Il piacere di un libro

 

Domenica mattina ho passeggiato con la mia figliola sul lungolago di Salò e, come di consueto, siamo entrate in libreria.
Che bello trovare tante persone che passeggiano fra poesie, ricette, storie, romanzi… con il naso in su a cercare un libro o quell’altro…
C’erano la signora anziana, lo studente, il bambino, il turista, la famiglia...
 

Mentre la mia bimba giochicchiava con i libricini dedicati ai piccoli, io osservavo una coppia che stava decidendo se acquistare un libro.
Vedendo il mio interesse nel fissare la copertina, mi chiesero se l’avessi letto e se fosse adatto per un regalo.
Non mi ero accorta fino a quel momento di aver avuto uno sguardo così insistente (mi son pure vergognata un po’), e non mi rimase che rispondere.
Si, il libro l’avevo in effetti letto l’inverno scorso e mi era piaciuto molto. Consigliai loro l’acquisto.

Uscendo dalla libreria incrociai la coppia, che sorridendo, mi ringraziò e mi augurò buona domenica.
E allora mi son detta che se le persone annoverano ancora fra i possibili regali il dono di un libro, le statistiche che mostrano quanto la società oggi non legga più, quanto i bambini non conoscano più i vari Moby Dick o i Tre moschettieri, siano un tantino pessimistiche.

O meglio: mi piace pensare che ci sia in atto una controtendenza.
Si sente dire che l’utilizzo di internet, dei metodi di scrittura semplificata, degli sms, abbiano disabituato alla lettura.
Voglio invece pensare che ci piaccia ancora leggere e che un bimbo si possa addormentare la sera ascoltando una fiaba raccontata dai genitori.

 

Aggiungi commento:

Titolo o firma:

Commento: (*)

Username/Email:

Password: