17 Novembre 2010, 10.00
Pensieri

Le ere che cambiano

di Itu

I personaggi che nel tempo occupano la scena pubblica, volenti o nolenti, entrano nell'immaginario collettivo, delimitano dei confini.

 
Storicamente parlando non possiamo negare che il passaggio politico di statisti che hanno impegnato le pagine della vita sociale per lungo tempo, ha lasciato impronte potenti in tutto il contesto ambientale.
Per farla breve e meno complicata è possibile riconoscere l’era giolittiana, l’era fascista , l’era craxiana... senza niente voler giudicare, solo per i reperti che messi insieme mettono in comune mode e segnali culturali indiscutibili.
 
In questi amari giorni di sdilinquimento mediatico si sente nell’aria la conclusione dell’era berlusconiana, se ne parla come di naturale degenerazione e sfinimento.
Personalmente non sottovaluto la possibilità empatica che riscuote ancora la persona Berlusconi nell’immaginario popolare, ma guardo quei segni che indiscutibilmente nel bene e nel male sta lasciando sulla nostra pelle il mandato che lui ha deciso di intraprendere.
 
Per esempio non posso trascurare di aver contratto matrimonio, di aver cambiato case, di aver veduto nascere i miei figli, di aver viaggiato e ingurgitato consumismo secondo lo standard imposto da un sistema veloce e oscuro da cui non sempre criticamente mi sono distanziata.
Ma adesso si tratta di essere svegli e coscienti, ho corso abbagliata le sorti di chi si è messo storto sul percorso dei tempi e sono acciaccata nella mia identità frantumata.
 
Mi è piaciuta la dichiarazione di uno scrittore che invita a ricordare che in fin dei conti ci siamo divertiti: tra una barzelletta e l’altra molti come me hanno fatto scelte serie, tra uno spettacolo e l’altro del circo berlusconiano qualcuno ha dovuto salvaguardare patti che andranno oltre questi anni.
Di sicuro per me anni molto impegnativi ma probabilmente non gli ultimi, per questo dobbiamo leggere quel che rimane tra le pagine della storia, semplicemente per continuare i nostri passi.
 


Commenti:
ID4986 - 19/11/2010 21:37:00 - (Giacomino) - Parecchio a disagio

Devo confessare di essermi trovato parecchie volte a disagio da tanta disinvoltura nello sbeffeggiare i principi di sana moralità da parte di chi avendo un importante ruolo pubblico non può pretendere di fare finta di niente come uno sconosciuto qualunque, eppoi: Dimmi cosa fai e ti dirò chi sei.

ID5015 - 20/11/2010 18:18:00 - (Elena Bugatti) - elena bugatti

Io mi vergogno di fronte al mondo intero, basta leggere qualche pagina di qualsiasi giornale estero, di qualsiasi parte politica per sentirsi umiliati. Mi chiedo ogni giorno, come gli italiani abbiano potuto votare il padrone (capisco il padroni che votano i padroni, ma la classe media e gli operai!) E non ditemi che i politici sono tutti uguali, perchè questo pensiero è perdente.. visto che sono tutti uguali allora stiamo nel fango per non dire nella m. Non sono perbenista, ma mi fa schifo l'uso che B fa delle donne. Trovo che questa ventennio sia stato devastante, poichè non vi è stata consapevolezza e siamo stati trattati da burattini dalle sue TV. Ci jmancava solo Minzolini ....

ID5016 - 20/11/2010 21:34:00 - (delirio) - BRAVA ELENA

Berlusconi e le televisioni fanno un uso della donna a dir poco riduttivo, ma purtroppo vedo che anche tante donne si prestano ad autoridursi anche nella vita di tutti i giorni. Sveglia Donne.!!!! non siete ne meglio ne peggio di noi maschi.

ID5024 - 21/11/2010 17:53:00 - (Giacomino) - meglio di noi maschi?

Il personaggio in questione continua a dire di godere di stima in europa e nel mondo, evidentemente o non legge i giornali esteri (strano perchè una volta li leggeva), oppure mente spudoratamente, che sia vera la seconda? Elena quanto hai ragione ma scusa, dove sono finite quelle simpatiche femministe che ci facevano tremare negli anni 70? Non credi come credo io che se foste più consapevoli della vostra dignità sarebbe più difficile anche per i tipi come il Lele nazionale e altri fruitori finali il trattarvi come vi trattano? Coraggio potete ancora farci tremare, in senso buono però. Salutoni

ID5026 - 21/11/2010 18:32:00 - (Elena Bugatti) - I ragazzi non sono colpevoli!!!

Le femministe di allora ci sono ancora, ma sono le ragazze cresciute davanti a "Amici" e al "Grande Fratello" che hanno perso il senso della dignità! D'altra parte non è che i giovani maschi siano messi meglio se il loro modello è Fabrizio Corona. Io non mi incazzo con igiovani , mi dispiace tanto che si siano fatti imbrogliare da un mondo che non c'è. Siamo noi adulti che abbiamo sottovalutato il problema, dobbiamo aiutarli a venirne fuori al più presto.

ID5035 - 22/11/2010 08:00:00 - (Giacomino) - Così è anche se non ci pare

Le cose stanno proprio come dice Elena, troppo comodo ora caricare i ragazzi di colpe quando i genitori (quelli della mia età) non hanno proposto loro i valori che dovevano essere proposti, ma al contrario si è dimostrato di esserci per primi fatti abbindolare da un clima tutto falso e artificiale solo basato sul futile. Tutto condivisibile quello che scrivi.

ID5037 - 22/11/2010 09:52:00 - (Ricard53) - Per Elena.

Mi spiace ma le femministe di "allora" non ci sono più! Ciò che ne è rimasto è solo un flebile ricordo intriso di ipocrisia e confusione. Magari ce ne fossero ancora in forma organizzata come erano, colme di ideali e grandi motori delle contraddizioni di un sistema arcaico. A sentire quelle di oggi, appartenti al lembo del movimento che era, mi sembra di trovarmi di fronte a persone che hanno perso la bussola.

ID5045 - 22/11/2010 16:40:00 - (Giacomino) - ci pare ancora

Accidenti Ricard, non mi sento di contraddirti.

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