19 Marzo 2011, 07.00
Salò Valsabbia Garda
Turismo

Arrivi in Provincia, meno in Valsabbia

di Cesare Fumana

Nel 2010 la provincia č riuscita a richiamare turisti soprattutto dall’estero, con il Garda che trascina la crescita, tranne Salň, mentre č in calo rispetto al 2009 il lago d’Idro.

Nonostante il 2010 sia stato un anno difficile per il comparto turistico, in provincia di Brescia, nel complesso, si sono registrati dati positivi. Gli arrivi hanno superato per la prima volta quota 2 milioni (per l’esattezza 2.016.536,) con un più 5,52% rispetto all’anno precedente, e le presenze, vale a dire i pernottamenti in strutture alberghiere ed extra alberghiere, si sono attestate a 8.464.905 (+1,62%).
I dati sono stati resi noti dall’assessorato al Turismo della Provincia di Brescia, che ha il compito di rilevarli per conto dell’Istat.
«Il merito – ha commentato Silvia Razzi, neo assessore al Turismo dalla fine di dicembre – va innanzitutto all’imprenditorialità bresciana che ne è uscita vincente, e che ha saputo stare sul mercato in questo periodo di crisi».

Il Garda polo di attrazione
Entrando nel dettaglio dei dati, la Provincia bresciana presenta però notevoli differenze. La parte del leone, se così si può dire, la fa il lago di Garda che richiama oltre il 62% degli arrivi e il 72% delle presenze alberghiere ed extra. Nel 2010 si è avuto un calo degli italiani (-6,12%), mentre si è avuto un buon aumento degli stranieri (+6,68%), con in testa i Tedeschi che rappresentano il 64% del totale degli stranieri giunti sulla sponda bresciana del Benaco, seguiti dagli Olandesi, dai Francesi e dagli Inglesi. Ma anche in questo caso il dato non è omogeneo per tutta la sponda Gardesana: hanno tenuto bene nel basso lago Sirmione e Desenzano, mentre nell’Alto Garda buoni dati li ha fatti registrare Toscolano Maderno (con un incremento degli stranieri nelle strutture alberghiere, mentre un calo c’è stato in quelle extralberghiere, in queste caso i campeggi), come pure Gardone Riviera. Mentre una leggera flessione si è avuta a Limone sul Garda e un vistoso calo si è avuto a Salò (-3,18% negli arrivi e -4,10% nelle presenze).
«L’incremento dell’offerta e della fruizione alberghiera – ha sottolineato l’assessore Razzi – sta ad indicare che bisogna puntare su questa e non sulle seconde case».

Valle Sabbia e lago d’Idro in controtendenza
Per la Valle Sabbia e il lago d’Idro il 2010 non è stato dei migliori. Gli arrivi sono diminuiti, infatti, dell’1,8% e il calo è dovuto principalmente al turismo extralberghiero, che sull’Eridio vuol dire soprattutto campeggi, con una diminuzione del 24% della presenza degli italiani e del 3,7% degli stranieri.
Sui campeggi influisce negativamente l’andamento meteorologico stagionale, e infatti l’inizio dell’estate è risultato parecchio piovoso, così come il mese di agosto. Dati analoghi li hanno avuti anche sul lago d’Iseo, dove è notevole la presenza di camping.

Altre zone della provincia
L’altra zona a più alta attrazione turistica della provincia (ma di parecchie lunghezze inferiore al Garda) è la Valle Camonica (8,77% delle presenze sul totale provinciale), dove la stagione turistica si registra principalmente nel periodo invernale, mentre arranca in quello estivo. Nel corso del 2010 gli arrivi sono aumentati del 4,48% e le presenze nelle strutture alberghiere dello 0,83%.
In città la ricezione alberghiera, essendo legata principalmente a un turismo d’affari, nel 2010, un anno di stagnazione dell’economia, ha segnato un calo del 17%.

L’esigenza di destagionalizzare
Dai dati emerge che il flusso turistico è principalmente concentrato in estate sul Garda e d’inverno in Valle Camonica. Ma il maggior incremento sul Garda si è avuto nel mese di ottobre, grazie a numerose iniziative di richiamo (percorsi enogastronomici legati alla vendemmia, ecc.). «Ciò vuol di dire – come ha sottolineato il vicepresidente del consorzio dei Limoni e dei Castelli – che offrendo occasioni di richiamo si può potenziare l’offerta turistica anche in altri periodo dell’anno».

L’assessore, al riguardo, ha dato la sua disponibilità per coordinare iniziative che possano richiamare nuovi afflussi turistici nella provincia e sta lavorando anche in un tavolo di lavoro con le altre province che si affacciano sul Benaco per creare sinergie sulla viabilità (incrementando la navigazione sul lago), sulla tutela dell’ambiente e per iniziative turistico-culturali.
Dagli operatori turistici invece la richiesta all’assessore d’iniziare una promozione turistica in Italia.

In foto Silvia Razzi, assessore al Turismo della Provincia di Brescia



Commenti:
ID7815 - 19/03/2011 10:08:30 - (maurizio) - eutrofizzazione

Non solo le piogge di primavera hanno penalizzato l'Eridio ma anche una spinta eutrofizzazione con conseguente spropositata fioritura algale e diminuita trasparenza delle acque

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