In un messaggio per la ricorrenza del 2 giugno l'Acli provinciale si esprime per una cittadinanza piena e per il lavoro.
Celebrare il 2 giugno di quest’anno significa anzitutto avere a cuore il fondamento della nostra Repubblica: il lavoro. Perché il lavoro è, ancora oggi, il principale veicolo di una sana inclusione sociale.
La nostra Costituzione afferma il valore del lavoro nello stesso articolo in cui proclama la sovranità democratica: significa che la Repubblica assume il principio lavoristico come uno dei due fondamenti su cui poggia la sua legittimità democratica: la nostra democrazia si fonda sul popolo e sul lavoro, ovvero sul diritto e dovere di contribuire al progresso materiale o spirituale della società attraverso un’attività manuale o intellettuale.
Il solidarismo, espresso nei successivi articoli 2 e 3, definisce ulteriormente un pensiero, un modo di vedere la convivenza civile: in queste parole sta la vera identità italiana. Il “patriottismo costituzionale” che noi intendiamo fa riferimento a questi valori, cui ogni persona, ogni famiglia, ogni comunità possono guardare per ridare fondamento ad una speranza sociale nei momenti di difficoltà, com’è l’attuale.
Tornano alla mente le parole di Giuseppe Dossetti – padre costituente -‐ dove l’incapacità di esprimere una cultura autenticamente cristiana per gli uomini di questo tempo, è “un’inevitabile notte che i cristiani devono attraversare. Una notte che va riconosciuta per notte. Una notte delle persone e delle comunità. Ma proprio per questo, momento delle sentinelle, momento della vigilanza e dell’attesa dell’aurora, momento propizio per la conversione: Sentinella, quanto resta della notte? La sentinella risponde: Viene il mattino, e poi anche la notte; se volete domandare, domandate, convertitevi, venite! (Is, 21, 11-‐12)”.
Anche la nostra associazione lavora per questa speranza. Per questo celebriamo il 2 giugno di quest’anno con un’iniziativa di promozione sociale: aprendo un laboratorio di conoscenza della Costituzione rivolto a tutti gli stranieri che lavorano nel nostro Paese. L’obiettivo è diffondere una cultura della legalità che non sia puramente formale, ma ispirata al vero bene comune, ovvero al bene di tutti e di ciascuno. Questo esperimento è particolarmente importante perché fatto a Brescia, uno dei Comuni dov’è più alta la presenza straniera.
Lo spirito della Costituzione nasce da un lavoro che non si può ridurre a semplice compromesso tra partiti. Lo spirito della Costituzione parte dalle legittime idee d’ogni singolo partito, autenticamente popolare, per arrivare a costruire uno sguardo lungimirante che ha creato la “democrazia di tutti”, non quella di qualche interesse privato per quanto maggioritario. Uno spirito inclusivo, che “assimila” tutti coloro che credono al lavoro come veicolo d’integrazione.
Sentiamo il dovere di risvegliare questa vocazione alla cittadinanza: di una cittadinanza piena, che non si costruisce “a punti”, quasi come fosse un concorso commerciale o un esame universitario, ma attraverso la condivisione di uno spirito morale, di un comportamento civile. Diffondere lo spirito della nostra Costituzione ci sembra il modo migliore per rinnovare la nostra tradizione costruendo percorsi di cittadinanza.
La Presidenza Provinciale delle Acli
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