03 Maggio 2010, 07.00
Villanuova s/C
Amministrazioni

Regole da scrivere insieme

Pu una Commissione nella quale si discutono le regole per tutti escludere una parte della minoranza? Gianluca Vivenzi ci scrive. Pubblichiamo volentieri.

 
Gentile Direttore,
Le chiedo di poter usufruire dello spazio che offre sul suo giornale per dare visibilità al mio pensiero, in relazione agli avvenimenti occorsi nell'ultimo Consiglio Comunale (20 Aprile 2010).
Approfitto per porgerle le mie più sentite congratulazioni per la qualità del suo giornale, e le raccomando di continuare così!
Distinti Saluti.
Gianluca Vivenzi Consigliere Comunale VillanuovaNuova
 


Cari concittadini, Consiglieri Comunali, rappresentanti dell'amministrazione,

come ben sapete nell'ultimo Consiglio Comunale (20 Aprile 2010) è stata istituita, con i soli voti della maggioranza, la commissione per lo statuto ed i regolamenti. Si tratta della commissione, lo si capisce dal nome, che avrà il compito di lavorare allo statuto e a tutti i regolamenti che si renderanno necessari, in primo luogo il regolamento per lo svolgimento dei Consigli Comunali.
Giova ricordarlo, le commissioni consultive hanno compiti esclusivamente propositivi e non vincolanti nei confronti della giunta e del Consiglio Comunale.
E' stabilito dal loro regolamento (anche questo approvato a maggioranza e redatto senza alcun apporto da parte dei gruppi di opposizione, se si esclude una breve riunione del tutto inadeguata allo scopo) e dal TUEL. Non DOVREBBERO a mio avviso essere organi meramente politici, ma un modo per coinvolgere il più possibile cittadini competenti nella gestione della cosa pubblica.

Va da sé, si tratta di un compito importante, che andrebbe svolto con il massimo spirito costruttivo.
Non è forse adeguato paragonare un comune con una nazione, tuttavia la commissione regolamenti e statuti avrà il compito di mettere mano alla “costituzione” del comune.
Per adempiere ad un simile compito è necessario mettere da parte ogni personalismo, come è avvenuto più di 60 anni fa per la costituzione repubblicana, tenendo ben presente l'interesse di tutti.

In Consiglio Comunale, i consiglieri di maggioranza (con il voto contrario di tutte le minoranze), dopo una accesa discussione, hanno imposto la realizzazione di una commissione composta da 9 membri, 6 di maggioranza e 3 di opposizione, tagliando quindi fuori, di fatto, almeno uno dei gruppi di minoranza presenti in Consiglio Comunale ed andando ad escludere a priori qualsiasi possibilità di dialogo costruttivo.
Ricordo che nelle elezioni dello scorso anno, l'attuale “maggioranza” ha raccolto meno di 1/3 dei voti validi, circostanza questa che dovrebbe fare riflettere gli attuali amministratori e che a suo tempo avevo già illustrato, in consiglio comunale e a mezzo stampa, evidentemente con scarsi risultati.

Una buona base per una commissione funzionale, costruttiva ed efficiente sarebbe stata, a mio parere, la riunione dei capigruppo, auspicabilmente allargata al sindaco ed alla presenza di 1 o 2, “tecnici” che avrebbero reso la realizzazione dei documenti prodotti dalla commissione conformi alle norme vigenti. Un gruppo insomma dove si potesse parlare, confrontarsi, esporre opinioni ed idee e non un luogo dove votare per decisioni già prese altrove. In questo senso, nell'unica riunione dei capigruppo che si è fino ad ora realizzata, si era instaurato un clima costruttivo e propositivo.

Una commissione composta da 5 membri di maggioranza e 4 di minoranza sarebbe stato un compromesso accettabile fra funzionalità ed efficacia. Avrebbe permesso a tutti di avere un proprio rappresentante in commissione, lasciando peraltro alla maggioranza la certezza di avere l'ultima parola. Avrebbe dato in qualche modo una dimostrazione di buona fede. Questo non si è verificato.
La soluzione proposta è stata 6 + 3.
Non importa chi, non importa come, non importa cosa la commissione sarà in grado di realizzare. 6 + 3. Solo questo conta.

Io non ci sto, a queste condizioni, è inutile. Sono ben lieto di lasciare spazio a chi ritiene di meritarlo o a chi ritiene che l'opinione di qualche centinaio di elettori è poco importante. 6 + 3, 7 + 2, a questo punto non importa.
VillanuovaNuova continuerà a lavorare e ad essere propositiva, ed a questo proposito propongo da subito l'istituzione di una tavola rotonda, aperta a chiunque voglia partecipare allo scopo di lavorare costruttivamente su argomenti di interesse generale.

Contrariamente a quanto l'amministrazione dimostra di pensare, infatti, non si tratta qui di una questione di numeri. Si tratta di una questione di principio, di legittimità morale e di coerenza politica. Il modo in cui viene istituita una commissione di questo tipo non dovrebbe avere a che vedere con la composizione del consiglio comunale, né con “maggioranza” e “opposizione”, né con messo “da me” e “da te”.
Qui (come nelle future commissioni) si sarebbe dovuto individuare un gruppo di persone competenti, valide, disponibili a lavorare per il bene comune. Invece, come al solito, il tutto viene trasformato in un gioco delle parti, in un bianco contro nero che non serve a nessuno, che non porta da nessuna parte e che ha di fatto ridotto le mie speranze, e quelle di molti altri temo, di vedere prima o poi una svolta nella politica (locale e nazionale) che da troppi anni a questa parte ci sta portando in una direzione che mi spaventa e che non mi piace per nulla. Sono certo che il numero di astenuti alle elezioni, unico “partito” in continua ascesa, abbia qualcosa a che vedere con questo modo di fare politica.

Si può e si deve fare di più e farlo meglio.
E' necessario abbandonare una visione miope e ristretta che, è evidente a chiunque voglia vederlo, conduce ad un vicolo cieco.
Ai componenti della giunta ed ai consiglieri di maggioranza dico quindi: pensateci.
A che pro ergersi a “paladini del bene contro le forze oscure e tenebrose” se poi nei fatti ciò che emerge è un simile atteggiamento?

Concludo con un invito. Chiunque la pensi come noi e comunque creda che lavorando si possa ottenere qualcosa, è invitato a partecipare agli incontri di VillanuovaNuova, che lo ricordo è una lista civica che pone i cittadini “prima” della politica, ogni secondo e quarto martedì del mese alle 20.30 in sala consigliare a Villanuova.

Gianluca Vivenzi - Consigliere Comunale Villanuova Nuova
 


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