La prima Rassegna Classica Valsabbina

Avrà un’impronta al femminile la prima Rassegna Classica Valsabbina, in programma a Vobarno dal 10 al 20 aprile prossimo, con tre serate di grande musica.
Il tocco rosa è una scelta della direzione artistica, affidata alla flautista vobarnese Erika Giovanelli, ideatrice della rassegna, che si avvale della collaborazione dell’Associazione Musicale Franco Margole e dell’apporto dell’assessorato alla Cultura del Comune di Vobarno.

Il progetto prevede già alla sua nascita una piccola rassegna che, nel segno del classico, ripercorre vari generi musicali, spaziando dalle trascrizioni dei Concerti barocchi di Vivaldi al concerto di arpe, passando attraverso repertorio del Tango argentino novecentesco, attraverso l’interpretazione di vari autori.

Tre le serate in programma nel Teatro comunale di Vobarno, con inizio alle 20.45: il 10 aprile si esibiranno le “Mulieres Aulosque” con i concerti barocchi di Antonio Vivaldi, arrangiati per orchestra di flauti; il 16 aprile, sarà la volta del tango argentino con il gruppo “TangoinTrio”; e per la serata finale, il 20 aprile, concerto del Duo di arpe composto da Barbara Da Parè e Michela La Fauci.

Tutte le serate sono ad ingresso gratuito. Al termine del primo concerto ci sarà un buffet inaugurale, nelle restanti due serate un brindisi con le artiste.

«La Rassegna – affermano gli organizzatori – si pone come obiettivo la divulgazione e l’educazione all’ascolto della musica classica nel territorio della Valle Sabbia, dove attualmente non esistono analoghe stabili iniziative.
Questa prima edizione vuole divenire il coagulo per le associazioni musicali, gli sponsor, le amministrazioni locali e quanti intendono operare per giungere alla creazione di una rassegna musicale che mantenga l’alto livello di qualità con la quale si propone fin dall’origine, ma che ambisce a raggiungere negli anni una rilevanza nazionale, attraverso l’abbinamento ad un concorso per giovani musicisti.
La Rassegna Classica Valsabbina vuole diventare un punto di riferimento per i giovani artisti emergenti, legati al territorio della valle e non solo, in grado di accendere l’interesse verso un territorio degno di essere ulteriormente valorizzato».

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