04 Marzo 2011, 07.33
Vobarno
Amministrazioni

Conoscere per agire

di val.

Studenti «indagati» per valutare le dinamiche comportamentali nei confronti delle sostanze stupefacenti e delle tecnologie informatiche.

Come obiettivo quello di individuare alcune strategie di contrasto all'utilizzo di sostanze stupefacenti e all'assuefazone da tecnologie informatiche. Iniziative attuabili in ambito locale.
Fra queste anche un incontro con i responsabili della Polizia postale che avverrĂ  verso la fine di marzo.
E’ quanto è stato fatto nei mesi scorsi a Vobarno, attuando un progetto di ricerca che non ha eguali in tutta la provincia.
 
Due "filoni" d'indagine
Quale rapporto hanno i ragazzi con alcool e sostanze stupefacenti?
Quanto e come utilizzano telefonino e internet (Facebook e altri social network)?
Questi i “filoni” d’indagine sviluppati in un questionario di 30 domande somministrato a 324 soggetti (176 maschi e 148 femmine) di età compresa fra i 12 e i 16 anni, che l’anno scorso frequentavanola scuola secondaria di primo grado (scuola media) ed il biennio della scuola secondaria di secondo grado (scuola superiore) nei vari istituti di Vobarno, Salò, Idro, Villanuova sul Clisi e Roè Volciano.
 
Interesse comune
La proposta è arrivata dall’assessorato alle Politiche scolastiche del Comune valsabbino retto dal prof. Valeriano Buffoli, che per l’occasione si è affidato all’esperienza del prof Carlo Alberto Romano, docente di criminologia presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Brescia.
Sul territorio si sono impegnati la Cooperativa di Servizi sociali Area, le scuole presso le quali i dati sono stati raccolti e il progetto Incipit che ogni anno viene finanziato dalla Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella.
 
Le sostanze
Ad emergere, declinato in una serie infinita di dati, uno spaccato oltremodo interessante che ci mostra degli adolescenti in gran parte abituati ad avere a che fare con sostanze alcoliche e droga: già in prima media la percentuale di coloro che dichiarano di aver provato sostanze alcoliche è del 65% per i maschi e del 34 per le femmine; il campione nel suo complesso dichiara di aver provato sostanze stupefacenti nel 5,56% dei casi, ma sono il più del 40% coloro che conoscono persone che ne fanno uso.
Rincuorante il fatto che piĂą del 70% dichiari di essere a conoscenza delle difficoltĂ  a smettere di utilizzare certe sostanze.
 
Internet
Poi c’è il capitolo Internet e tecnologie per la comunicazione.
Quasi tutti utilizzano il computer, quasi la metĂ  fra una e tre ore al giorno, per lo piĂą per navigare in internet, dove si scarica anche materiale utile per la scuola, musica e film, ma soprattutto si utilizzano i social network come facebook e le chat.
Colpisce il fatto che solo per il 12% dichiarino di essere controllati “spesso” e per il 5% “sempre” dai genitori quando sono davanti allo schermo.
 
Il 60% di loro dichiara che almeno una volta è entrato in contatto direttamente con degli sconosciuti. Il 93% del campione possiede un telefono cellulare che utilizza per telefonare, messaggiare e anhce navigare in internet.
 
Dalla ricerca, nel complesso, è emerso che la prevenzione dell’abuso di sostanze (legali o illegali) e della dipendenza (anche da computer), si può ottenere solo attrraverso atteggiamenti culturali diffusi nella società e l’attivazione di prassi educative adeguate.
Tocca a tutti insomma porvi rimedio: amministrazioni, scuole e famiglie.
 


Commenti:
ID7436 - 04/03/2011 10:36:46 - (danyart) - Per non dimenticare!!!

