I tronchi degli ulivi

 

Vacanza è quando vedo ulivi e mare, per me vanno bene per ritrovare pace e tenerezza per i miei passi.
Strano però che possa intenerire la vista di quel tronco contorto, bubbonico e spesso spezzato dell’olivo, il mistero è proprio di come riesca a dare nutrimento al suo meraviglioso frutto passando per i centenari nodi legnosi. Una vita umana passa senza vedere quanto sforzo l’albero metta a sopportare i venti salmastri, a girarsi in pieghe grinze e spaccature che sembrano ferite mortali e che nella chioma spruzzata d’argento si rivela potente di salute e vigore.
Un mistero quel crescere con quelle ferite, il vento che fischia tra quelle braccia intrecciate, il tempo che vede uscire di scena tante nostre vite e loro testimoni senza parole che offrono una stupida polpa verde che è la magia del benessere.
Meditare in mezzo ad un uliveto è come vedere i progetti più lontani che scivolano nel tempo, senza giudizio, senza rancore.
Una pace che sopporta tutto il rumore della vita.
 

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