Il lungo, la bella e il contestatore

Prende spunto da un ventennio di azione amministrativa, interrotta solo da un paio d’anni all’opposizione che hanno preceduto un breve commissariamento del Comune, il programma di governo che accompagna l’ennesima candidatura a sindaco di Ermano Pasini, al quale fin ora è andata bene quattro volte su cinque. Con la lista “Per Provaglio”, Ermano Pasini che ricopre anche il ruolo di pr3esidente della Comunità montana di Valle Sabbia, intende rilanciare con continuità su turismo, sport e opere pubbliche, prevedendo ulteriori interventi sulla Sp 59, la sistemazione della Mastanico-Sabbio Sopra, opere di aggiustamento della viabilità comunale. A mettergli il classico bastone fra le ruote ci proveranno la trentenne Tamara Baldassari e Paolo Inverardi che di anni ne ha da poco compiuti 26. La prima, unica donna a candidarsi al ruolo di sindaco nella storia del piccolo centro valsabbino, lo farà a capo di “Provaglio che cresce”, una coalizione che raccoglie l’eredità della passata amministrazione trascorsa sui banchi della minoranza. Se la coalizione uscente intende far leva sulle cose già fatte per rilanciare nuovi interventi, quella guidata da Tamara Baldassari si rivolge al bisogno di cambiamento che sarebbe desiderabile accompagna i provagliesi, “perchè Provaglio non deve offrire ai suoi cittadini solo asfalto e cemento, perchè deve essere amministrato e non comandato, perchè i cittadini possano avvicinarsi senza paura alla vita amministrativa del loro paese”. Fra le novità sostanziali del programma di “Provaglio che cresce” c’è la volontà di modificare o approvare i regolamenti comunali in modo da favorire il più possibile comunicazione e trasparenza dell’azione amministrativa”. Paolo Inverardi, triumplino di Sarezzo, si presenta invece sotto i colori di Forza Nuova: “Anche a Provaglio Valsabbia come a Paspardo, ci siamo presentati con l’obiettivo principale di ottenere visibilità anche a livello provinciale, realtà dove sta prendendo piede il problema dell’immigrazione”. La “ricetta” di Forza Nuova per questo e per altri problemi è espressa chiaramente nel programma elettorale che parla di blocco totale del rilascio di nuove cittadinanze che andranno concesse solo a determinate condizioni, di censimento urbanistico per evitare speculazioni e degrado, di politiche giovanili, di ecologia e di appartenenza. “Non ci stiamo ad essere tacciati di xenofobia” afferma Inverardi che chiarisce: “noi non siamo contro gli immigrati, solo abbiamo le nostre idee su come andrebbe governato il fenomeno”.

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