Comuni di confine, Molgora garante

Giovedì scorso, l’AssComiConf (Associazine Comuni di Confine) aveva riunito a Tremosine i rappresentanti dei comuni confinanti con il Trentino Alto Adige per ribadire la necessità che fossero i singoli comuni a decidere come utilizzare gli 80 milioni annui per cinque anni a loro destinati, e non la Regione Lombardia, come aveva affermato il presidente Roberto Formigoni. Battaglieri come sempre, hanno chiesto un incontro chiarificatore con il presidente della Provincia Daniele Molgora per un chiarimento in merito sia all’entità dei fondi, sia al loro utilizzo.

Tanto per cominciare quest’anno il finanziamento a disposizione è doppio e vale 160 milioni perché c’è ancora a disposizione il fondo del 2010. A vagliare i progetti che i comuni dovranno presentare entro il 30 giugno prossimo sarà l’Odi (Organismo di indirizzo) che ha sede a Verona e del quale fa parte lo stesso Molgora, in qualità di rappresentante del Ministero dell'Interno.

Ed è proprio in virtù della sua presenza nell'Odi che Molgora intende fare pressione affinché alcune istanze del territorio vengano ascoltate. Ma non si tratta solo dei progetti (che saranno analizzati da una Commissione - Cap - individuata dall'Odi stesso), visto che si pensa a una soluzione che possa adattarsi alle diverse istanze dei Comuni. «Ho intenzione - conferma Molgora - di chiedere che ai singoli Municipi venga assegnato un plafond ben definito, così da rispondere meglio alle esigenze che ognuno manifesterà. A questo proposito, promuoverò nuovi incontri con i sindaci per capire quelle che sono le esigenze più importanti, così da passare alla fase progettuale con maggior precisione».
Intanto già ieri pomeriggio, durante un vertice dell'Organo di indirizzo, è stato stabilito - come confermato da Molgora - che l'Odi incontrerà singolarmente le Province, secondo un calendario che sarà diffuso a breve.

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