Affidamenti ad hoc?

Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale a Prevalle la minoranza ha dato battaglia su due affidamenti diretti di servizi pubblici compiuti dall’Amministrazione comunale: la gestione di un Centro Diurno Anziani, con annesso bar, e la gestione del Centro Sportivo Comunale con annessi campi di calcio, tennis, calcetto e bar, assegnate, a detta loro, a due associazioni nate praticamente ad hoc nei giorni immediatamente precedenti gli affidamenti.

La discussione ha avuto un seguito ieri, con l’inoltro da parte del capogruppo di minoranza, Paolo Catterina, di un esposto-segnalazione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brescia, alla Procura presso la Corte dei Conti ed alla Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture.

«Nel primo caso – spiega lo stesso Catterina –, è stata inoltre annullata l’assegnazione al vincitore dell’appalto per affidare il servizio al concorrente giunto secondo, attraverso un vero e proprio “aggiramento” della gara pubblica. Nel secondo caso, nonostante l’affidamento abbia avuto inizio dallo scorso 1 maggio, non vi sono ad oggi atti, contratti, verbali di consegna o altro, che attestino non dico la regolarità, ma la formalizzazione dell’affidamento stesso. Anche in questo caso le modalità attraverso cui si è pervenuti ad affidarlo (modificando alcuni valori economici di un bando precedentemente annullato, senza darne conoscenza ai soggetti interpellati per concorrere alla gestione) danno modo di ipotizzare irregolarità formali e sostanziali».

I consiglieri di minoranza nel corso del Consiglio hanno fatto presente, a loro avviso, le irregolarità, accusando l’Amministrazione comunale di avere operato evidenti favoritismi verso i soggetti affidatari. «In un caso – prosegue il capogruppo della minoranza – ci è stato assicurato che la procedura seguita era corretta, ma nei giorni successivi i responsabili del servizio hanno attestato di non aver assunto alcun atto di affidamento, mentre nell’altro caso (il Centro Diurno Anziani) è risultato evidente l’imbarazzo per una questione che ha causato anche la chiusura del Centro per oltre un mese e mezzo, tra le proteste di gran parte degli utenti e dei cittadini perfettamente al corrente di tutti i retroscena della brutta vicenda. In Consiglio comunale – conclude Catterina –, assumendo responsabilmente ogni conseguenza delle mie affermazioni, non ho esitato a definire la faccenda un vero imbroglio. Nessuno ha saputo o voluto replicare».

Interpellato al riguardo il sindaco Amilcare Ziglioli ha affermato che gli affidamenti sono stati compiuti nel rispetto delle regole e nell’interesse del Comune. «Nel caso del Centro Diurno Anziani – precisa il primo cittadino – uno dei due partecipanti non ha presentato correttamente la documentazione, per cui si è andati a trattativa privata, affidandolo a un’associazione di anziani del paese sorta nel frattempo, com’è previsto fra l’altro nel Piano socio assistenziale comunale, assegnando non solo il bar, ma l’intera gestione del Centro. Nel caso del Centro sportivo la convenzione era in scadenza e si è scelto di affidarlo a una nuova società, anche in questo caso sia il bar sia la gestione degli impianti». Per il sindaco la minoranza, invece di collaborare, ha preferito fare con l’esposto della propaganda politica.

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