A Vaiale in fumo quasi tre ettari di bosco

Torna a bruciare la Valsabbia e questa volta è toccato al Dosso Sambuco di Vaiale. Partendo dall’abitato di Lavenone, si sale lungo una strada asfaltata non particolarmente agevole per circa cinque chilometri e si raggiunge Vaiale. E proseguendo ancora, si entra in zona selvaggia e si raggiunge il Dosso Sambuco.
Ed è qui che ieri, nel primo pomeriggio, all’interno di una piantumazione di pini risalente a circa 20 anni fa ed ora andata completamente distrutta, si è sviluppato un incendio, secondo alcuni doloso, che in poco tempo ha raggiunto, agevolato dal clima caldo e soprattutto dal grande secco, un fronte di oltre un chilometro per circa 2 o 3 ettari.

Tra coloro che per primi si sono accorti dell’incendio, anche il sindaco di Lavenone Claudio Zambelli, che casualmente si trovava in Vaiale e che fa anche parte del locale Gruppo Antincendio, incaricato dal coordinatore dell’Antincendio valsabbino Marco Mozzi di agire sul posto.

Un intervento che ha coinvolto, oltre ai volontari dell’antincendio di Lavenone, anche i Vigili del fuoco volontari di Vestone, il Comando stazione della Forestale di Idro e la Centrale operativa di Curno con due elicotteri, e che si è dimostrato assai complicato per le difficoltà logisitiche: dai fili dell’alta tensione alla strada per Vaiale chiusa per la posa di alcune tubature, al fatto che nella zona le radio e cellulari hanno qualche difficoltà. Nella notte il fronte ha continuato ad estendersi verso l’alto (verso il Passo della Berga e, più su, verso Cima Caldoline), aiutato dalla resinosità delle piante, e fin dal primo mattino sono riprese le operazioni di spegnimento interrotte ieri notte.

m.pas. da Bresciaoggi

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