Malcontento tra i 500 soci collegati agli sportelli di Gavardo e di Salň della Cassa rurale di Condino in vista della fusione.
C’è aria di tempesta ai vertici della Cassa rurale di Condino: i soci bresciani della banca trentina sono in rivolta. «Non c’è dialogo né confronto - afferma Luca Stornello, rappresentante bresciano nella Rurale trentina -, e stando così le cose ce ne andremo». «La Cassa conta oggi 1237 soci - prosegue il nostro interlocutore -, e di questi oltre 500, derivati dalle due filiali di Gavardo e Salò che insieme fanno oltre la metà del volume d’affari della Rurale di Condino, sono bresciani. Siamo quindi un elemento trainante, e i trentini lo sanno benissimo. Solo che hanno scelto di farci contare meno di zero, anche se senza di noi non potranno andare da nessuna parte».
Affermazioni, queste, che nascono dall’ispezione primaverile di Bankitalia, che ha invitato la Rurale a fondersi in fretta con una delle casse confinanti: «Per la fusione serve una maggioranza qualificata del 75% + 1, e da noi, senza dialogo, l’appoggio non l’otterranno mai».
Per statuto, sui 12 membri del cda (oggi al vertice ci sono il presidente Pieruccio Vaglia e il direttore Giorgio Scalfi), 9 sono residenti a Condino, Cimego, Castel Condino e Brione mentre, palese discriminazione, solo 3 possono essere bresciani. E oggi nel cda di bresciano ce n’è uno solo. A che serve andare in assemblea se conti zero?».
In perdita di quasi un milione, nel 2009 l’istituto di credito è tornato in utile. E adesso? «Ci sono tre opportunità - conclude Stornello -: la Cassa ci liquida le quote e ce ne andiamo, oppure, visto che c’è una fusione da fare, ci lascia gli sportelli di Gavardo e Salò col relativo codice banca. Oppure cambia lo statuto, per consentirci di partecipare davvero alla vita gestionale. Senza i bresciani e le filiali bresciane la Rurale non va da nessuna parte».
Massimo Pasinetti da Bresciaoggi
In foto la filiale di Gavardo
Maretta al vertice della Rurale di Condino La Cassa Rurale di Condino, che negli ultimi anni ha aperto sportelli a Salň, sul Garda, e nel marzo scorso a Gavardo, ha licenziato il direttore, il bresciano Emilio Martinelli.
Cassa Rurale Adamello, sì alla fusione I soci a larga maggioranza hanno approvato il progetto di fusione con la Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella
Condino punta al Brenta La Cassa rurale di Condino, che conta due sportelli nell’area Garda-Valsabbia, punta su Tione per realizzare il progetto di fusione.
La Rurale condinese del «dopocrac» Conti a posto, ma anche contestazioni da parte dei soci bresciani, per la Rurale di Condino da poco uscita dallo storto affare del gruppo Pizzini.
Cinque incontri per conoscere la Cassa Rurale Riparte anche per il 2020 il percorso formativo gratuito per coloro che intendono approfondire la conoscenza della Cassa Rurale. Corso che la Giudicarie Valsabbia Paganella propone quest’anno insieme alla Cassa Rurale Adamello, con la quale è prossima alla fusione
Da Pasquetta al via le iscrizioni alle proposte targate Canottieri del Garda per bambini e ragazzi in quattro discipline sportive
L'iniziativa è del consiglire regionale valsabbino della Lega Floriano Massardi: "Progetto importante per difendere biodiversità e specie autoctone lacustri, Regione Lombardia prima in Italia"
Questo sabato 23 marzo il MuSa - Museo di Salò riapre ufficialmente al pubblico e inaugura la stagione 2024 con la mostra “Nuova musica al MuSa”
Quali sono i benefici della lettura sui più piccoli? à possibile invogliarli alla lettura e all'apprendimento già in età prescolare? Continua il progetto Culturale in aiuto ai più piccini
Ottimi risultati degli atleti gardesani nelle gare di canottaggio valide per la selezione della squadra olimpica
Questa domenica, 17 marzo, l'ultimo appuntamento con le Domeniche Musicali dell'associazione culturale di Salò. In primavera arriveranno delle novitĂ
Inizia il terzo mandato alla guida della sezione della Penne nere del Garda e della Valsabbia. Alpini in calo ma le attivitĂ di volontariato restano molte
Riconoscimento per il valsabbino Marco Melzani e attestazioni di merito per l'alpino Luigino Venturelli di Puegnago, mentre il premio “Italo Maroni” è andato al gruppo di Calvagese della Riviera
In studio con Andrea Crescini, giĂ sindaco di Mura e fresco di nomina nel ruolo di presidente del prestigioso ente culturale salodiano che nel 2024 compie 460 anni
Il Comune ha approvato, dopo anni di lotte e controversie, la richiesta di differente destinazione per la struttura