il primo locale e in capo a cinque anni si ritrovò proprietario della più grande catena di postriboli della Galilea, perchè il ragazzo ci sapeva fare.
Poi gli venne la nostalgia e volle rivedere la sua famiglia, e si mise in viaggio.
 
Quando fu sulla porta di casa, gli fecero una gran festa e lo accolsero con gioia, il padre gli corse incontro e lo abbracciò, e per farlo festeggiare ordinò che fosse tirato il collo all’ultima gallina che era rimasta, perchè la sua famiglia di origine era praticamente in bancarotta.
 
Allora, commosso, il figliolo-prodigio regalò a suo padre una stupenda villa con le terme sul lago di Tiberiade e gli assegnò un vitalizio con il quale il vecchio e suo fratello poterono gozzovigliare sino alla fine dei loro giorni.
 
Tratto dal volume “Ai cinquanta ci sono arrivato†– Ed. Liberedizioni - 2010
 


Commenti:
ID12070 - 17/08/2011 19:55:52 - (max weber) - filosofo del bunga bunga...

aiuto ezio.....ti prego.....

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