La Sabbiense è stata promossa in serie C

Si è rivelata un trionfo l’esordio nel calcio a undici, da parte della squadra femminile di Sabbio Chiese.

Al primo campionato di serie D, la formazione femminile della Sabbiense fa davvero l’exploit, vincendo il torneo e, quindi, conseguendo l’inatteso salto di categoria.

Ma il tutto aveva avuto inizio con la conquista, a Bellaria-Igea Marina, in provincia di Rimini, del titolo di campione d’Italia del campionato a sette giocatrici: «Con un organico di 24 atlete, la metà circa valsabbine - spiega il direttore sportivo della società Massimo Calappi, che guida la squadra assieme al suo braccio destro Placido Freddi ed all’allenatore Davide Ferrari -, siamo partiti con l’intenzione di disputare un campionato tranquillo, con l’obiettivo di salvarci in fretta; ma a fine campionato ci siamo ritrovati, con solo due sconfitte e due pareggi ed il resto vittorie, con la promozione in tasca, e con la prospettiva per il prossimo anno di essere l’unica squadra che rappresenterà Brescia nel girone lombardo del campionato di serie C».

Un campionato concluso alla penultima giornata con la vittoria sulla Campagnola Bergamasca per 6 a 0, risultato cha ha sancito la promozione con un turno di anticipo, rendendo inutile l’ultimo turno, l’atteso derby valsabbino col Paitone: «Il tutto è stato possibile - continua Massimo Calappi - grazie a tre fattori determinanti: da un lato un parco giocatrici con elementi di esperienza e dall’altro una certa dose di fortuna, ma soprattutto c’è stato il grosso sostegno finanziario da parte del nostro sponsor, la G B srl, società gardesana che, oltre a progetti di ex cave estrattive finalizzati al recupero ambientale in simbiosi col territorio, sia in Italia che all’estero, ha una grande passione per il calcio al femminile».

Un’avventura, quella della Sabbiense, andata al di là di qualsiasi attesa: «Il tutto grazie, oltre che alla società, allo sponsor ed all’organico in campo - dice ancora Calappi -, ad alcuni elementi di spicco quali la capitano Monica Tedoldi, colonna della squadra e vero allenatore in campo, oltre che goleador di razza (assieme alla trequartista Monica Iustoni, ha segnato più di 50 degli oltre 70 goal realizzati complessivamente dalla squadra, subendone solo una ventina), al libero Gloria Capelli, al portiere Marzia Cè, imbattuta per oltre 750 minuti, all’odolese, ed ex azzurra, Monia Gazzaroli, e alla giovane della squadra, la 14enne Debora Freddi».

Squadra quest’anno imbattuta in casa, la Sabbiense ha quattro delle sue giocatrici che militano nella rappresentativa regionale lombarda: «Il nostro obiettivo per il prossimo anno? Presto per dirlo. Ma come quest’anno in D, l’obiettivo in serie potrebbe essere quello di un campionato da disputare in tutta tranquillità, magari schiacciando furtivamente l’occhiolino alla serie B», commenta il direttore sportivo Calappi.

Già da ora, infatti, Sabbio e la Sabbiense danno vita al settore giovanile al femminile, condizione essenziale ed obbligatoria per poter partecipare al campionato di serie B: «Un passo questo - conclude Massimo Calappi -, che denota la nostra voglia di crescere ulteriormente, di salire ancora di categoria. Ma dall’averne voglia al riuscirci, in passo è lungo. Intanto, col settore giovanile potremo fare un modo di evitare alle giovani giocatrici valsabbine che vogliono giocare seriamente al calcio, di doversene scendere in città od "emigrare" a Rovato o a Manerbio».

Per il futuro, dunque, a Sabbio Chiese è lecito aspettarsi nuovi trionfi da parte del calcio femminile.

Massimo Pasinetti
Da Bresciaoggi

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