30 Giugno 2010, 07.10
Odolo
Lettere

Leggi, regole e responsabilitĂ 

Dall'Amministrazione comunale di Odolo, alcune precisazioni in merito al caso della fucina di «Butighe».

 
Egr. Direttore,
a nome dell’Assessorato alla Cultura dell’Amministrazione Comunale di Odolo sono a rispondere alla lettera dei proprietari della fucina delle Butighe.
Sono doverose alcune osservazioni e precisazioni che spero non diano il lĂ  ad ulteriori polemiche.
Innanzitutto nessuno mai ha messo in dubbio l’impegno e l’amore che i citati “maester” Zola hanno profuso nella realizzazione e nello sviluppo dell’attuale Museo del Ferro di Odolo, ai quali è sempre andata e sempre andrà la stima e il riconoscimento più profondo per ciò che hanno fatto, come è stato possibile testimoniare più volte con celebrazioni pubbliche.
 
La discussione non nasce dalla volontà di criticare l’atteggiamento di un cittadino piuttosto che di un altro, ma dalla semplice necessità di preservare ciò che è di interesse pubblico nel nostro paese.
Ci troviamo di fronte alle ultime testimonianze della lavorazione del ferro a Odolo, la fucina delle Butighe è la meglio conservata e la possibilità che si arrivi ad un degrado irrecuperabile ha scosso la Commissione Museale, parte dell’Amministrazione e alcuni cittadini.
Si è deciso pertanto di ricordare e rendere pubblici i doveri legislativi nella tutela di beni di interesse culturale come è per l’immobile in questione.
 
Il valore economico dell’affresco non può essere parametro del suo valore artistico e ricordiamo che non viene assolutamente contestata la bontà dell’idea di farlo restaurare, ma la modalità con cui ciò è stato fatto: senza aver interpellato Soprintendenza dei Beni Architettonici della provincia e Amministrazione Comunale.
E’ vero che materiale della fucina delle Butighe sia stato utilizzato nell’attuale museo proprio grazie ai proprietari, ma per quanto riguarda la possibile donazione del maglio al Comune, devo rettificare che non è mai stata fatta una richiesta ufficiale e che né io, né il sindaco, siamo mai stati interpellati.
 
Il fatto che l’Amministrazione Comunale passata non abbia comprato l’immobile (ma abbia realizzato un museo in un’altra fucina!), non esula comunque nessuno, tantomeno i proprietari, dalla cura di un bene vincolato dal vigente Piano Regolatore.
Purtroppo mi trovo a ripetere che non sono i privati cittadini a decidere cosa è di loro responsabilità o meno, ma le leggi e le regole.
 
Nicola Cassetti
Ass. Cultura
Comune di Odolo
 


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