Un’alterazione psicofisica dovuta all’uso di cocaina alla base della tremenda aggressione da parte di Emiliano Dolcetti che ieri a Prevalle ha ucciso la zia e ferito la cugina.
Era in preda alle allucinazioni Emiliano Dolcetti, 35enne di Prevalle, da anni nel tunnel della droga, con alle spalle ricoveri in strutture psichiatriche giudiziarie (Reggio Emilia e Castiglione), arresti per questioni di droga e altri problemi ancora, quando ieri attorno alle 12 si è recato nell’abitazione della zia.
Brutale aggressione
Con in mano un’accetta ha prima colpito la cugina Franca Dolcetti, insegnante elementare a Milano, in vacanza presso la madre, poi si è portato in un’altra stanza e ha colpito alla testa la zia Carolina Ruffatto Dolcetti, 83 anni a ottobre, che è stramazzata a terra.
Franca è riuscita a chiamare la cugina Flora, di 55 anni, che abita a fianco. Giunta di corsa, pensando a un malore della zia, ha invece ritrovato le due donne in un lago di sangue. Franca è stata ricoverata in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita, alla Poliambulanza di Brescia.
Le dinamiche esatte dell'omicidio sono al vaglio degli inquirenti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Brescia guidati da l colonnello Marco Turchi, comandante provinciale dell’Arma, il capitano Fabio Rufino e il tenente colonnello Marco Riscaldati, comandante del Nucleo investigativo, che ha coordinato le ricerche dell’aggressore, ritrovato verso le 19 sulle rive del Chiese.
L’interrogatorio
“In lei vedevo il male, vedevo il diavolo”. Così ha risposto ai Carabinieri il responsabile dell'omicidio di Carla Ruffatto. Emiliano Dolcetti è stato interrogato nella sede del comando provinciale dell'Arma, a Brescia. Ha detto di aver trascorso il pomeriggio sul fiume e di avere anche fatto un bagno. Con sé aveva cocaina ed altra droga era nel capannone dell'azienda di famiglia. Ha ammesso di aver sniffato prima dell'omicidio. Al padre aveva detto “vado a comprare le sigarette”.
ma un soggetto così pericoloso, da quanto si legge nel testo dell'articol, passato tra un ospedale psichiatrico e l'altro, era il caso girovagasse liberamente tra un'allucinazione e l'altra????!!!! magari aveva ancora in mano la patente di guida o perchè no, un bel porto d'armi!!!!
Uccise la zia e ferì la cugina, 20 anni Emiliano Dolcetti stato ritenuto colpevole dei reati di omicidio, tentato omicidio e porto abusivo d'arma.
Pena ridotta per Dolcetti Emiliano Dolcetti, 36enne di Prevalle, un anno e mezzo fa uccise la zia di 83 anni con un'accetta e fer gravemente una cugina.
«Tragedia annunciata» Giusto cinque anni fa riportavamo i commenti a caldo sul brutale omicidio della zia Carla da parte di Emiliano Dolcetti, a Prevalle. Allora 35enne, l'uomo è tornato alla ribalta della cronaca quando è diventato compagno di cella di Fabrizio Corona
Sentenza a luglio Emiliano Dolcetti, che lo scorso 17 luglio a Prevalle uccise la zia e fer gravemente una cugina, sar processato col rito abbreviato.
L'assassino e la cocaina E' una pagina terribile della storia di Prevalle. Era il 18 luglio del 2010, mancava poco a mezzogiorno quando Emiliano Dolcetti, disse al padre che sarebbe andato a comperare le sigarette. Invece...
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ID2859 - 18/07/2010 17:28:00 - (armandoilias) - si
non si può dire che gli italiani sniffano e poi uccidono le loro zie