Eccellente l'articolo,che riguarda un aspetto del sociale molto importante"I giovani"spesso additati,spesso criticati,spesso lasciati a se stessi,da genitori con altrettante problematiche,abuso e dipendenza sia che si tratti di sostanse o di gioco o semplicemente,(ma non meno importante)inserimento nel contesto sociale:mancanza di lavoro,salute e voglia di stare in "modo sano" in mezzo alla gente,tendono ad isolarsi, non c'e' dialogo da ambo le parti,ed e' logico che i figli vanno un po'"dove tira il vento".E' chiaro che questo e' solo uno degli aspetti,che portano poi a bruciare troppo in fretta e male le tappe della vita!E' chiaro anche che le scuole,i vari comuni,ed in questo caso anche l'assoc. AREA,con un importante impegno da parte del Sig. Buffoli(al quale va tutta la mia stima,per l'operato che svolge da tempo sul nostro territorio)stanno facendo un ottimo lavoro di "sorveglianza,recupero e prevenzione" sul territorio.Ma noi come famiglia,cosa

ID7437 - 04/03/2011 10:48:33 - (danyart) - Per non dimenticare...fine!!!

...facciamo?Quale prevenzione?Quali e quanti paletti o divieti o permessi,per una buona crescita e passaggio dall'adolescenza all'essere adulti: diamo???Quanto tempo dedichiamo ai nostri figli?quanto parliamo,giochiamo,ci relazioniamo con loro???sono convinta che il 50% dei genitori non sa nemmeno il nopme degli amici piu' cari e nemmeno i luoghi che freguentano dopo scuola o il lavoro"tanto son grandi" vero??ultimo per me molto importante...quanto sappiamo sui nostri figli!!! cosa provano,come vivono certi disagi famigliari e sociali,a scuola,sul lavoro fra gli amici...li ascoltiamo???E allora,facciamo un salto indietro,non troppo 20-30 anni fa...eccoci siamo noi!!! Con valori e interessi diversi, ma di certo non meno importanti.Il mio invito come mamma e come rapp. serv.sociali l.n.,vorrei dirvi:chiudete un po' di piu' i portafogli e aprite i vostri cuori e le vostre braccia, ascoltateli di piu' , questa e' gia' una grandissima prevenzione,PER NON DIMENTICARE ...che anche

ID7438 - 04/03/2011 10:50:05 - (danyart) - continua..fine!!

noi siamo stati ragazzi e che non e' stato semplice"crescere"!!!Grazie

ID7440 - 04/03/2011 11:17:38 - (giovane) - @dany

secondo me ogni storia a se. Conosco persone che son state seguite meticolosamente dai genitori eppure si sono isolati, conosco persone che non ricevevano un dai genitori eppure spacciavano. Per spacciare e drogarsi non occorre avere un patrimonio in tasca, ma semplicemente sapere che "giri" avere.Il discorso pc molto pi ampio. Se non hai un pc a casa sei uno sfigato, sei fuori. La famiglia potrebbe aiutare dando dei limiti, ma soprattutto bisogna trovare un alternativa a questi paletti. Fateli fare sport, attivit che possano farli stare a contatto con altre persone. Reprimere solamente porta ad un aumento di rabbia e null'altro.

ID7442 - 04/03/2011 11:45:24 - (danyart) - vERO!!-- X GIOVANE!!

CONDIVIDO CIO' CHE DICI...non volevo fare "la predica" sia ben chiaro,ho dato solo un aspetto ,e non mi sono espressa oltre, ma fra le righe, mi sembrava di essere stata chiara che il mezzo di prevenzione non puo' essere solo della societa', ma l'intervento della famiglia e'molto importante,ma se quest'ultima ha gia' problemi di suo e chiaro che vanno aiutati entrambi,con tutti i problemi che ne conseguono,partire da un buon esempio famigliare con valori ed esempii di vita ,e' per me un buon trampolino di lancio,verso il futuro,il fatto di controllarli un po' di piu' (e qui non credo di dire assurdita,oggi hanno tutto e troppo)ed insegnargli che se non ha la pagina DI FACEBOOK NON SI E' SFIGATI!!....E' importante!!Giustissimo indirizzarli invece verso altre scelte come lo sport!!!Bravo,e tutte quelle attivita' socio-culturali-sportive ideali per un benessere bio-psico-fisico adatto a tutte le eta',per non inccorrere sempre nel"buco nero"del cosi fan tutti!!! che io

ID7443 - 04/03/2011 11:57:28 - (danyart) - continuo...fine!

