Dal Carroccio aveva giurato battaglia: «Taglierň 50 mila poltrone! 34 mila enti impropri! 39 mila leggi inutili!». Ma di poltrone, finora, manco una. Degli enti impropri, poi, non ne parliamo. Di Sergio Rizzo
A me sembra che fra i dati riportati da Rizzo, che riguardano gli intendimenti e gli effettivi risultati dell'impegno leghista a Roma, da soli siano sufifcienti a spiegare tutto: Calderoli non desiste, come dice peleleo, è vero. E tiene, soprattutto tiene stretta la poltrona di ministro.
la mette sempre in polemica! Si rassegni, non siamo in campagna elettorale e rimarremo al Governo per tutta le legislatura (così ha deciso il popolo sovrano!), quindi nel frattempo si potrebbe anche approfondire qualche tema senza le discussioni su chi sia più attaccato alle poltrone, tema sul quale ogni forza politica può tenere lezioni e seminari per settimane. Torniamo al federalismo? Vuole? Io sono disponibile!
Peneleo, la invito ad essere un poco meno allineato e un poco più critico, solo così forse i suoi rappresentanti faranno ciò che da tanto, troppo tempo promettono. No, non la secessione del nord ma una vera riforma della politica. Non è campagna elettorale, ma la vera riforma che fino ad ora sono riusciti a fare è quella dei sederi seduti sulle poltrone! Disponibile anche io, a tutto campo.
Proprio difficile se non impossibile voler essere contemporaneamente il prode Ariberto da Giussano al nord e l'imperatore Federico Barbarossa nel resto d' Italia.
E' interessante notare che chi adesso dice "abbiamo vinto, lasciateci governare" due anni fa fosse in piazza a gridare "Prodi Maiale"....
Cosa c'è, caro peneleo, le dà fastidio se le dicono che i leghisti si sono imbolsiti e una volta arrivati a Roma si sono seduti sulle cadreghe come tutti quegli altri? Adesso anche per loro sono diventate insormontabili le "resistenze al cambiamento", pensa un po'. Se vuol parlare del federalismo che è di là  da venire faccia pure, io aspetto di vederlo prima, poi le dirò di che cosa si tratta. Quanto ai "fatti" messi in bella evidenza dall'articolo di Rizzo, che dipingono il ministro Calderoli come uno che ha promesso tanto e ottenuto un bel niente, mi sembrano tutto fuorchè "la solita polemica" di cui lei mi accusa.
Ma è così difficile acorgersi che ci stando prendendo tutti per il fondoschiena? La pianta da sempre si riconosce dai frutti.
chi è ministro ora tiene stretta la poltrona, forse si, chi lo era due anni fa faceva lo stesso, chi gridava maiale due anni fa viene a sua volta chiamato cosi oggi dai maiali di allora..ma allora dov'è la differenza??..l'unica cosa certa che li sono e nessuno li può cacciare perchè cosi ha scelto il popolo..e poi (fortunatamente) la lega non è solo Calderoli quindi lasciamoli lavorare e tiriamo le somme poi...
