03 Settembre 2010, 07.00
Valsabbia
Energia

C'è massa e massa

Quanto sono ecologiche le centrali a bio-massa? Se lo chiede Aldo Vaglia, visti i progetti di farne una in Valle Sabbia.

 
Mi rivolgo al giornale, sempre attento a questi problemi, per un impegno straordinario di sensibilizzazione e informazione dei lettori, sulla nocività delle centrali a bio-massa spacciate per alternative ed ecocompatibili.
Tre centrali in progetto in Valle Sabbia, una idroelettrica, una fotovoltaica e una a bio-massa.
Sulle prime due non può che esserci un consenso unanime. Meritano un plauso gli amministratori che ne sollecitano l’attuazione.
 
Per la terza a bio-massa la condanna mia è senza riserve.
La centrale a bio-massa che si andrebbe a costruire, è in realtà un inceneritore camuffato (anche perché non ci sono le masse) il cui utilizzo presente è antieconomico e quello futuro, un disastro ambientale di proporzioni incontrollabili.
 
La centrale dovrebbe funzionare all’inizio con legna da ardere o cippato dei nostri boschi. E' facile immaginare cosa succederà quando i boschi saranno esauriti.
Si utilizzeranno tutte le porcherie, non prodotte in luogo e impossibili da controllare.
L’uomo inquina da quando ha scoperto il fuoco, ma è inutile bruciare quando se ne può fare a meno.
Snza paura delle parole un termovalorizzatore, che oltre a essere più sicuro, utilizza gli scarti che produciamo noi, (se proprio si deve bruciare qualcosa) potrebbe essere più utile e conveniente.
 
Aldo Vaglia


Commenti:
ID3587 - 03/09/2010 07:45:00 - (Maudo74) - Disaccordo su tutta la linea

Sig. Vaglia sono in totale disaccordo con Lei. Una centrale a biomassa che rispetti criteri di taglio dei boschi sostenibili e' possibile. Ci sono numerosi esempi in tutta Europa. Oltre a dare lavoro a tante persone consentono di tenere i boschi in condizioni ben migliori di quelle in cui vesano oggi buona parte di quelli valsabbini. Naturalmente il tutto sotto stretto controllo in quanto si sa che le anomalie italiane purtroppo sono sempre presenti. Non so chi abbia presentato il progetto, ma di sicuro meglio una centrale a biomasse che un inceneritore di rifiuti! Per quelli ci sono altre soluzioni ben piu' sostenibili da un punto di vista ambientale

ID3588 - 03/09/2010 09:34:00 - (Giachetti) - dove?

ma soprattutto, dove si costruirebbero queste nuove centrali??

ID3592 - 03/09/2010 10:53:00 - (seeron) - .........I nostri boschi

......sono un cercatore di funghi, quindi spesso a spasso per il bosco, posso confermare che allo stato attuale i nostri monti avrebbero bisogno di una bella ripulita, se si potesse utilizzare tutta questa legna morta e altra legna tagliata con criteri di ecocompatibiltà io sarei favorevole ad una centrale....... bisogna studiare a fondo le risorse disponibili e capire se ne vale la pena.... avremmo più energia pulita, boschi manutentati e magari più funghi :-))))

ID3597 - 03/09/2010 13:11:00 - (panta_rei) - dalla parte di Aldo...

io imprenditore (non lo sono, ma facciamo finta che...), impegno un consistente capitale per una centrale a bio-massa, ripulisco i monti valsabbini (funghi a volontà), in pratica, con rastrello, spulcio da sotto il bosco la legna in eccesso; puliti i valsabbini mi allargo al trentino... ops, no, quelli mi prendono a calci in culo; bene, vado verso il parco alto garda... nemmeno; bassa valle, pulisco le cave di marmo. Poi? O chiudo la centrale e butto le chiavi o, meglio, taglio gli alberi, più comodi e redditizi, sono im-prenditore, mica missionario

ID3600 - 03/09/2010 14:00:00 - (ric) - soldi ed energia

sai com'e' molti con i soldi degli altri fanno sempre tante belle cose e hanno sempre tante belle idee ...... Io avrei anche qualche remora in merito alle centrali idroelettriche visto che in valsabbia gia ce ne sono e anche troppe senza poi parlare di quelle messe sul naviglio che sfrutta l acqua del lago ........ anche l'acqua prima o poi inizierà a scarseggiare e quindi che si fara'?

ID3602 - 03/09/2010 14:13:00 - (panta_rei) - im-prenditore

il fine riga mi ha spezzato im-prenditore, intendevo proprio PRENDITORE

ID3603 - 03/09/2010 14:28:00 - (Maudo74) - le piante crescono

Forse ci stiamo dimenticando che le piante crescono ... Un corretto taglio del bosco non vuol dire non tagliare piante. In Europa ci sono molti impianti funzionanti che non creano praterie sulle montagne. Poi il fatto che molti imprenditori italiani abbiano la mentalita' di fare quanti piu' soldi possibile nel minor tempo possibile senza curarsi del futuro cambia le carte in tavola. Il rischio non e' questo tipo di attività, ma chi sarà a gestirla.

