Chiude l’ufficio del catasto di Salò

Dal prossimo giugno professionisti e semplici cittadini che devono rivolgersi alla sezione staccata del catasto di Salò dovranno sobbarcarsi un viaggio fino al capoluogo perché il distaccamento salodiano sarà accorpato a quello di Brescia.

Lo stabilisce una legge del 2009 che prevede appunto il «Trasferimento presso gli uffici provinciali delle sezioni staccate dei servizi di pubblicità immobiliare». A nulla sono valse le proteste sia dei professionisti, sia dell’Amministrazione salodiana che anche attraverso una delibera di giunta fatta pervenire ai ministri competenti, alla direzione dell’Agenzia del Territorio di Roma e alla direzione regionale di Milano, chiedeva «di mantenere in funzione, con le prerogative e le competenze attuali, la Conservatoria dei registri immobiliari di Salò».

Agli uffici della Conservatoria di via Gasparo (situati nell’ex sede Telecom) fanno riferimento 36 Comuni della riviera bresciana del Garda e della Valsabbia e un folto pubblico di professionisti e privati cittadini che hanno a che fare con questioni relative al catasto, alla pubblicità immobiliare ed alla cartografia.

Da giugno, quindi, per qualsiasi pratica bisognerà per forza andare fino in città dove tra l’altro la situazione degli uffici per quanto riguarda gli spazi non è delle migliori, visto che l’archivio del catasto è ospitato proprio nei locali di Salò.

Fonte Giornale di Brescia

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