Semmai avessi avuto un dubbio che Sergio Rizzo prende lucciole per lanterne, ora ne ho la conferma. Basta leggere quello che scrive! Quelli che sanno cosa significa modificare testi di legge o regolamenti sono consapevoli "dell'obbligatorietà " di sostituire le parti obsolete con un nuovo testo. Allora, per quanto incomprensibile ai non addetti ai lavori, purtroppo è questo il modo di operare se si vogliono fare dei cambiamenti. Certo è possibile che una modifica prevista non possa essere immediatamente applicabile e conseguentemente deve essere prorogata, anche perchè magari crea nuovi squilibri che vanno armonizzati o perchè si è in presenza di ritardi (es. Albo dei consulenti finanziari) non imputabili al ministro. Cari signori quando si è in presenza di migliaia di leggi da abolire o modificare, non si può far tutto con un colpo di spugna, il lavoro deve essere attento e paziente ed è possibile andare incontro ad errori che vanno poi sistemati. I nostri legislatori e i nostri burocrati hanno creato negli anni una mole mostruosa di leggi e regolamenti da cui è difficile liberarsi se non usando una pazienza certosina. Chi nelle redazioni dei giornali è abituato a guardare le cose da una scrivania, vede probabilmente una realtà non aderente alla verità o in ogni caso gli fa comodo farla credere agli altri e ridurre sempre tutto a un gioco di poltrone. Certo chi non fa non sbaglia! Mi viene in mente la campagna per l'abolizione delle province, ritenute enti inutili. Bene! Pensate cosa sarebbero le nostre strade se fossero in mano solo all'Anas o qualche altro ente lontano dal territorio, per non parlare delle scuole superiori gestite magari solo dallo stato, vi immaginate l'incuria e l'abbandono? Ma queste cose Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella fanno finta di ignorarle, così come non dicono che in caso di abolizione delle province le spese rimarrebbero praticamente inalterate (forse qualcuno pensa di abolire anche i dipendenti? Cosa ne facciamo, li iscriviamo alle liste di disoccupazione?). Facile fare demagogia, tanto ci sono sempre i creduloni disposti a seguire il primo stormir di vento. Sicuramente c'è molto da cambiare nel nostro paese e ci sono molti sprechi da eliminare. Ma ci vuole tempo e soprattutto ci vorrebbe una volonta comune, cosa che invece manca ai molti che sprecano parole ma si oppongono ai fatti da veri reazionari e conservatori.
Ma come fai, scusa, a parlare di demagogia da parte delle redazioni dei giornali quando sono lo stesso Calderoli e la Lega ad avere affermato che avrebbero semplificato le leggi e limitato gli sprechi chiudendo gli enti inutili. Cosa c'entra desso accusare chi non fa altro che andare a verificare cosa queste promesse hanno prodotto, cioè il nulla. E' curioso che le mille difficoltà a modificare le leggi e a lasciare a casa i dipendenti saltino fuori adesso che i leghisti sono belli "paciaroti" ad occupare poltrone dappertutto. Comodo alzare polveroni quando si è in minoranza e poi accampare il diritto ad arrivare fino in fondo col mandato pieno degli italiani, dicendo che ci vuole tempo, che semplicemente ti ricorda cosa hai promesso di fare.
Assenzio non è forse quello che stanno facendo? Il tempo serve perchè il lavoro da svolgere è molto e le resistenze, se possibile ancora più forti. Poi fare delle promesse certo vuol dire mantenerle, ma i tempi è giusto che siano quelli di una legislatura e questo vale per qualsiasi forza politica eletta a governare il paese. Nessuno ha promesso che le riforme si potevano fare in un giorno. Però se tu conosci un modo (autentico non di fantasia) per risolvere tutto in breve tempo, spiegacelo così ne saremo tutti edotti. Per quanto riguarda i giornalisti menzionati confermo tutto e non ritiro niente. Sono stato tanti anni a far politica militante nella sinistra, anche la più estrema, ora sono stanco di salottieri nullafacenti, perdenti e intrisi di ipocrisie.
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ALBUM: Piccoli uomini crescono.
ARTISTA: Jet Set Roger.
SITO UFFICIALE: www.jetsetroger.it
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La vera molla che fa scattare la vita č sicuramente la creativitŕ.
ID1250 - 11/01/2010 17:07:50 - (peneleo) - Titolo ingeneroso!
A me pare che il federalismo fiscale e istituzionale abbia fatto dei passi avanti, nonostante qualche stop e qualche passo indietro. Le resistenze al cambiamento sono sempre fortissime ed in ogni settore: dalle pensioni alle comunicazioni, dal lavoro alla giustizia, e di certo non è colpa del Ministro se si fa così tanta fatica ad innovare, modernizzare, semplificare. Ciò che conta è non desistere e in questo Calderoli tiene.