ID3611 - 03/09/2010 20:20:00 - (mykiv) - secondo me!!!!

Per le centrali, penso siano grandi società a gestire la cosa. Siete mai stati nel non lontano Alto Adige a vedere un impianto a biomassa? I loro bei boschi puliti e pieni di funghi in questo periodo, sono dovuti solo ad un taglio controllato e gestito da persone (tra l'altro penso molto competenti, ovvio che ci sarà del marcio anche da loro), comunque volevo anche aggiungere che è buono che almeno si pensi a queste cose da noi, anche se per l'impianto a fotovoltaico c'è il problema dello smaltimento, lo sapevate che i pannelli al momento dello smaltimento sono rifiuti come l'amianto???

ID3612 - 03/09/2010 20:36:00 - (Errebi) - boschi secolari

Forse chi scrive non sarà un forestale ma di certo è spesso per i boschi della valle. Ma chi scrive che i boschi non vanno tagliati non sa che il bosco per essere in ordine andrebbe tagliato ogni 20-30 anni; purtroppo la maggior parte dei nostri voschi sta raggiungendo il secolo e basta vedere in che stato versano per capire come sia proprio l'incuria e l'abbandono il danno maggiore. Non dimenticate che un bosco rinnovato con i tagli programmati non crea rischi idrogeologici in quanto le radici dei ceppi tagliati si rinforzano e bloccano il terreno. Viceversa un bosco vecchio va incontro a moria delle piante che sradicandosi creano danni enormi.... Un'ultima cosa: non credo che le centrali a biomassa siano standard ma che vengano progettate in funzione della massa utilizzabile e quindi che non debbano esaurire le risorse in poco tempo.

ID3613 - 04/09/2010 09:02:00 - (Giacomino) - la legna chi la porta?

La materia per farle funzionare non mancherebbe in valle, ma a creare problemi di costo sono la distanza dei boschi rispetto al fondovalle dove verrebbero posizionate le centrali, del resto, come si vede anche in Austria, le foreste che alimentano queste centrali non distano molto e non sono così impervie come da noi e sono ben servite di strade camionabili. Nessun dubbio che tutti i nostri boschi trarrebbero un grande giovamento da una simile gestione della forestazione. E anche i funghi.

ID3617 - 05/09/2010 14:28:23 - (paol) - a Aldo Vaglia

forse lei certe cose non le sa! Quando si parla bisogna sapere cosa si dice,forse lei non un tagliatore di legna. Per carta alla mano e dice:in lombardia (mia a magasa o ad Alu) in lombardia ogni anno sono richiesti al taglio circa 550mila metri cubi di legname,ossia SOLO il 18% della crescita unnuale dei nostri boschi. D pienamente ragione al sig. maudo74 e al sig errebi. Andiamo a pulire un po' i nostri boschi gli incendi diminuiscono e i giovani devono imparare a salvare la natura (domec en ma la podeta )non digli sempre quella no perch ti fai male laltro no perch pericoloso (dopo ala fi hie le toc embambolac discif fo en po) forse io sar un rozzo contadino non sono poi cosi vecchio ho solo 28 anni ma la penso come i nostri padri o nonni

ID3619 - 05/09/2010 19:00:00 - (Giacomino) - Ma la materia c'è

Da boscaiolo dilettante posso assicurare che un bosco ben gestito e ripulito rende dal punto di vista della produzione molto più di un bosco abbandonato a se stesso, inoltre corrisponde alle norme antincendio e costituisce un vero piacere alla vista. Una foresta pulita e ban gestita è più bella di un giardino ben curato.

ID3781 - 16/09/2010 14:21:00 - (Alessandro vaglia) - Alessandro

Sono in disaccordo con te caro zio anche se mi hai fatto riflettere sull'opportunità di bruciare se se ne può fare a meno. Sono in disaccordo quando giustifichi il tuo disappunto riguardo le dimensioni della raccolta: ovvio che un impianto per essere sufficiente deve avere un quantitativo da bruciare garantito e questo esula dalla località altrimenti addio progresso, sia per il territorio che per l'impianto. Ripeto, bastava dicessi che è inutile bruciare quando se ne può fare a meno poichè anche un termovalorizzatore gestisce materiali non locali perchè ha sempre bisogno di essere alimentato. A volte però l'interrogativo che ci si deve porre è più importante e giustifica errori in corso d'opera, a volte bisogna chiedersi se non sia il caso di prendere il treno prima per essere avvantaggiati invece di rimanere sempre nelle retrovie, a volte la domanda ecologica non ha quell'importanza che invece ha la domanda

ID3782 - 16/09/2010 14:52:00 - (Alessandro vaglia) - continuazione....

.....tecnologica. Sofisticamente

ID3815 - 17/09/2010 09:42:00 - (Alessandro vaglia) - i boschi della valle

.... sono spesso per i boschi della valle e posso testimoniare che sono meravigliosi.

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