non condivido.Poi e' chiaro che ci sono ralta' diverse,dove famglie esemplari ,si trovano a relazionarsi con figli con seri problemi di droga ,alcool ecc,Il mio commento non voleva essere un imput a reprimere i giovani,ma al contrario,stimolarli standoglia accanto come figure vere quali sono i genitori,dando loro gli strumenti necessari per una realta di vita sociale,diversa "dal cosi fan tutti",se uno non va al pab o in discoteca,non si puo' pensare che sia "fuori posto o sfigato",semplicemente ha altri interessi,andra' all'oratorio,a bascket,a nuoto a calcio ,o altri interessi...poi si puo' avere anche il pc, ma bisogna anche insegnare loro, quali pericoli esistono dentro questo grande "mondo-apparentemente invitante",il mio invito era quello di stare piu' vicini ai figli,non di reprimerli!!!!grazie del confronto,buongiorno a lei.Mi scuso se mi sono espressa male!!

ID7448 - 04/03/2011 13:27:00 - (Ernesto) - dany,

hai pienamente ragione, e io penso che fargli sentire il fiato sul collo, (senza esagerare) non sia un male!!! l'inportante e' fare il genitore, cosa che mi sembra un po' andata in disuso.

ID7450 - 04/03/2011 14:13:00 - (danyart) - Vero!!!

Dice bene Ernesto! Il compito del genitore e' assai complicato e difficile. ecco perche' se aiutiamo i giovani a crescere, senza fargli credere che tutto e' lecito e permesso "perche' son giovani", saranno degli ottimi adulti per il domani! I giovani oggi son troppo"scusati": cosi fan tutti,!! ...son cose da ragazzi ...poi gli passa!! ecc.ecc. Non e' cosi!! o meglio in parte alcune cose, sono transitorie ,passeggere legate allo "scoprire" e all'evolversi dell'eta' adolescenziale, ma per il resto: e' proprio nell'eta' "piu' critica" che bisogna "vigilare e esserci di piu'" ...certo non col fiato sul collo logico, useremo un elastico, piuttosto che una corda ....per tenerli vicino a noi,perche' possano fare le loro esperienze!! Se alla piantina di fagioli non metto la frasca... non fa bello e mi cammina per terra!!! risultato??? I giovani vanno formati, educati ,ascoltati e capiti da giovani,s olo cosi potremo dire "quello e' mio figlio!!! diversamente saranno di una

ID7452 - 04/03/2011 14:17:00 - (danyart) - continua...fine!! Grazie.

...societa' che li vuole "tutti cloni". ogniuno di noi e' unico, con i propri principi e morale ! Non possono e non devono sentirsi "tagliati fuori da niente e da nessuno, perche' non devono far parte di nessuna societa' CLONA!!! questo e' il mio pensiero, lungo e contorto..., ma il mio, mamma e donna impegnata nel sociale. saluti

ID7459 - 05/03/2011 10:36:00 - (luce) - quante parole.....

Oggi si sente la necessitĂ  di indagini, di studi, di specialisti del "settore" ....ed intanto dimentichiamo che chi cresce ha bisogno di BUON ESEMPIO da parte degli adulti... ed invece parole parole parole che generano disaccordi e confusione...

ID7461 - 05/03/2011 13:42:00 - (panta_rei) - Ecco...

finalmente un po' di "luce" :-)

ID7466 - 06/03/2011 17:41:04 - (danyart) - mai come oggi...

...mai come oggi i nostri ragazzi,hanno bisogno di certezze ,sostegni e buoni esempi, proprio dai loro genitori oltre che dalla scuola o la societa'!, nessuno vuole dei cloni, ma faRNE DEI BUONI ADULTI DI DOMANI,E IN questi progetti non ci sono solo parole, ma gente vera,operatori nel settore,proprio come e' stato scritto in questo articolo validi aiuti di sostegno per i ragazzi e le loro famiglie...che lavorano e studiano le problematiche comportamentali dei nostri figli,senza generare ne confusioni ne disaccordi,ma mettere a disposizione dei nuclei famigliari strumenti adatti per arginare o risolvere determinate problematiche!salutiSeganlo volentieri la Cooperativa "area" per le suddete finalita'!! saluti

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